Rassegna Stampa
Privati / Aziende

Welfare aziendale: da Ferrari a Barilla, nelle “grandi” crescono i premi

Crescono le imprese che attraverso il welfare aziendale sostengono i e le dipendenti in un contesto economico sempre più complesso
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Molte grandi imprese italiane, tra cui Ferrari, Eni, Poste Italiane, e Intesa SanPaolo, stanno destinando una parte dei loro profitti ai dipendenti per mitigare l’impatto dell’inflazione e dei costi energetici elevati grazie al welfare aziendale.

Ferrari, ad esempio, offre premi tra i più alti in Italia, con un aumento da 12.000 a 13.500 euro quest’anno, insieme a aumenti salariali del 11% e bonus aggiuntivi. Eni ha annunciato un bonus una tantum da 3.000 euro per i dipendenti, parte di un piano di interventi straordinari per supportare circa 20.000 dipendenti in Italia.

Poste Italiane ha distribuito un premio una tantum da 1.000 euro e prevede aumenti nei buoni pasto e bonus carburante. Crédit Agricole garantirà premi di 1.900 euro nel 2024 e contributi annuali per l’asilo nido per dipendenti con figli di età compresa tra 1 e 3 anni. Intesa Sanpaolo sta anticipando richieste sindacali per un nuovo contratto nazionale, prevedendo aumenti salariali e altri benefici.

Altre aziende, come Ferrero e Lavazza nel settore alimentare, stanno offrendo premi e incentivi significativi. Barilla ha introdotto nuovi trattamenti integrativi, aumentando i premi obiettivo fino a 8.790 euro e offrendo la possibilità di convertirne una parte in welfare.

Premi fino a 13.500 euro ai dipendenti, da Ferrari a Barilla: le imprese e il welfare
Alessia Conzonato, Corriere della Sera, 12 novembre 2023