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Nel 2013 il numero totale di assistiti dai fondi sanitari integrativi negoziali aveva raggiunto quasi i 7 milioni. In questo quadro approfondiamo San.Arti, il Fondo di assistenza sanitaria integrativa per il settore artigiano, che si presenta come un caso interessante perché dimostra l’espansione del fenomeno anche in settori produttivi diversi da quelli "forti", seppur con significative variazioni territoriali.
Il 29 giugno scorso è stato approvato dalla Commissione III della Regione Lombardia il progetto di legge 228 “Evoluzione del Sistema Socio-Sanitario Lombardo”, attualmente in discussione presso il Consiglio Regionale. Per approfondire i contenuti e le prospettive della proposta abbiamo intervistato Paola Gilardoni, Segretario USR CISL Lombardia, che ci ha fornito le prime osservazioni e il punto di vista del sindacato.
Il welfare aziendale in Toshiba T&D, multinazionale nel campo dell’energia attiva nel settore delle sottostazioni elettriche, è stato introdotto per la prima volta nel 2014. Tre gli obiettivi dichiarati del piano: l’aumento della produttività dei lavoratori, il miglioramento del clima aziendale e il risparmio fiscale. Un esempio che dimostra come il welfare aziendale possa essere realizzato anche dalle PMI.
Di fronte alla crisi dei tradizionali sistemi pubblici di protezione sociale, negli ultimi anni le imprese perugine del settore edile hanno cercato di individuare nuove modalità per rispondere ai rischi e bisogni cui sono sottoposti i propri lavoratori. Vi raccontiamo le misure di welfare integrativo sviluppate dalla Cassa Edile di Perugia e i primi risultati registrati.
L’Osservatorio Sociale Europeo ha di recente pubblicato i risultati della ricerca "Providing Welfare through Social Dialogue”, incentrata sul “welfare occupazionale volontario” (WoV), ovvero sulle prestazioni sociali fornite su base volontaria in seguito a un accordo bilaterale fra le parti sociali o un’iniziativa unilaterale intrapresa dai datori di lavoro.
Nonostante la vocazione internazionale che ne ha determinato il successo, Alessi è rimasta profondamente radicata nella tradizione e nel retroterra culturale del suo territorio. A dimostrarlo sono alcune scelte intraprese in favore della comunità locale, che rendono questa azienda un’interessante esempio di filantropia d’impresa votata allo sviluppo locale.
A Pavia, nel cuore del Nord industrializzato, la politica industriale provano a farla la diocesi e la Confindustria locale con "Made in Pavia", un’iniziativa che nasce dal basso e che punta innanzitutto a creare sinergie tra le Pmi della zona per poi indirizzarle verso processi di aggregazione. Uno sforzo che cerca di cucire economia e territorio per non lasciare soli gli imprenditori.
Vi raccontiamo i contenuti dell’accordo di secondo livello dell’azienda tessile Corneliani di Mantova, che negli ultimi due anni si è dimostrato una best practice nell’ambito delle politiche di conciliazione vita-lavoro. Per aiutare le famiglie, sindacati e azienda hanno strutturato un sistema caratterizzato da benefit e flessibilità per coinvolgere i dipendenti e abbattere l'assenteismo.
In Veneto si sta sviluppando un progetto che mira a rispondere a nuove necessità sociali ponendo in rete una vasta gamma di attori interessati allo sviluppo di forme di welfare aziendale, territoriale o contrattuale. L'obiettivo è diventare il punto di riferimento per tutte le esperienze di welfare innovativo che sono nate o stanno nascendo nelle province di Padova e Rovigo.
Nel corso della Colletta Alimentare Straordinaria svoltasi sabato 14 giugno sono state raccolte 4.770 le tonnellate di cibo, donate dagli italiani in oltre 6.000 punti vendita sparsi in tutta la Penisola. Queste risorse nei prossimi mesi verranno distribuite a oltre 8.900 strutture caritative operanti su tutto il territorio nazionale che ogni giorno sostengono 2 milioni di persone indigenti.
Sabato 14 giugno si svolgerà un’edizione straordinaria della “Giornata Nazionale della Colletta Alimentare". Di fronte ai numeri sempre più allarmanti dell’emergenza alimentare in atto nel nostro Paese – gli ultimi dati parlano di oltre 4 milioni di persone che chiedono aiuto per rispondere alle proprie esigenze primarie - la Fondazione Banco Alimentare ha infatti scelto di organizzare questo nuovo appuntamento di solidarietà, che si aggiunge al tradizionale evento di fine novembre.
Dall’Emilia Romagna arriva una nuova interessante esperienza che punta a creare un sistema di welfare aziendale non limitato a una singola realtà o un gruppo ristretto di imprese, ma composto da una vasta rete di aziende collegate alla stessa associazione datoriale: ecco il progetto Welfa-RE di Unindustria Reggio Emilia
Ma mentre la Cisl a partire dagli anni Novanta ha fatto della partecipazione finanziaria dei lavoratori una parte integrante della propria strategia, sia nell'arena delle relazioni industriali che in sede di concertazione con il governo, la Cgil appare ancora oggi diffidente nei confronti di esperienze di "democrazia economica".
Nel Primo rapporto sul secondo welfare in Italia sono state affrontate numerose realtà, esperienze e dinamiche che caratterizzano il secondo welfare nel nostro Paese. Vi proponiamo una breve sintesi di ogni capitolo, per incuriosirvi e spingervi a conoscere meglio i numerosi casi di cui ci siamo occupati in questi due anni di ricerca.
Il Movimento 5 Stelle ha presentato una proposta precisa e dettagliata per introdurre il cosiddetto "reddito di cittadinanza", un trasferimento monetario destinato chi si trova in difficoltà ed è disponibile al lavoro. Se Grillo volesse, potrebbe essere una grande occasione di confronto con chi, negli ultimi mesi, si è già impegnato per sviluppare strumenti simili.
Da circa un mese a Milano è operativo un social market che cerca di rispondere ai bisogni di chi non riesce più a soddisfare adeguatamente le proprie esigenze primarie, specialmente sul fronte alimentare. Aperto in un locale confiscato alla criminalità organizzata in zona Loreto, questo emporio solidale rappresenta un’interessante esempio di welfare mix.
Nel corso dell'incontro nazionale di studi delle Acli “Abitare la Storia”, svoltosi a Cortona dal 19 al 21 settembre, il Ministro del Welfare Giovannini ha avuto modo di parlare del Sostegno per l'inclusione attiva (SIA,) proposta che presenta diversi punti in comune col Reddito di Inclusione Sociale (Reis) presentato congiuntamente da Acli e Caritas nel luglio scorso.
In Germania le ore lavorate per addetto sono in media 1.413 all’anno, molto meno che in Grecia (2.032) e in Italia (1.750). Il prodotto per ora lavorata è tuttavia molto più alto che nei quattro Pigs, uno dei più alti dell’area Ocse. La Grande Recessione ha colpito anche la Germania, ma la ripresa è già cominciata e la disoccupazione è al 5%. Qual è il segreto di questo invidiabile successo?
La Fondazione Welfare Ambrosiano vara ufficialmente il fondo destinato a sostenere i lavoratori di Milano e provincia che si trovano in cassa integrazione. Il progetto è stato presentato il 16 settembre presso la Camera di commercio di Milano dal sindaco Giuliano Pisapia, che in forza del suo ruolo istituzionale ricopre la carica di Presidente della Fondazione.