Solo il 7,1% degli Enti del Terzo settore italiani è guidato da under 35, ma dove questo accade emergono segnali di rinnovamento, maggiore equilibrio di genere e un forte radicamento territoriale. È uno dei dati più interessanti che emerge da “Verso una nuova leadership del Terzo settore”, l’indagine realizzata da Percorsi di Secondo Welfare insieme all’Osservatorio Statistico sul Terzo Settore dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca nell’ambito del premio nazionale “GenP – Giovani che partecipano” promosso da Acri per premiare le organizzazioni non profit che promuovono la partecipazione giovanile e coinvolgono gli under 35 nei loro organi di amministrazione. La ricerca è stata realizzata da Elisabetta Cibinel (Percorsi di Secondo Welfare) insieme a Carlo Bottai e Francesco Trentini (Osservatorio Statistico sul Terzo Settore).
Contenuti del documento
La ricerca analizza il ruolo degli under 35 negli i Enti del Terzo Settore in Italia, collocando il tema nel più ampio quadro delle trasformazioni demografiche e del ruolo della filantropia nel sostenere il protagonismo giovanile. Dopo una panoramica sugli enti iscritti al RUNTS, per tipologia, distribuzione territoriale, ambiti di attività e profilo dei legali rappresentanti, lo studio approfondisce il caso specifico delle organizzazioni guidate da under 35, mettendone in luce caratteristiche e peculiarità. I dati raccolti offrono una prima lettura delle dinamiche in atto e aprono a ulteriori possibili interpretazioni. La ricerca si chiude con un focus sulla prize philanthropy come possibile strumento a supporto dell’innovazione e delle nuove leadership nel Terzo settore.
I dati del RUNTS
La ricerca si basa sui dati provenienti dal Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) che, pur non comprendendo la totalità delle organizzazioni non profit, costituisce la principale banca dati pubblica, aggiornata e comparabile a livello nazionale, offrendo un quadro attendibile della parte formalmente riconosciuta e regolata del Terzo settore. I dati del RUNTS sono stati raccolti e validati dall’Osservatorio Statistico sul Terzo Settore dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca ed elaborati in collaborazione con Percorsi di Secondo Welfare. Per misurare la presenza giovanile nella governance del Terzo settore si è scelto di considerare i/le legali rappresentanti di età pari o inferiore ai 35 anni, poiché tale figura costituisce l’indicatore più diretto e uniformemente rilevabile della leadership formale all’interno degli enti in base ai dati resi accessibili dal Registro.
Principali evidenze
Dalla ricerca emerge come la presenza di leader under 35 sia marginale nel Terzo settore, dove la leadership è ancora anziana e prevalentemente maschile. Tuttavia i giovani sono più presenti nelle regioni del Sud, in Valle d’Aosta e in Trentino-Alto Adige e tendono a operare maggiormente nei territori di origine. Inoltre, gli ETS guidati da under 35 mostrano un netto cambio di passo sul piano della governance: cresce significativamente la presenza femminile ai vertici, indicando modelli più inclusivi e paritari. Da segnalare poi come queste organizzazioni siano in larga parte di recente costituzione: i giovani entrano nel settore soprattutto creando nuovi enti, più che subentrando in quelli esistenti. Quanto alle attività, i giovani si orientano più verso la cultura e meno verso i servizi sociali, potenzialmente contribuendo a ridefinire il volto futuro del Terzo settore italiano.