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L'educazione all'imprenditorialità rappresenterà una delle 10 azioni che saranno varate dal MIUR nell'ambito del nuovo piano "Scuola aperta, inclusiva e innovativa". Sul piatto verranno messi complessivamente 830 milioni di euro, 50 dei quali saranno destinati appunto alla formazione dei nuovi imprenditori, con attenzione a tutte le sue dimensioni: quella classica, quella a finalità sociale, quella cooperativa e di comunità.
Negli ultimi anni si è fatta più evidente l’esigenza di figure dotate di una conoscenza e formazione idonea a gestire emergenze e nuovi fenomeni sociali. In questo senso il nuovo Master Economia, Management e Innovazione Sociale - MEMIS, promosso e organizzato dal Dipartimento di Management e Diritto dell’Università degli studi di Roma “Tor Vergata” e dalla Fondazione Human Foundation, intende divenire un centro di competenze sull’innovazione sociale, con la testa rivolta al Centro e al Sud Italia.
Il 20 dicembre è stato presentato il quarto Rapporto sul benessere in Italia (BES – Benessere Equo e Sostenibile). L’obiettivo è quello di raccontare la realtà attraverso nuovi indicatori, catturando le sfumature della complessità dello sviluppo economico e del progresso sociale dell’Italia, con un occhio rivolto in particolare al tema della sostenibilità, sia essa economica, sociale o ambientale. Stefano Bruni (MioWelfare) e Valentino Santoni (Percorsi di secondo welfare) ci propongono una sintesi del Rapporto pubblicato quest'anno.
A partire dall'inizio di quest'anno in Francia è entrato in vigore il Compte personnel d'activité. Questo nuovo strumento, che nell'immediato ha l'ambizione di trasformare il sistema di acquisizione e utilizzo di alcuni diritti sociali personali di recente generazione, quali ad esempio l'accesso alla formazione lungo il corso della vita, intende rivoluzionare il modo stesso di pensare le tutele sociali connesse sia al lavoro sia ad altre attività di interesse collettivo.
Il 7° Atlante dell’Infanzia (a rischio). Bambini, Supereroi" di Save the Children racconta la difficile realtà dei tantissimi minori a rischio povertà che vivono nel nostro Paese. In Italia, infatti, più di un milione di bambini vive in povertà assoluta, mentre un bambino su tre è a rischio povertà ed esclusione sociale. Il volume, articolato in 43 tavole tematiche e 48 mappe che contengono analisi, grafici e dati geolocalizzati, offre una panoramica completa della realtà dell’infanzia in Italia. Questo articolo riporta i dati più interessanti.
Il 22 novembre è partito il il primo intervento del Bando “Infrastrutture Scolastiche 2016” promosso dalla Fondazione CRC, che ha previsto lo stanziamento di 1 milione e 234 mila euro a sostegno di 22 istituti scolastici. L'iniziativa, che dovrebbe concludersi entro l'estate 2017, dimostra nuovamente come le fondazione di origine bancaria svolgano un ruolo importantissimo sui territori, affiancando gli enti pubblici nel garantire servizi fondamentali per la vita delle comunità.
Il 24 ottobre il Consiglio Generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo ha ufficializzato il proprio Programma Operativo per il 2017. Al suo interno sono definite le risorse disponibili, la loro ripartizione, gli obiettivi e i principali progetti previsti per il prossimo anno. Per approfondire i contenuti di questo importante documento strategico abbiamo intervistato il Direttore Generale della Fondazione, Andre Silvestri.
La crisi del welfare ha portato le compagnie assicurative a creare nuove offerte dedicate alla protezione sociale. E, accanto allo sviluppo degli strumenti, è cresciuta anche la necessità di spiegarne la crescente importanza. Io&irischi, che quest'anno raggiunge la sesta edizione, è un progetto rivolto alle scuole italiane che si colloca in questo solco. È infatti una delle iniziative di formazione proposte dal Forum ANIA Consumatori allo scopo di aumentare tra i cittadini la conoscenza dei rischi sociali e le strade per prevenirli.
L'invecchiamento attivo può essere un'occasione per favorire scambi tra generazioni che, anche se spesso percepite fra loro molto distanti, hanno molto da dare l'una all'altra. Può essere infatti una dinamica che diminuisce la solitudine, permette alle persone di sentirisi utili e migliorare il benessere della persona. Lina Bonomo ne parla partendo dall'esperienza di AbilMENTE Insieme, progetto realizzato a Potenza grazie alla collaborazione tra numerosi attori pubblici e privati.
