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Le iniziative di risparmio incentivato possono offrire maggiori opportunità ai giovani provenienti da famiglie in difficoltà. L’esperienza della Fondazione Ufficio Pio, con i programmi Percorsi, Will e Will Torino.
Il progetto Non Profit Digital Leaders punta a formare oltre 5.000 volontari e operatori grazie alla guida dei cosiddetti Digital Leaders, che governeranno i processi per portare nuove conoscenze e competenze all’interno delle proprie organizzazioni. Parte del loro percorso di crescita sarà legato a una Comunità di pratica guidata da Tebat
Una mappa operativa per aiutare (anche) le organizzazioni di Terzo Settore a rendere la costruzione del Modello 231 un'occasione di raccordo interno, di apprendimento e di messa a punto del funzionamento organizzativo.
Negli ultimi tre anni nell’ambito del programma ReadyForIT sono stati sperimentati gli Income Share Agreement, strumenti che supportano la formazione di giovani in difficoltà economica grazie a “investitori in capitale umano”. Abbiamo parlato di questi strumenti innovativi, e del loro impatto sulla logica di azione della Fondazione, con la Direttrice Generale Simona Torre.
La normativa sulla responsabilità amministrativa degli enti, spesso percepita come un adempimento formale, può rappresentare un’opportunità concreta per rafforzare l’organizzazione interna, promuovere la cultura della legalità e consolidare la fiducia negli Enti del Terzo Settore.
Fabio Fraticelli, CEO di TechSoup Italia, ci racconta il progetto di trasformazione digitale che nel prossimo anno formerà oltre 5.000 operatori e volontari del mondo non profit attraverso più di 100.000 ore di formazione gratuita. “L’ambizione è diventare un caso studio di riferimento per l'intero settore”.
Lo spettacolo “Ottantaquattro pagine”, scritto dai detenuti del carcere di Torino, racconta la lettera di un giovane assassino che 100 anni fa ha cercato riscatto e perdono. Un’opera profonda e coinvolgente, dietro la quale c’è molto lavoro che merita di essere raccontato.
Per gestire il welfare di comunità servono una vasta gamma di conoscenze e competenze specifiche. Ma è anche necessario coltivare una filosofia del lavoro in rete che riconosca il valore della persona e delle sue attitudini all’interno delle attività di gruppo, nei tavoli e nelle dinamiche di partenariato.
Il progetto “A Tempo” del Comune di Piacenza intende accompagnare i giovani nella transizione scuola-lavoro. Vi raccontiamo alcune evidenze che emergono da questa esperienza, che speriamo possano essere utili per chiunque si trovi a gestire simili attività di partecipazione e collaborazione.
La Fondazione ha presentato il suo Piano Strategico per i prossimi quattro anni. A colpire non è solo l’importo elevato destinato all’azione filantropica (1 miliardo di euro), ma anche gli approcci e le modalità d’intervento individuati.
Dopo un evento partecipativo è importante dare continuità al coinvolgimento per consolidare apprendimenti e relazioni. Ma come si fa nel concreto? Graziano Maino esplora le azioni che si possono intraprendere.
Le biblioteche, i musei locali e altre agenzie culturali devono saper comunicare, sia a tutto campo sia in modo mirato. Questo non solo per valorizzare le loro proposte, ma anche per promuovere l’adesione a processi partecipativi.