secondo welfare

Si terrà a Carpi (MO) dal 28 al 31 maggio 2014 l’edizione annuale del Caregiver Day dell’Emilia Romagna, una quattro giorni di attività seminariali, eventi culturali, laboratori ed approfondimenti finalizzati a dare visibilità e riconoscimento al ruolo dei familiari, conviventi o figure amiche che si prendono cura di un caro non autosufficiente. L’iniziativa segue tra l’altro l’approvazione della legge regionale che dà riconoscimento alla figura del caregiver istituendo azioni concrete di supporto, formazione e assistenza.
Il 16 aprile si è svolto a Roma il convegno “Il non profit in Italia. Quali sfide e quali opportunità per il Paese”, organizzato dall’Istat per discutere dei dati emersi nel corso del Censimento sulle Istituzioni non profit. Vi segnaliamo gli spunti più interessanti emersi nel corso della giornata di lavori durante i quali si sono confrontati numerosi esperti di terzo settore, istituzioni e mondo accademico.
Ugo Carlone, docente dell’Università degli Studi di Perugia e autore del volume "Introduzione alla programmazione sociale. Come, cosa, perché?", affronta il tema della programmazione sociale alla luce delle crescenti difficoltà del welfare state italiano. Programmare produce un processo logico più efficace per realizzare una società più equa.
A Parma le associazioni di volontariato hanno costruito una rete di welfare che non solo offre sostegno alle famiglie e ai cittadini, ma promuove benessere, lavorando sulle relazioni, sul lavoro di comunità e sulla cittadinanza attiva. Il presupposto è di creare una rete che superi l’idea della famiglia come “presidio da accudire”, favorendo invece un approccio in cui le famiglie stesse, in modo attivo, individuino problemi e offrano soluzioni. Abbiamo incontrato le rappresentanti delle associazioni coinvolte, che ci hanno raccontato la loro storia.
I bandi presentati nelle ultime settimane da alcune fondazioni di origine bancaria aprono nuove strade al secondo welfare. Come il bando “Cantiere Nuovo Welfare” della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, che sostiene iniziative promosse da soggetti del privato sociale volte a garantire lo sviluppo di servizi alla persona capaci di integrarsi con quelli garantiti dal settore pubblico.
Continuano gli approfondimenti dedicati ai progetti finanziati nell’ambito del 7^programma quadro dell’Unione Europea. Dopo COPE, LOCALISE, FLOWS e IMPROVE, presentiamo WILCO (Welfare innovations at the local level in favour of cohesion), progetto triennale che indaga in che modo i sistemi di welfare locale possano favorire la coesione sociale.
Nel Rapporto “False partenze” di Caritas emerge come il perdurare della crisi abbia condotto ad un aumento impressionante di povertà un tempo considerate marginali come la povertà alimentare. Le diramazioni territoriali della Caritas stanno cercando di capire le ragioni di questa situazione, intraprendendo strade innovative per rispondere ai bisogni dei più indigenti
Spesso le donne che decidono di ricominciare a lavorare dopo un lungo periodo di assenza, ad esempio una volta che i figli sono cresciuti, si scontrano con numerose difficoltà, legate soprattutto all'aggiornamento delle competenze professionali. E' possibile superare queste difficoltà e favorire il loro reinserimento?
Fondazione Cariplo ha presentato il nuovo bando sociale “Welfare di comunità e innovazione sociale”. L'intento è quello di avviare sperimentazioni che, coinvolgendo le diverse anime della comunità, permettano di porre in rete le risorse e le forze presenti sui territori per rispondere più efficacemente ai bisogni dei singoli e delle famiglie.
La Fondazione della Comunità Val di Noto è il frutto di un lungo cammino avviato nel 2010 grazie al sostegno della Fondazione CON IL SUD. L’obiettivo di questa nuova fondazione comunitaria sarà quello di avviare attività in favore della collettività in ambito sociale, culturale ed economico, promuovendo processi di crescita delle persone e delle comunità in un’ottica di infrastrutturazione sociale del Mezzogiorno.
Il Forum ANIA-Consumatori ha presentato i risultati del secondo monitoraggio dell’Osservatorio sulla vulnerabilità economica delle famiglie italiane, realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, che ha messo in luce alcune tra le più rilevanti policies attuate sul territorio nazionale in risposta alle nuove forme di vulnerabilità e alle nuove povertà.
