Rassegna Stampa
A Brave New Europe

Chi aiuta le persone anziane dipendenti dal gioco d’azzardo

La ludopatia colpisce in modo particolare le persone con più di 65 anni. Come si possono aiutare? Ne parla Alice Facchini in un reportage uscito su L'Essenziale, parte del progetto ABNE.
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Contro il gioco d’azzardo patologico negli anni sono nate diverse iniziative volte alla prevenzione e al contrasto della dipendenza, oltre che al trattamento e al recupero delle persone che ne sono affette e al supporto delle loro famiglie.

Un esempio è la Casa del giovane, fondata a Pavia nel 1971 da don Enzo Boschetti. Nata come centro per accogliere ragazzi con disagio e problemi di tossicodipendenza, oggi è un complesso che mette insieme dieci strutture residenziali, cinque centri diurni, cinque laboratori di avvicinamento al lavoro e una serie di spazi aperti alla città. Al centro esistono anche diversi percorsi per i giocatori patologici: ambulatoriale con sedute di psicoterapia e incontri del gruppo di auto-mutuo-aiuto, un sostegno alle famiglie e un supporto legale in casi di problemi finanziari.

Lo racconta Alice Facchini con un reportage su L’Essenziale che approfondisce il fenomeno del gioco patologico in relazione a una categoria ben precisa particolarmente esposta al fenomeno: gli anziani. L’articolo è parte del progetto A Brave New Europe – Next Generation che, tra le altre cose, si occupa anche della cura degli anziani.

Chi aiuta le persone anziane dipendenti dal gioco d’azzardo
Alice Facchini, L’Essenziale, 2 marzo 2023