Terzo Settore

Cos’è il Terzo Settore?

Il Terzo Settore è un insieme eterogeneo di organizzazioni private che operano senza scopo di lucro per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale. Tali realtà sono caratterizzate dall’impegno per il bene comune e dalla partecipazione attiva della cittadinanza nella promozione di servizi e iniziative in favore delle comunità.

Perché è “terzo”?

Perché svolge funzioni terze differenti rispetto al settore pubblico (Stato e sue diramazioni) e al settore privato (Mercato), colmando sussidiariamente le lacune che questi lasciano nell’ambito dei bisogni, specialmente sociali, dei cittadini. Per questa natura, le organizzazioni che ne fanno parte sono fondamentali per il secondo welfare.

Chi fa parte del Terzo Settore?

Un soggetto di Terzo Settore deve possedere la natura giuridica privata, non avere scopo di lucro, perseguire di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale per l’interesse generale l’attuazione, in attuazione del principio di sussidiarietà. Include dunque una molteplicità di soggetti tra cui citiamo: associazioni di volontariato e di promozione sociale, cooperative sociali, imprese sociali, organizzazioni non governative, associazioni sportive dilettantistiche, società di mutuo soccorso, enti religiosi riconosciuti.

Quali nessi tra Terzo settore e welfare?

Il Terzo Settore integra e amplia il welfare pubblico promuovendo l’innovazione sociale e la partecipazione attiva dei cittadini. Attraverso partnership multi-attore, e in applicazione del principio di sussidiarietà, crea coesione sociale e capitale sociale, genera occupazione e mobilita risorse e servizi che si affiancano a quelli pubblici e del privato for profit. Inoltre, svolge un ruolo di advocacy per influenzare le politiche pubbliche e garantire un maggiore godimento dei diritti sociali.

Di seguito tanti articoli utili per approfondire questo ruolo.

