Privati

Rinascimenti Sociali, Acceleratore di conoscenza e imprenditorialità a impatto sociale, lancia la sua prima call per business idea e start-up a impatto sociale, alle quali offrirà un programma di accelerazione “su misura”, affinché da un’idea possa nascere impresa, sostenibilità e ricadute positive per la società. C’è tempo fino al 5 dicembre per candidarsi.
Meridonare è una start up che offre servizi di crowdfunding per sviluppare progetti con finalità sociale nel Mezzogiorno d’Italia. Questa società, nata grazie al contributo di diversi stakeholder del territorio, non si limita alla raccolta di risorse mediante la propria piattaforma online, ma offre servizi di consulenza mirati alla pianificazione, alla progettazione, alla realizzazione e al monitoraggio di campagne di raccolta fondi che favoriscano il coinvolgimento delle comunità interessate dalle iniziative.
Nei giorni scorsi il Governo ha annunciato importanti novità sul fronte del welfare aziendale. Ci aspettiamo che, finalmente, saranno introdotte le modifiche alla normativa fiscale che disciplina il trattamento fiscale dei benefit offerti dalle aziende ai propri dipendenti. Il Testo Unico delle Imposte sui Redditi è datato, ed è cruciale aggiornare la normativa e andare verso una sua semplificazione perché sia facilmente comprensibile e utilizzabile da aziende e rappresentanti dei lavoratori. Vi spieghiamo i problemi della legislazione attuale e le proposte avanzate per il migliorarla.
La rivista Sviluppo&Organizzazione della casa editrice ESTE, in collaborazione con Percorsi di secondo welfare, organizza cinque convegni in altrettante provincie lombarde sul tema del welfare aziendale. Tra ottobre e novembre a Brescia, Bergamo, Monza, Varese e Mantova si svolgeranno cinque eventi pensati per capire come sviluppare - anche nelle Pmi - piani di welfare, mettendo a confronto i vari attori del territorio che possono essere coinvolti nel processo: associazioni, enti locali e aziende.
Disorganico ed a-sistematico, il fenomeno del welfare contrattuale attende una sua definizione giuridica e un assetto normativo chiaro e definito. Si tratta di forme di retribuzione non monetaria, di prestazioni di natura previdenziale o di prestazioni funzionalmente corrispettive del rapporto di lavoro, ma non retributive? Se l’incertezza frena lo sviluppo della previdenza contrattuale, l’unica strada da percorrere potrebbe essere quella di un intervento normativo che riporti ad unità la disciplina fiscale e contributiva di favore di tutto il welfare contrattuale.
Sul tema dell'impact investing e di social impact bond c’è chi si dimostra entusiasta e chi invece fortemente scettico. Giulio Pasi procede ad una attenta rassegna dei contenuti e degli argomenti riportati in un breve saggio di Rangan e Chase sulla Stanford Social Innovation Review, insieme alle due risposte che lo accompagnano, una a firma di Overholser e l’altra offerta da Palandjian e Shumway.
Qualche settimana fa il Sole 24 Ore ha pubblicato un'interessante riflessione sui saving cost bonds. Per dare seguito alla positiva provocazione contenuta nell’articolo, laddove si provava a definire i termini di uno strumento utile a superare «la miopia bilancistica», proviamo a sviluppare una breve riflessione che contestualizzi lo strumento proposto e lo ricolleghi al discorso da tempo avviato sullo stretto rapporto tra impact investing e welfare.
Nel 2013 il numero totale di assistiti dai fondi sanitari integrativi negoziali aveva raggiunto quasi i 7 milioni. In questo quadro approfondiamo San.Arti, il Fondo di assistenza sanitaria integrativa per il settore artigiano, che si presenta come un caso interessante perché dimostra l’espansione del fenomeno anche in settori produttivi diversi da quelli "forti", seppur con significative variazioni territoriali.
E’ stato presentato a Milano il Rapporto Welfare 2015, realizzato da OD&M Consulting coinvolgendo più di 100 aziende e 300 dipendenti. La ricerca contiene dati sulla diffusione dei benefit nelle diverse tipologie di imprese, le scelte del management rispetto allo studio e alla comunicazione interna del piano, il raggiungimento degli obiettivi preposti e la percezione dei dipendenti.
Dal 1° luglio, come stabilito dalla Legge di Stabilità, la soglia esentasse per i buoni pasto elettronici è passata da 5.29 euro a 7 euro. Una previsione apparentemente priva di grande importanza, che tuttavia in appena un mese ha già portato a effetti significativi sul mercato dei voucher. Nel mese di luglio, infatti, le richieste per le tessere digitali sono aumentate di circa l’80%.