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Ugo Carlone, docente dell’Università degli Studi di Perugia e autore del volume "Introduzione alla programmazione sociale. Come, cosa, perché?", affronta il tema della programmazione sociale alla luce delle crescenti difficoltà del welfare state italiano. Programmare produce un processo logico più efficace per realizzare una società più equa.
A Parma le associazioni di volontariato hanno costruito una rete di welfare che non solo offre sostegno alle famiglie e ai cittadini, ma promuove benessere, lavorando sulle relazioni, sul lavoro di comunità e sulla cittadinanza attiva. Il presupposto è di creare una rete che superi l’idea della famiglia come “presidio da accudire”, favorendo invece un approccio in cui le famiglie stesse, in modo attivo, individuino problemi e offrano soluzioni. Abbiamo incontrato le rappresentanti delle associazioni coinvolte, che ci hanno raccontato la loro storia.
I bandi presentati nelle ultime settimane da alcune fondazioni di origine bancaria aprono nuove strade al secondo welfare. Come il bando “Cantiere Nuovo Welfare” della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, che sostiene iniziative promosse da soggetti del privato sociale volte a garantire lo sviluppo di servizi alla persona capaci di integrarsi con quelli garantiti dal settore pubblico.
Continuano gli approfondimenti dedicati ai progetti finanziati nell’ambito del 7^programma quadro dell’Unione Europea. Dopo COPE, LOCALISE, FLOWS e IMPROVE, presentiamo WILCO (Welfare innovations at the local level in favour of cohesion), progetto triennale che indaga in che modo i sistemi di welfare locale possano favorire la coesione sociale.
Nel Rapporto “False partenze” di Caritas emerge come il perdurare della crisi abbia condotto ad un aumento impressionante di povertà un tempo considerate marginali come la povertà alimentare. Le diramazioni territoriali della Caritas stanno cercando di capire le ragioni di questa situazione, intraprendendo strade innovative per rispondere ai bisogni dei più indigenti
Nonostante le numerose iniziative intraprese per sostenere i più fragili, negli ultimi mesi le strade per uscire dalle povertà si sono fatte gradualmente più ripide e tortuose per milioni di persone che vivono nel nostro Paese. E’ quanto emerge da "False partenze”, il Rapporto Caritas 2014 sulla povertà e l’esclusione sociale in Italia
Fondazione Cariplo ha presentato il nuovo bando sociale “Welfare di comunità e innovazione sociale”. L'intento è quello di avviare sperimentazioni che, coinvolgendo le diverse anime della comunità, permettano di porre in rete le risorse e le forze presenti sui territori per rispondere più efficacemente ai bisogni dei singoli e delle famiglie.
l libro "Giovani a Perugia. Vissuti urbani e forme del tempo", a cura di Ambrogio Santambrogio, è il risultato di una ricerca svolta a Perugia nel corso dell’anno 2013 che mira a comprendere il rapporto dei giovani perugini con il contesto urbano. La ricerca commissionata dal Comune di Perugia, pur prendendo in considerazione una base territoriale limitata, affronta in modo trasversale una serie di problematiche che riguardano la condizione giovanile al di là di ogni peculiarità localistica. Vi presentiamo i principali risultati.
Il 5 giugno prossimo a Bruxelles nel corso della conferenza “Building inclusive welfare systems: A dialogue between research and practice” verranno presentati i risultati di quattro progetti di ricerca internazionali finanziati dalla Commissione Europea nell’ambito del 7º Programma Quadro per la Ricerca e lo Sviluppo.
Il Ministero del Lavoro sta mettendo a punto l’implementazione della Youth Guarantee, l’iniziativa europea volta a contrastare la disoccupazione giovanile. Ma quali risultati effettivamente potrà raggiungere nel nostro paese? Il contesto italiano presenta infatti molte criticità, sia relative alle politiche del lavoro che al sistema economico, che rischiano di compromettere l’esito del piano.
Il Forum ANIA-Consumatori ha presentato i risultati del secondo monitoraggio dell’Osservatorio sulla vulnerabilità economica delle famiglie italiane, realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, che ha messo in luce alcune tra le più rilevanti policies attuate sul territorio nazionale in risposta alle nuove forme di vulnerabilità e alle nuove povertà.
