Pillole
Welfare e contrattazione

Si parla anche di welfare nel nuovo CCNL delle Banche di Credito Cooperativo

Nel rinnovo del contratto collettivo, le parti sociali si impegnano a promuovere la contrattazione di secondo livello, il welfare e le pratiche di conciliazione vita-lavoro
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Dopo cinque anni di attesa, si chiude il sofferto ciclo di rinnovo del contratto collettivo valido per le banche di credito cooperativo, che interessa circa 35 mila lavoratori. Tra le novità maggiori del rinnovo sottoscritto lo scorso 10 gennaio tra i sindacati e Federcasse vi è sicuramente quella relativa agli adeguamenti economici per gli addetti del settore.

Oltre alla retribuzione però, attraverso il CCNL, le parti sociali si impegnano anche a promuovere nelle singole realtà la contrattazione di secondo livello, con l’obiettivo generale di gestire gli eventuali squilibri organizzativi che dovessero derivare dagli impatti della riforma che sta interessando le banche di Credito cooperativo-casse rurali ed artigiane.

Come si può leggere dal documento, la contrattazione di secondo livello sarà destinata a livello prioritario a valorizzare misure di welfare aziendale, per la qualità della vita e il benessere organizzativo e gli interventi per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Da segnalare che sono poi rafforzati i permessi e i congedi familiari e parentali e gli istituti della formazione e delle politiche attive del lavoro.


Il testo integrale del CCNL valido per il personale delle banche di credito cooperativo