Le Diocesi di Torino e della Val Susa, in collaborazione con la Fondazione don Mario Operti, hanno dato vita ad un fondo di solidarietà attraverso il quale saranno raccolte risorse economiche per contrastare la carenza di liquidità che molte famiglie, liberi professionisti, esercizi commerciali e piccolissimi imprenditori stanno drammaticamente vivendo. Il fondo fornirà "prestiti sociali" ad interessi zero e senza spese a chi ha maggiore difficoltà ad accedere al credito bancario.
In questo momento, è necessaria un’azione sistemica e normativa che permetta di finanziare le organizzazioni del Terzo Settore in un'ottica di innovazione sociale, aiutandole a "rimbalzare" nel nuovo assetto post-pandemia. Il rischio, spiegano Francesco Abbà, Paolo Venturi e Flaviano Zandonai, è che gli interventi di messa in sicurezza non siano sufficienti e restino incompiuti. Generando un effetto "ponte di Avignone".
Nel 2019 le imprese del Terzo settore hanno confermato le previsioni positive rispetto alle entrate e agli investimenti formulate l’anno precedente, anche grazie a rapporti col mondo bancario che sono migliorati negli anni. A dirlo è la IX edizione dell'Osservatorio su “Finanza e Terzo settore” promosso da UBI Banca e AICCON, che è stato presentato nei giorni scorsi. In questo articolo vi segnaliamo i principali risultati del Rapporto.
Il 16 aprile scorso su Buone Notizie Enzo Manes, Presidente della Fondazione Italia Sociale, ha proposto di introdurre una "donazione obbligatoria" una tantum da parte di chi dichiara più di 1 milione di euro di patrimonio finanziario. Tali risorse andrebbero a sostenere, attraverso un apposito fondo di recovery, tutte le organizzazioni non profit escluse dai provvedimenti del Governo, che nei prossimi mesi senza sostegni adeguati rischierebbero di scomparire. Abbiamo chiesto a Manes di spiegarci meglio la sua proposta.
La Fondazione Compagnia di San Paolo ha recentemente annunciato che sta per avviare altre due iniziative per l'emergenza attuale. Oltre al nuovo stanziamento di 2,5 milioni di euro, che si vanno a sommare ai 6 milioni di euro già erogati, la Compagnia ha promosso infatti il bando "RINCONTRIAMOCI" allo scopo di sostenere gli spazi culturali, civici e d'incontro duramente colpiti dagli effetti della pandemia di Coronavirus.
Il Terzo Settore, ed in particolare il mondo dell'imprenditoria sociale, ha avuto un ruolo chiave nella gestione sanitaria dimostrando flessibilità, capacità innovative e competenze gestionali. Molte organizzazioni, però, rischiano la chiusura a causa degli effetti economici dell'emergenza da Covid-19. Per questo, tramite Change.org, è stato promosso un appello con alcune proposte semplici e a costo zero per salvaguardare questo settore cruciale per il nostro Paese.
Negli ultimi anni si è parlato molto del fenomeno dell'economia delle piattaforme anche in ambito sociale. In questa direzione, anche grazie alla diffusione del welfare aziendale, la platform economy può rappresentare un'opportunità importante per il mondo della cooperazione e dell'impresa sociale. Per approfondire il tema, il Gruppo Cooperativo CGM ha pubblicato il position paper "A cosa servono le piattaforme. Come scalare l’innovazione sociale e tecnologica del welfare aziendale".
A Milano la Fondazione Welfare, in collaborazione con PerMicro, lancia un nuovo progetto destinato alle partite IVA per facilitare, sostenendo formazione e aggiornamento professionale, corsi di specializzazione e certificazioni, ma anche l’acquisto di attrezzature, macchinari, tecnologie informatiche avanzate, gli investimenti materiali e immateriali di chi vuole avviare o sviluppare un’attività autonoma
Il bando Seed 2019, promosso dalla Compagnia di San Paolo e in scadenza il prossimo 30 aprile, si propone di sostenere la creazione e lo sviluppo delle imprese sociali. A fronte delle conseguenze economiche e sociali dell'emergenza Coronavirus la Fondazione ha annunciato alcune modifiche che favoriranno il rilancio delle imprese sociali.
La Chiesi Foundation è un'organizzazione non profit fondata nel 2005 come espressione della responsabilità sociale di Chiesi Farmaceutici. La Fondazione, che opera principalmente nel campo della ricerca scientifica e della cooperazione internazionale, ha scelto di basare le sue azioni sulla "Theory of Change", uno strumento strategico per la filantropia strategica che mette al centro la valutazione dell'impatto sociale.
In questi giorni in cui lavorare, collaborare e seguire incontri formativi a distanza è divenuta una prassi comune crediamo sia importante conoscere quali sono gli strumenti che meglio di adattano ad ogni situazione. Sempre più sentiamo infatti parlare di webinar, web-incontri, laboratori digitali, webcast, dirette, tutorial e altro ancora. Ma di cosa si tratta? Quali sono le proposte più adeguate alle nostre esigenze?
Il Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese ha lanciato la campagna di crowdfunding "Lontan dagli occhi #VICINIALCUORE" allo scopo di garantire i servizi socio-sanitari essenziali anche durante questa emergenza. A causa dell'attuale pandemia di Covid-19, le necessità per chi si occupa di welfare sono infatti molte e spesso da affrontare con estrema urgenza. Per questo, chi vuole, può sostenere il Consorzio anche con piccole donazioni economiche.
Nell'attuale fase di emergenza sanitaria generata dal Coronavirus, Fondazione Unipolis ha deciso di confermare la prevista apertura del bando Culturability. In un momento di profonda crisi culturale, economica e sociale, si intende così offrire un supporto alle tante organizzazioni culturali in difficoltà, che continueranno nei prossimi mesi ad accusare gli effetti della chiusura dei propri spazi. La call chiude il 16 giugno 2020 alle ore 13.
Le dinamiche di impatto sociale sono state a lungo considerate come una nicchia per innovatori, sostenute da un manipolo di pionieri con l'intento di avvicinarle al mercato mainstream. In questa situazione di emergenza, secondo Roberto Randazzo e Giuseppe Taffari, dovrà però essere il sistema imprenditoriale stesso a riorganizzarsi allo scopo di focalizzarsi sulle strategie di impatto sociale che riguardano la nostra intera collettività. Ecco perché.
Valoriamo è un progetto realizzato nella provincia lecchese per favorire la diffusione di esperienze di welfare aziendale territoriale e promuovere percorsi di inclusione lavorativa. Come in molti altri casi, i promotori dell'iniziativa si trovano oggi a dover sostenere la popolazione nella crisi legata alla pandemia, impegnandosi nel contempo a tutelare la salute dei propri lavoratori. Ecco quali strategie sono state messe in campo per affrontare la situazione.
Dopo le esperienze di BiellaWelfare, MateraWelfare e SondrioWelfare, il Gruppo Cooperativo CGM attiva RhoWelfare: si tratta di una piattaforma digitale che rende più semplice selezionare e accedere ai servizi alla persona, certificati e ridisegnati allo scopo di fronteggiare l'emergenza che stiamo vivendo dal punto di vista sanitario, economico e sociale. Ce ne parla il nostro Valentino Santoni.
Molte organizzazioni del Terzo Settore rischiano di non resistere alle conseguenze economiche del Coronavirus. Ma la perdita di queste realtà avrebbe degli effetti enormi per la coesione sociale del nostro Paese e, più in generale, il suo sistema di welfare. Andrea Bernardoni, della Presidenza di Legacoopsociali, e Carlo Borzaga, Presidente di Euricse, propongono alcune misure per il sostegno a quello che è uno dei settori più colpiti dalla crisi.
La Fondazione CRC (Cassa di Risparmio di Cuneo) ha rinnovato il Consiglio di Amministrazione e ha confermato come Presidente Giandomenico Genta per il mandato 2020-2023. Subito dopo l'insediamento, il CdA si è riunito per prendere decisioni immediate contro l'emergenza Coronavirus con un nuovo stanziamento di 400 mila euro a favore del territorio.
Con il bando "Beni aperti" Fondazione Cariplo ha deliberato l'erogazione di 6 milioni di euro per il recupero di beni di interesse storico-architettonico e l’insediamento all’interno di essi di nuove attività e servizi. Una scelta che in questo momento di emergenza offre speranza per il futuro e conferma la visione di Cariplo sulla cultura: un fattore di coesione e crescita per le persone, ma anche una leva strategica per lo sviluppo economico.
Come vi stiamo raccontando, l'emergenza dettata dalla pandemia sta avendo ripercussioni molto forti per il mondo della cooperazione e dell'imprenditoria sociale. Ma quali sono le prospettive per il futuro prossimo? In che modo le cooperative e le imprese sociali potranno "rialzarsi" dopo questa crisi? Ne abbiamo parlato con Giuseppe Bruno, Presidente del Gruppo Cooperativo CGM