Come raccontato la scorsa settimana con un articolo sul tema, all’interno di diverse scuole italiane si assiste sempre più spesso all’attivazione di partnership tra organizzazioni pubbliche, private e non profit (PPPNP). Questo approfondimento rappresenta il secondo step del percorso che Secondo Welfare vuole dedicare al tema della scuola e in particolare ai crescenti investimenti e progettazioni innovative nel campo dell’istruzione e dell’educazione. I professionisti di Pares ci raccontano come è stato strutturato e sviluppato un laboratorio di formazione-intervento sviluppato in alcune scuole italiane: un fruttuoso esempio di progetto di utilità sociale realizzato attraverso l’attivazione di partnership tra organizzazioni pubbliche, private e non profit (PPPNP).

Il metodo

Non è una formazione (solo) teorica: lavoriamo soprattutto in modalità workshop e project work.
Ogni modulo prevede sempre: idee per rompere il ghiaccio (forniamo un minimo di inquadramento teorico sugli argomenti a tema); confronto a partire dalle esperienze dei partecipanti (chiediamo a tutti di mettersi in gioco, condividendo le pratiche realizzate); strumenti operativi (da utilizzare concretamente, in gruppi di lavoro, con l’obiettivo di delineare e abbozzare – già nell’ambito del laboratorio – progetti concreti e realizzabili). Di seguito le coordinate di metodo che guidano il percorso di formazione-intervento:

  • sperimentiamo l’uso di strumenti e sviluppiamo competenze per la progettazione che sono immediatamente riutilizzabili e spendibili nel contesto scolastico;
  • prendiamo spunto da questioni poste dai partecipanti e lavoriamo allo sviluppo di progetti concreti, proposti nel laboratorio, e realizzabili nelle scuole e nei contesti di riferimento;
  • alterniamo momenti di inquadramento teorico ad altri di confronto, sperimentazione, esercitazione pratica, mettendo a disposizione strumenti di progettazione semplici ed efficaci;
  • abbiamo cura di proporre momenti riflessivi: sia introduttivi, per porsi le giuste questioni, offrire elementi teorici e co-costruire quadri concettuali utili a entrare nel vivo degli argomenti; sia conclusivi, per ricapitolare, fare il punto, tenere la rotta, non lasciarsi sfuggire le idee che via via emergono dalle sessioni formative, anche con il contributo dei partecipanti;
  • accompagniamo lo svolgimento del laboratorio con strumenti per l’approfondimento, l’interazione e la co-produzione online: post e link per anticipare argomenti o riprendere riflessioni scaturite dal lavoro collettivo, documentazioni live rintracciabili su Twitter e Facebook, documenti di lavoro condivise in cloud;
  • favoriamo il fatto che l’esperienza del laboratorio sia occasione di conoscenza tra i partecipanti, base per lo sviluppo di collaborazioni, reti, partenariati progettuali.

 

Le questioni a tema

Questi i temi che sviluppiamo nei laboratori di formazione-intervento, con l’accortezza di adattare sempre il programma – personalizzandolo – ai contesti e ai partecipanti:

  1. ecosistemi e relazioni: i progetti co-dipendono dalla lettura dei contesti, dall’ascolto degli interlocutori dall’attivazione del capitale sociale;
  2. domande e prospettive: i progetti provano a rispondere a problemi e difficoltà, prefigurando obiettivi, e soluzioni praticabili, risultati attesi;
  3. project management: i progetti sono attività che richiedono governo, coordinamento e gestione;
  4. budget: i progetti sono sistemi di acquisizione, gestione e rendicontazione di risorse economiche;
  5. cross-sector partnership: dalla ideazione alla progettazione, dalla ricerca dei finanziamenti alla realizzazione delle attività, dalla valutazione alla rendicontazione, i progetti si fanno alleandosi;
  6. project work in partnership: ricollegare le questioni e dare forma a progetti che possano avere qualche buona chances di successo.


1. Ecosistemi e relazioni

Le idee progettuali si generano esplorando e conoscendo l’ecosistema nel quale l’organizzazione scolastica è attiva. Per prendere forma hanno bisogno del confronto con le organizzazioni e i soggetti che hanno interessi in gioco e dell’attivazione di capitale sociale che ne promuova lo sviluppo.

