2 ' di lettura
Salva pagina in PDF

Prendersi cura della propria salute e di quella delle persone a noi care rappresenta uno dei fondamenti essenziali per il nostro futuro. Inoltre, il Diritto alla Salute è il solo diritto che la Costituzione definisce espressamente come “fondamentale”. La ragione è chiara: esso costituisce la base biologica che, garantendo l’integrità fisica, permette l’esercizio di tutti gli altri diritti considerati dall’ordinamento giuridico.

Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) è stato istituito nel 1978 con la legge 833, con l’obiettivo specifico di “garantire a tutti i cittadini, in condizioni di uguaglianza, l’accesso universale alla distribuzione equa dei servizi sanitari, in ottemperanza all’articolo 32 della Costituzione“. Quanto, però, dei principi giuridici fondamentali del Diritto alla Salute si rispecchia nella sua attuazione pratica? Qual è il valore aggiunto della Mutualità nel garantire il Diritto alla Salute dei cittadini e dei lavoratori e nel proteggere il Servizio Sanitario Nazionale?

Rivista Solidea, pubblicazione promossa dall’omonima Società di mutuo soccorso e parte del nostro network, ha deciso di affrontare in due numeri il tema del Diritto alla Salute: il primo, che oggi vi presentiamo, intende esaminare il suo effettivo esercizio da parte dei cittadini. Il secondo, in uscita questa estate, esplorerà le soluzioni pratiche, anche innovative, che intendono garantire questo diritto fondamentale.

I principali contenuti della rivista

In questo numero, nell’ottica sopra descritta, Eleonora Artesio apre la rivista parlando di “Cara sanità” affrontando l’insostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale. Francesco Pallante esplora poi il tema del diritto costituzionale alla salute e Ottavio Davini si chiede se il SSN sia ancora solidaristico e universale.

Guido Bodda intervista Guido Giustetto, Presidente dell’Ordine provinciale dei medici-chirurghi e odontoiatri di Torino, cercando di capire come passare dalla logica della prestazione a quella della cura.

Enrico Di Croce e Stefano Naim, psichiatri, esplorano il delicato tema della salute mentale e dei diritti ad esso correlati; Agnese Vigorelli discute l’importanza della comunicazione nella prevenzione della salute; Stefania Collina intervista il sindacalista e politico Giorgio Airaudo sul ruolo della rappresentanza politica; Maurizio Marino riflette sull’accesso alle cure e al Servizio Sanitario Pubblico; Antonio Chelli analizza il ruolo della mutualità.

E ancora, Massimo Piermattei esplora come il Mutuo Soccorso in contesti lavorativi possa costituire un pilastro collettivo e integrativo, Cristina Cappelli presenta le sfide nel curarsi con il SSN; Giulia Zanotti indaga sul ruolo della cooperazione sociale nel garantire il diritto alla salute.

Un approccio alla sanità multidimensionale: il nostro contributo

Il concetto di salute è intrinsecamente complesso e la sua definizione varia a seconda del contesto storico e delle prospettive scientifiche adottate. Inizialmente descritta dall’OMS come “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente l’assenza di malattie” nel 1948, nel corso del tempo questa definizione si è arricchita di nuove sfumature. In un’ottica sempre più multidimensionale, la salute viene considerata in relazione a fattori fisici, psicologici, emotivi, spirituali, relazionali e sociali.

Alla rivista ha contribuito anche la nostra ricercatrice Chiara Lodi Rizzini che si propone di esaminare come le molteplici forme di vulnerabilità, che vanno dall’educazione alla digitalizzazione, dall’abitazione all’alimentazione, abbiano un impatto significativo sulla salute. In tal senso, per promuovere effettivamente il diritto alla salute, diventa essenziale adottare un approccio integrato che coinvolga sia l’ambito sociale che quello sanitario.