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La Legge di Bilancio 2020 prevede alcuni interventi in materia di lavoro e previdenza. Le riportiamo sinteticamente di seguito.


Interventi e incentivi per l’occupazione

Diversi osservatori – come Enzo De Fusco e Giorgio Pogliotti Lucia Izzo – hanno cercato di fare il punto sulle misure – per lo più bonus e sgravi fiscali e contributivi – volte a incentivare le imprese nell’assunzione di nuovi lavoratori. Di seguito si segnalano i principali.

Sgravio contributivo per gli apprendisti
Per sostenere le micro imprese e promuovere l’occupazione giovanile il Governo ha introdotto uno sgravio contributivo integrale, valido per i contratti stipulati nel 2020, ai datori di lavoro che assumono dipendenti con contratto di apprendistato di primo livello.

Bonus per le giovani eccellenze
Anche le imprese che assumono giovani che hanno appena conseguito una laurea magistrale (con il massimo dei voti) o un dottorato di ricerca potranno usufruire di un esonero dal versamento dei contributi previdenziali. Tale norma prevede comunque limitazioni importanti che ne riducono l’efficacia.

Esonero contributivo per favorire l’occupazione giovanile
Di seguito, è stata confermata (seppur con alcune modifiche) la disciplina sulla riduzione dei contributi previdenziali relativamente alle assunzioni con contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato di giovani under 35. Si ricorda che tali sgravi sono incrementati per le aziende che impiegano nuova forza lavoro nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna).

Sgravi per assunzione studenti
Sono previsti poi sgravi contributivi per i datori di lavoro che assumono studenti che hanno svolto nella loro impresa attività di alternanza scuola-lavoro o altri periodi di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale.

Incentivi datori di lavoro che assumono percettori di Reddito di Cittadinanza
La Legge di bilancio 2020 conferma poi lo sgravio contributivo – già introdotto lo scorso 15 novembre 2019 – per le imprese che stipulano contratti di lavoro con beneficiari del Reddito di Cittadinanza.

Sgravi per l’occupazione femminile
È infine previsto uno sgravio contributivo fino al 50% (valido per 12 o 18 mesi) per le aziende con meno di 20 dipendenti che assumono a tempo determinato in sostituzione di lavoratrici in congedo (di maternità o parentale) e un’agevolazione della stessa portata per chi assume una donna senza impiego da almeno 6 mesi al Sud.

Interventi in materia pensionistica

Per quanto riguarda la questione pensionistica, la Manovra 2020 conferma sostanzialmente quanto già introdotto lo scorso anno (di cui vi abbiamo parlato qui).

In particolare, dopo vari tentennamenti, è stata confermata Quota 100; anche per il prossimo anno sarà quindi possibile andare in pensione anticipata con 62 anni di età e 38 anni di contributi. È stata poi prorogata di un anno anche la cosiddetta "Opzione Donna", la formula che permette alle lavoratrici di andare in pensione anche sotto i 60 anni a condizione che l’assegno sia calcolato interamente con il sistema contributivo e dunque con una penalizzazione che può arrivare anche ad un terzo del trattamento economico.

Saranno poi prorogati per un anno anche Ape social e l’anticipo pensionistico per i lavoratori precoci. La cosiddetta Ape social è destinata a coloro che – al compimento del 63esimo anno di età – sono disoccupati, assistono familiari disabili, hanno un’invalidità pari almeno al 74% oppure svolgono lavori gravosi e usuranti. Per i lavoratori precoci (cioè coloro che hanno svolto almeno 12 mesi di lavoro al di sotto dei 18 anni) sarà possibile accedere alla quota 41.