A Torino si è svolto un ciclo di incontri dedicato alle tematiche educative e al mondo della scuola, intitolato “Dialoghi sull’educazione”. I seminari sono stati un’occasione d’incontro e confronto per sviluppare riflessioni secondo una prospettiva di lifelong e lifewide learning. Di particolare rilevanza per il mondo del secondo welfare è stato l’incontro “Educazione e lotta alle povertà. Mappe e progetti per rompere il circolo vizioso delle povertà educative”, dedicato alle iniziative di Save The Children.
Il 17 maggio a Roma è stato ufficialmente presentato il Fondo per contrastare la povertà educativa. A questo punto entro un mese dovrebbe essere varato il Decreto del Ministero del Tesoro che, secondo quanto previsto dalla Legge di Stabilità, assicurerà alle Fondazioni un credito d’imposta pari al 75% delle somme impegnate. Le Fondazioni bancarie, infatti, sosterranno l’iniziativa con uno stanziamento di 120 milioni all’anno per il prossimo triennio.
UBI Banca ha emesso il prestito obbligazionario solidale “UBI Comunità per Save the Children” per un ammontare complessivo di 20 milioni di euro. UBI Banca devolverà a Save the Children un contributo pari allo 0,50% del valore nominale delle obbligazioni sottoscritte, che sarà destinato al sostegno dei 16 "Punti Luce" istituiti da Save the Children in territori privi o carenti di opportunità educative per minori e finalizzati a contrastare la povertà educativa.
Oltre 1 milione di bambini vive in povertà assoluta. Pur con significative differenze regionali, l’offerta educativa e i servizi per l’infanzia sono in generale insufficienti, e a farne le spese (in termini di acquisizione delle competenze) sono soprattutto le fasce più disagiate. Questo il quadro delineato da Save the Children nel rapporto "Liberare i bambini dalla povertà educativa: a che punto siamo?" presentato a Roma lo scorso 9 maggio, in occasione della conferenza di rilancio della campagna “Illuminiamo il Futuro”.
In questa intervista, Chiara Agostini ci racconta le principali caratteristiche della politica europea dell'istruzione elaborata nel quadro della strategia decennale per la crescita e l’occupazione lanciata nel 2000 (Strategia di Lisbona) e proseguita con il lancio (nel 2010) della Strategia "Europa 2020". L'intervista affronta poi ulteriori temi quali la crisi economica, le politiche di austerity e il loro impatto sui sistemi nazionali dell’istruzione.
Com’è cambiata l’Europa con la crisi e l’austerità? Qual è stato l’impatto sui diritti fondamentali? Prova a rispondere a questa domanda un rapporto del Parlamento europeo redatto per la Commissione Libertà Civili, Giustizia e Affari Interni. Il documento esamina come e quanto i diritti fondamentali siano stati messi alla prova dalla crisi in sette Stati membri, tra cui l'Italia.
In questi giorni gli Stati Uniti si interrogano sulle ragioni delle proteste che hanno seguito l’uccisione di Michael Brown, diciottenne afroamericano di Ferguson, Missouri. Molti osservatori hanno indicato come principale fattore che ha condotto allo scoppio delle guerriglie la mancata integrazione tra la comunità bianca e quella nera. Ma si tratta solo di una questione razziale?
I diritti sanciti dall’ordinamento europeo e gli strumenti atti a favorire la mobilità delle persone offrono opportunità crescenti per i cittadini Italiani. Politiche in grado di generare effetti positivi, come quello di mitigare l’impatto della crisi economica, ma non esenti da rischi, che ripropongono il dilemma della scelta tra chiusure nazionaliste e una più profonda integrazione.
La crisi economica iniziata nel 2008 ha avuto un forte impatto anche sull'Unione Europea. In questo contesto risulta di grande importanza “An agenda for new skills and jobs”, iniziativa organizzata dal Comitato delle Regioni, che mira a raggiungere due importanti risultati: incrementare i livelli d’istruzione e di occupazione all’interno dei Paesi membri.
La Commissione Europea ha recentemente organizzato una importante conferenza sul tema delle politiche per l’occupazione. Jobs for Europe ha visto, tra i numerosi esperti invitati, anche la partecipazione del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero.