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La nuova direttiva europea contro la violenza di genere

Oggi il Consiglio UE ha dato via libera al documento, approvato dal Parlamento Europeo nelle scorse settimane, che prevede interventi per prevenire alcuni reati a proteggere meglio le vittime.

A fine aprile il Parlamento Europeo ha approvato una direttiva contro la violenza di genere e domestica con 522 voti a favore, 27 contrari e 72 astensioni. Nella giornata odierna il Consiglio Ue ha dato il via libera al provvedimento, che ora dovrà essere recepito dagli Stati Membri nei propri ordinamenti entro i prossimi tre anni.

Il documento vieta le mutilazioni genitali femminili e i matrimoni forzati, prevede linee guida contro la violenza informatica – come la divulgazione di informazioni private e il cyberflashing -, definisce un elenco di circostanze aggravanti per i reati verso le donne e chiede realizzare servizi più efficienti di prevenzione e assistenza per le vittime di stupro.

La co-relatrice della Commissione per i diritti della donna e l’uguaglianza di genere Frances Fitzgerald ha dichiarato che la direttiva è “un atto legislativo di ampia portata che preverrà la violenza contro le donne, proteggerà le vittime e perseguirà i responsabili, garantendo in tal modo un approccio olistico per affrontare questi crimini efferati”.

Il fenomeno della violenza maschile contro le donne tocca infatti molti aspetti delle nostre vite, ed è per questo che sono state inserite aggravanti per crimini contro personaggi pubblici e difensori dei diritti umani, punendo l’intenzione di discriminare per genere, orientamento sessuale, razza, religione o politica. “Non ci può essere uguaglianza senza l’eliminazione della violenza contro le donne; dobbiamo garantire che non ci possa essere impunità per coloro che commettono tali crimini”, ha sottolineato Fitzgerald.

Foto di copertina: Josh Howard su Unsplash