Partnership pubblico-privato

Le partnership pubblico-privato (PPP) rappresentano una modalità di collaborazione sempre più rilevante nella costruzione e gestione di interventi e servizi sociali. Si tratta, in breve, di forme di cooperazione tra istituzioni pubbliche, soggetti privati profit e realtà del Terzo Settore che, mettendo in comune risorse, competenze e responsabilità, puntano a rispondere in modo più efficace ed efficiente ai bisogni delle comunità.

In un contesto in cui il welfare tradizionale fatica a sostenere da solo sfide complesse, le PPP si configurano come strumenti strategici per innovare le politiche sociali, valorizzare i territori e rafforzare la coesione sociale.

Di seguito i contenuti curati di Percorsi di Secondo Welfare in cui si approfondiscono a vario titolo le partnership pubblico-privato con focus sull’innovazione dei sistemi di welfare, locali e non solo.

L'impresa sociale "Con i bambini" ha lanciato il quarto bando di attuazione del Fondo povertà educativa con una dotazione di 70 milioni di euro. La call "Un passo in avanti" permetterà di realizzare progettualità ed esperienze dal contenuto particolarmente innovativo che, attraverso la collaborazione tra soggetti del Terzo Settore, attori pubblici e privati e comunità educanti, vogliono essere indirizzati a contrastare tutte le forme di povertà educativa. Le proposte dovranno essere inviate entro il 14 dicembre.
Mercoledì 7 e giovedì 8 novembre 2018 a Reggio Emilia si terrà il convegno "Quel comune senso del sociale. Visioni e condivisioni per costruire azioni generative nelle quotidianità territoriali". L'evento, che prevede una serie di seminari e workshop, si propone di alimentare la riflessione e il dibattito sul ruolo del welfare locale e della comunità in una società in continuo mutamento. In questo approfondimento vi raccontiamo quali saranno i temi affrontanti e le modalità di lavoro.
Quest'estate l'Anac, l'Autorità Nazionale Anti Corruzione, ha chiesto al Consiglio di Stato di dirimere alcuni "dubbi interpretativi" sulla legittimità degli strumenti amministrativi basati sul principio di collaborazione. Il massimo organo della Giustizia Amministrativa ha così espresso un parere che nei fatti rischia di depotenziare il ruolo della coprogettazione. Il direttore di Welfare Oggi ci offre alcuni spunti di riflessione sul tema.
Le Fondazioni di origine bancaria svolgono oggi un ruolo fondamentale per la costruzione di un nuovo modello welfare di comunità che possa offrire risposte flessibili e adattabili ai cambiamenti sociali in atto negli ultimi anni. A partire dall'esperienza della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, i ricercatori di AICCON hanno riflettuto dell'evoluzione delle modalità d'azione di queste Fondazioni, soprattutto per quel che riguarda i processi di valutazione.
Nel Focus "Verso l'amministrazione collaborativa" presente nel numero 2/2018 di Welfare Oggi, Gianfranco Marocchi riflette del rapporto tra amministrazione pubblica e Terzo Settore nell'offerta di servizi sociali e delle due logiche attraverso cui si può concretizzare questo rapporto: la competizione e la collaborazione. Un tema complesso affrontato dal punto di vista giuridico e organizzativo con approfondimenti sul ruolo giocato dalla Riforma del Terzo Settore.
L'ultimo numero della rivista Welfare Oggi - edita da Maggioli - propone riflessioni e strumenti per favorire la collaborazione e la co-progettazione tra amministrazioni pubbliche e Terzo Settore. Tra i temi affrontati anche il ruolo dell'Europa nella promozione di politiche di contrasto alla povertà in Italia, le migrazioni, la riforma del Terzo Settore, le buone pratiche in materia di supporto alla disabilità, all'invecchiamento e alla non autosufficienza.
È stata presentata a Milano, lo scorso 9 maggio, la quinta edizione del Rapporto del Gruppo Assimoco "Un Neo-Welfare per la Famiglia. Cooperare per il rafforzamento dell'infanzia e dei servizi per la famiglia". Il documento si configura come uno strumento utile per genitori, Istituzioni, operatori sociali, cittadini e imprese impegnati nella costruzione del futuro delle nuove generazioni. In questo articolo vi presentiamo i principali risultati del documento.
Negli ultimi anni, anche e soprattutto a seguito della crisi economica, il profilo degli homeless si è modificato, includendo persone tradizionalmente neppure considerate a rischio. Questo cambiamento ha fatto emergere nuove studi e riflessioni sul fenomeno. Una recente indagine ha cercato per la prima volta di approfondire il fenomeno sul territorio metropolitano torinese.