Meno restrizioni e regole più snelle per le assunzioni, sostegni più efficaci per i disoccupati, incentivi e servizi per le madri che lavorano: sono queste le linee direttive dei nuovi provvedimenti previsti dal cosiddetto Jobs Act. Tuttavia, almeno tre ostacoli si frappongono al raggiungimento degli obiettivi fissati: dettagli, tempi e costi.
Dall’Emilia Romagna arriva una nuova interessante esperienza che punta a creare un sistema di welfare aziendale non limitato a una singola realtà o un gruppo ristretto di imprese, ma composto da una vasta rete di aziende collegate alla stessa associazione datoriale: ecco il progetto Welfa-RE di Unindustria Reggio Emilia
Arianna Visentini, imprenditrice e socio fondatore di Variazioni Srl, affronta il tema della conciliazione famiglia-lavoro analizzando il percorso intrapreso da Regione Lombardia in questo delicato ambito. Le iniziative promosse dall'ente regionale negli ultimi anni si sono rivelate interessanti banchi di prova per un nuovo modo di concepire l’esercizio dell’amministrazione, intesa come la capacità di regolazione e governo di un qualsiasi disegno organizzativo sia esso privato o pubblico. La strada da percorrere per dare totale efficacia ai processi in atto, tuttavia, appare ancora lunga.
Ora che Matteo Renzi siede nella stanza dei bottoni, il tempo degli annunci a effetto e dei richiami a Obama è definitivamente scaduto. Cosa c'è nel famoso Jobs Act? Che cosa si propone di fare il nuovo governo in tema di lavoro? A questo punto l'opinione pubblica ha il diritto di sapere: di leggere e valutare proposte concrete, con tanto di costi, tempi, obiettivi misurabili. Nell'impaziente attesa, è opportuno fermare qualche paletto sulle cose minime da fare.
Dopo quasi un anno e mezzo dalla proposta della Commissione, il 25 febbraio il Parlamento Europeo ha approvato il Fund for European Aid to the Most Deprived, 3.5 miliardi di euro che nel periodo 2014-2020 permetteranno agli indigenti europei di accedere più facilmente a cibo, assistenza di base e servizi sociali.
All'interno del Settimo "Rapporto sulla sicurezza e l’insicurezza sociale in Italia e in Europa”, realizzato per Fondazione Unipolis da Demos&Pi e Osservatorio di Pavia, emerge come l’insicurezza economica continui ad essere in cima alle preoccupazioni degli Italiani, amplificata dall’incertezza politica. Calano, invece, la paura dell’immigrazione e della criminalità rispetto agli anni pre-crisi.
Durante la Conferenza Stato-Regioni del 20 febbraio gli enti regionali e lo Stato centrale hanno raggiunto importanti accordi sul fronte della formazione professionale e delle politiche per il lavoro, varando tra l’altro l’attesa piattaforma online che dovrebbe sostenere lo sviluppo della Garanzia Giovani nelle diverse Regioni del Paese.
Il Presidente Obama ha convinto alcune delle più grandi imprese del Paese a cambiare le proprie modalità di selezione del personale così da evitare discriminazioni nei confronti dei disoccupati di lunga durata, il cui numero resta ancora molto alto nonostante la ripresa, seppure timida, dell’economia statunitense.
Banco Alimentare e Edenred hanno firmato un accordo che agevolerà migliaia di esercizi commerciali nel donare le proprie eccedenze a chi ne ha più bisogno. Attraverso Siticibo i membri del network Ticket Restaurant di Edenred potranno così evitare di gettare il cibo avanzato, destinandolo a quelle opere che quotidianamente sostengono milioni di italiani che soffrono la fame.
Ridurre gli sprechi alimentari e conciliare i tempi di vita e lavoro, sollevando il dipendente dallo “stress” di fare spesa e cucinare per sé o per la famiglia al rientro dal lavoro. Il tutto riducendo l’impatto ambientale. E’ così che la mensa aziendale diventa take away. Accade alla GIMA Spa di Zola Predosa, provincia di Bologna.
Di fronte ai gravi problemi del nostro sistema detentivo e a fronte dell'immobilità delle isituzioni nell'affrontare tale situazione, la Fondazione CON IL SUD ha lanciato un programma volto a migliorare le condizioni di vita nei penitenziari del Mezzogiorno, selezionando 12 progetti promossi da organizzazioni del terzo settore, cittadini e istituzioni del territorio. Per la loro realizzazione sono stati stanziati 3,4 milioni di euro.