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Welfare e Ergonomia – Call for paper “Il valore nel Terzo Settore: un dibattito interdisciplinare in corso”

La rivista edita da FrancoAngeli promuove una call per approfondire il ruolo del Terzo Settore e delle organizzazioni non profit per il welfare del nostro Paese.
15 Marzo 2022

La rivista Welfare e Ergonomia promuove una Call for paper sul tema “Il valore nel Terzo Settore: un dibattito interdisciplinare in corso“. Sono invitati a presentare entro il 15 marzo 2022 un abstract di circa 3.000 caratteri (spazi inclusi). E, se accettato, entro il 15 giugno 2022, il contributo in forma integrale secondo la seguente suddivisione: contributi teorici (soggetti a peer review) di non più di 25.000 caratteri (spazi inclusi); ricerche empiriche (soggetti a peer review) di non più 25.000 caratteri (spazi inclusi); esperienze pratiche (non referate) non superiori alle 15.000 caratteri (spazi inclusi).

Sono ben accetti contributi teorici, ricerche empiriche sia nazionali che internazionali, in italiano o in inglese. I temi che la rivista vuole approfondire sono:

  • Il Terzo Settore e i suoi potenziali approcci concettuali e definitori;
  • Il rapporto tra soggettività, finalismi e risultati nelle organizzazioni del Terzo Settore;
  • L’accountability e la generazione di valore nel Terzo Settore: modalità di misurazione e rappresentazione.

Sono ben accetti contributi teorici, ricerche empiriche sia nazionali che internazionali, in italiano o in inglese.

Ai fini della valutazione l’abstract dovrà essere articolato in:

  • introduzione al tema trattato;
  • frame scientifico entro cui collocare il contributo, ricostruzione del dibattito nazionale e internazionale;
  • impianto metodologico adottato e le ipotesi formulate;
  • risultati più importanti e innovativi;
  • riferimenti bibliografici essenziali.

Il valore nel Terzo Settore

Assenza dello scopo di lucro, difficoltà di utilizzare criteri finanziari affidabili, managerialità o professionalità non sempre diffuse oltre a una missione complessa, fortemente influenzata da fattori esogeni e mutevoli, rendono il Terzo Settore un’area particolare delle organizzazioni economiche, che ancora sfugge da compiute concettualizzazioni e il cui dibattito resta sostanzialmente asimmetrico: mentre sono chiaramente evidenziate le sue rilevanti potenzialità, non appaiono altrettanto approfonditi i temi del rischio economico e le criticità legate al suo coinvolgimento nella politica sociale.

In generale, le diverse tradizioni teoriche che hanno animato la discussione scientifica non hanno saputo dialogare, convergendo solo raramente su approcci interpretativi effettivamente inclusivi di proposte interpretative, disorganiche e frammentarie. In questo senso, natura e soggettività, valore perseguito, misurazione degli impatti, e strumenti di accountability sembrano, in effetti, elementi bisognosi di ulteriori approfondimenti.

D’altra parte, il confine tra Stato e società civile rimane piuttosto labile, con il soggetto politico sempre più rilevante nel suo ruolo di interprete della tipologia e della natura degli interessi collettivi della comunità, e conseguendone un terzo settore declinabile in una tripartizione che distingue:

  • un micro-livello, relativo al contesto della singola organizzazione;
  • un meso-livello, relativo all’insieme delle organizzazioni che servono un ambito locale (territoriale, provinciale, regionale);
  • un macro-livello, che fa riferimento a sistemi completi di organizzazioni non profit, nel contesto nazionale o sovranazionale.

Gli indirizzi e-mail per spedire gli abstract sono: [email protected] e [email protected].

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