  • Quale lavoro per conoscere e interpretare il contesto?
  • Come far fare leva sui punti di forza che esso esprime?
  • Come mettere a fuoco i punti di debolezza?
  • Come valorizzare le opportunità e le disponibilità che l’ecosistema relazionale esprime?
  • Come coinvolgere, con quali strumenti consolidare le relazioni, la fiducia, l’ingaggio, la propositività?


2. Domande e prospettive

Mettere a fuoco i problemi (ostacoli? sfide?) è essenziale per individuare percorsi praticabili e costruire progetti in grado di offrire soluzioni concrete.

  • Quale lavoro preliminare per definire i problemi in modo condiviso?
  • Quali strumenti per mettere a fuoco i problemi, stabilire priorità e azioni con maggiori probabilità di successo?
  • Come identificare indicatori per leggere cambiamenti e risultati?


3. Project management

Per delineare i tracciati progettuali, curare i progetti in tutte le loro fasi, dall’idea alla realizzazione, dalla messa in opera alla valutazione, fino alla rendicontazione sono necessarie soft skill e competenze specifiche.

  • Come si passa dall’idea al progetto esecutivo, come si costruisce un progetto?
  • Come si gestisce, con quale regia e con quali strumenti di governance?
  • Quali sono le figure chiave e quale lo stile di lavoro?
  • Quali strumenti e quali competenze mettere in gioco?
  • Quali aperture alla partecipazione e come ricercare la continuità?


4. Budget

Le risorse sono un ingrediente essenziale e i progetti un dispositivo socio-tecnico per aggregarle, combinarle, utilizzarle, metterle in condizione di produrre impatti. Per questo la perizia nel gestire le risorse è una competenza essenziale.

  • Come si definiscono le risorse necessarie per realizzare un buon progetto?
  • Quali modalità per individuare e raccogliere le risorse?
  • Con quali strumenti si costruisce e si gestisce il budget di progetto?
  • Quale relazione tra le risorse necessarie e disponibili e gli obiettivi, le attività e i risultati attesi di un progetto?


5. Cross-sector partnership

I progetti hanno più possibilità di conseguire gli obiettivi prefigurati se sono l’applicazione dell’intelligenza collettiva, l’esito di un processo di ricerca, la forma che discende da un dialogo fra interessi, prospettive, saperi, desideri, intuizioni, obiettivi diversi. I progetti hanno più possibilità di ottenere i risultati sperati, le risorse di cui hanno bisogno, le energie per innovare se attraversano i confini settoriali, mescolano nel carte, inventano nuove soluzioni.

  • Chi sono gli attori disponibili, che ruolo giocano, che interessi esprimono?
  • Che relazione intercorre tra capitale sociale, partnership, ipotesi progettuale, finanziatori?
  • Come costruire alleanze e accordi fattivi per accedere alle risorse?
  • Come avviare la ricerca delle risorse necessarie per realizzare un buon progetto?
  • Come orientarsi tra le diverse opportunità: bandi, crowdfunding, fundraising, sponsorship?


6. Project work in partnership

Per passare all’azione, abbozzare progetti coerenti e individuare le risorse necessarie, utilizziamo strumenti specifici, semplici ed efficaci. L’obiettivo è produrre semilavorati che facilitino la ricerca di linee di finanziamento rispondenti; dare forma a proposte che possano essere condivise nelle organizzazioni di appartenenza e ulteriormente precisate; abbozzare canovacci da sviluppare alla prima occasione utile.

  • Come passare dall’idea, elaborata e condivisa, a una elaborazione progettuale declinata e strutturata?
  • Come strutturare la scheda progetto, come articolare il budget?
  • Quale relazione tra scheda progetto, budget, cronoprogramma e responsabilità dei diversi partner?
  • Come adattare il proprio progetto ai bandi e alle altre opportunità di finanziamento?
  • Quali mediazioni tra ciò che si vorrebbe e ciò che si può concretamente fare?