Rassegna Stampa
A Brave New Europe

Gli usi delle intelligenze artificiali e l’AI Act

L'Unione Europea regola l'uso delle IA con l'AI Act, classificando tecnologie in base al rischio e promuovendo trasparenza. Ne parla Alberto Puliafito su Slow News per A Brave New Europe - Next Generation.
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L’Unione Europea sta lavorando per regolare l’utilizzo delle intelligenze artificiali (IA) con l’AI Act. Si tratta di strumenti che sono diventati popolari tra il 2022 e il 2023 e stanno avendo un impatto su vari settori, inclusi quello del giornalismo.

L’AI Act mira a regolare l’uso delle IA piuttosto che la tecnologia stessa. Si prevedono diversi livelli di regolamentazione basati sul rischio: inaccettabile (proibiti come riconoscimento facciale o punteggio sociale), elevato (sottoposti a valutazione come sistemi per la sicurezza dei prodotti) e limitato (devono rispettare standard minimi di trasparenza). Sarà poi necessario rispettare criteri di trasparenza, come la divulgazione della natura artificiale del contenuto prodotto.

Come racconta Alberto Puliafito su Slow News, sul sito di Open Coesione ci sono 452 progetti italiani che rispondono alla ricerca “intelligenza artificiale”. Questi progetti rientrano tra i finanziamenti e i co-finanziamenti dei fondi di politica di coesione europea, per un totale di 200 milioni di finanziamenti pubblici.

L’articolo è parte del progetto A Brave New Europe – Next Generation, che tra i suoi temi approfondisce, appunto, anche quello della digitalizzazione.

Gli usi delle intelligenze artificiali e l’AI Act
Alberto Puliafito, Slow News, settembre 2023