Dall’Emilia Romagna arriva una nuova interessante esperienza che punta a creare un sistema di welfare aziendale non limitato a una singola realtà o un gruppo ristretto di imprese, ma composto da una vasta rete di aziende collegate alla stessa associazione datoriale: ecco il progetto Welfa-RE di Unindustria Reggio Emilia
Dopo quasi un anno e mezzo dalla proposta della Commissione, il 25 febbraio il Parlamento Europeo ha approvato il Fund for European Aid to the Most Deprived, 3.5 miliardi di euro che nel periodo 2014-2020 permetteranno agli indigenti europei di accedere più facilmente a cibo, assistenza di base e servizi sociali.
Imolese, 63 anni, sposato e padre di due figli, grande appassionato di pallamano, alle spalle diverse esperienze di politica locale tra le fila del PCI prima e dei PDS poi. Dal 2002 Presidente di Legacoop e dal 2013 alla guida dell’Alleanza delle Cooperative, realtà che raccoglie le anime più importanti della cooperazione italiana. E’ questo il profilo di Giuliano Poletti, nuovo responsabile del Ministero del Welfare e del Lavoro del Governo Renzi.
Considerati i risultati conseguiti in via sperimentale dalle reti territoriali nel triennio 2011-2013 e la loro importanza strategica per la diffusione della cultura della conciliazione famiglia-lavoro, la Regione Lombardia ha deciso di proseguire e investire su questa linea di intervento. Le strategie per il prossimo biennio sono contenute nella DGR X/1081 emanata il 12 dicembre 2013, che ribadisce la volontà della Regione di investire sul tema della conciliazione famiglia lavoro, tenendo conto sia delle politiche promosse in questo senso a livello europeo e nazionale che delle scelte finora adottate a livello regionale.
Per la stesura del primo bando di finanziamento del 2014 la Fondazione della Comunità di Monza e Brianza ha affiancato ai propri organi competenti un gruppo di 18 studenti delle scuole superiori di Monza, che hanno attivamente contribuito alla definizione del focus del bando e parteciperanno alla selezione dei progetti.
Ridurre gli sprechi alimentari e conciliare i tempi di vita e lavoro, sollevando il dipendente dallo “stress” di fare spesa e cucinare per sé o per la famiglia al rientro dal lavoro. Il tutto riducendo l’impatto ambientale. E’ così che la mensa aziendale diventa take away. Accade alla GIMA Spa di Zola Predosa, provincia di Bologna.
Quaderni di Economia Sociale dedica il primo numero del 2014 all’articolato tema dell’innovazione sociale, ponendo particolare attenzione allo sviluppo di questo fenomeno nel Mezzogiorno. All’interno del periodico anche un contributo curato da Franca Maino incentrato sul ruolo dell'innovazione sociale in Europa e la sua capacità di cambiare il volto dei welfare state.
Di fronte ai gravi problemi del nostro sistema detentivo e a fronte dell'immobilità delle isituzioni nell'affrontare tale situazione, la Fondazione CON IL SUD ha lanciato un programma volto a migliorare le condizioni di vita nei penitenziari del Mezzogiorno, selezionando 12 progetti promossi da organizzazioni del terzo settore, cittadini e istituzioni del territorio. Per la loro realizzazione sono stati stanziati 3,4 milioni di euro.
Il 6 febbraio 2014 si è svolta la prima Giornata del Lavoro Agile promossa dal Comune di Milano. Presso la sede milanese di Telecom, Comune e Valore D hanno organizzato un workshop per coinvolgere le imprese nella ricerca di nuove soluzioni per il lavoro e la conciliazione dei tempi. Telelavoro, smart working, e remote working i temi principali affrontati nel corso dell'evento.
Anche nel nostro Paese stanno crescendo realtà che mirano a sviluppare nuovi modelli di welfare attraverso sperimentazioni orientate al maggiore coinvolgimento dell'utente, in un’ottica non necessariamente legata alle tradizionali categorie di intervento socio-assistenziali proprie del nostro sistema sociale. Vi raccontiamo della Casa della Memoria di Empoli.