Primo Welfare

Il governo cerca soluzioni al problema occupazionale ipotizzando una “staffetta” che spinga i lavoratori anziani ad accettare soluzioni part-time, prevedendo contributi aggiuntivi su base regionale che impediscano perdite pensionistiche, e consenta ai giovani di entrare nel mondo del lavoro. Si prospetterebbe così una sorta di “patto fra generazioni” incentivato dallo Stato, ma sarebbe una buona idea?
Nel corso degli ultimi anni le politiche sociali e occupazionali europee hanno evidenziato come la società vada verso un progressivo prolungamento della vita lavorativa e dell’età di pensionamento reale. Nei paesi dell’Unione Europea il tasso di occupazione tra i 65 e i 69 anni di età è salito dall’8,8% al 10,5% tra il 2005 e il 2011. Ma chi sono oggi i pensionati lavoratori? Quali attività svolgono? Quali iniziative possono intraprendere policy-makers, datori di lavoro e pensionati per gestire al meglio l’impatto di questa tendenza sull'intera società?
I paesi asiatici stanno strutturando sistemi di welfare sempre più complessi, capaci di fornire beni e servizi sociali alla propria popolazione. Ijin Hong, docente presso la Sungshin Women’s University di Seoul, ci spiega come funziona il sistema di welfare della Corea del Sud, uno dei modelli di welfare più avanzati dell'estremo oriente.
Giorgio Freddi col volume "L'anomalia americana" descrive il funzionamento del sistema sanitario americano, spiegando approfonditamente perché il sistema statunitense, nonostante tutti gli sforzi messi in atto da Obama e da molti presidenti prima di lui, risulti difficilmente modificabile.