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Dopo l'intervista con il Presidente Carlo Borgomeo, che ci ha spiegato le ragioni che hanno spinto Fondazione CON IL SUD a investire sulle fondazioni comunitarie nel Mezzogiorno, in vista del Terzo Rapporto sul secondo welfare iniziamo a conoscere più nel dettaglio queste realtà. Il nostro primo approfondimento è dedicato alla Fondazione della Comunità Salernitana Onlus, di cui abbiamo discusso con la Presidente Antonia Autuori.
La provincia di Vicenza è sede di uno dei maggiori distretti conciari del mondo, nonché il più importante in Italia per produzione e numero di addetti. Le imprese del settore, periodicamente, sottoscrivono un contratto integrativo per regolamentare i premi di produzione e altri possibili strumenti destinati alla totalità dei dipendenti. Quest’anno l’accordo di settore ha previsto l’introduzione di una serie di benefit e strumenti di welfare.
Il 27 giugno all'Europarlamento di Bruxelles si è svolto il convegno “Verso un mercato sostenibile di Housing Sociale in Europa: quali esperienze dal modello italiano?” in cui Fondazione Cariplo e Fondazione Housing Sociale hanno presentato il proprio sistema welfare abitativo. Sperimentato con successo in Lombardia e ora avviato su tutto il territorio nazionale, questo modello può diventare un punto di riferimento per l’implementazione delle future politiche europee in materia.
Nata dall’alleanza tra Fondazioni di Origine Bancaria e organizzazioni del terzo settore e del volontariato per promuovere lo sviluppo locale del Mezzogiorno, per raggiungere questo obiettivo Fondazione CON IL SUD ha investito sul concetto di infrastrutturazione sociale, supportando reti di solidarietà e forme di collaborazione tra le diverse realtà dei territori. In questo contributo i nostri ricercatori hanno ricostruito genesi, sviluppo e future strategie di questo particolare ente.
Percorsi di secondo welfare ha deciso di dedicarsi al tema dei provider di welfare aziendale realizzando una ricerca – i cui dati saranno pubblicati all’interno del Terzo Rapporto sul secondo welfare in Italia – e degli approfondimenti sulle realtà italiane più rilevanti. In questo articolo Valentino Santoni presenta il gruppo Sodexo, e in particolare Sodexo Italia, attraverso l’intervista con Edoardo Venturini, Direttore Relazioni Esterne.
Il 30 aprile ha segnato il termine della prima annualità del progetto “Intrecci solidali”, iniziativa triennale finanziata nell’ambito del Bando Cantiere Nuovo Welfare 2015 promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo. L’iniziativa ha voluto affrontare una problematica, spesso sommersa ma di forte rilevanza territoriale, che è quella delle “nuove povertà”: fascia grigia, con caratteristiche non omogenee e pertanto difficilmente intercettabili.
Oltre 750 delegati, 200 fondazioni rappresentate, 40 seminari, workshop e momenti di riflessione, condivisione e scambio: sono alcuni dei numeri della Conferenza delle Fondazioni Comunitarie Canadesi tenutasi a Ottawa. Daniele Giudici, unico italiano tra i partecipanti internazionali presenti all'evento, ha raccontato dell'esperienza dei "Vital Sign" maturata dalla Fondazione Nord Milano, e di questo ha discusso con diversi esponenti della filnatropia canadese.
Parte da Torino il primo progetto nazionale di Social Impact Bond per il reinserimento sociale e lavorativo delle persone detenute. A fare da apripista sarà la casa circondariale Lorusso e Cutugno di Torino che, per prima in Italia, utilizzerà gli strumenti finanziari pay by result per ridurre la recidiva dei detenuti. L’iniziativa, promossa da Fondazione Sviluppo e Crescita CRT e Human Foundation, rappresenta un banco di prova importante.
Benetton Group, gruppo industriale a cui appartiene la famosa azienda trevigiana che si occupa di moda, negli ultimi anni sta affinando sempre di più la propria People strategy. In particolare, in questi mesi è stato avviato un nuovo piano di smart working che coinvolgerà un consistente numero di dipendenti della società. In questo approfondimento, Valentino Santoni ci racconta il welfare di Benetton Group.
Le Fondazioni di origine bancaria negli ultimi anni hanno assunto un ruolo sempre più importante nella tutela di chi si trova in situazioni di povertà, fragilità ed indigenza. Per questo Percorsi di secondo welfare, in vista del Terzo Rapporto sul secondo welfare in Italia, ha scelto di avviare alcuni approfondimenti sulle azioni messe in campo dalle FOB in materia di lotta alla povertà e all’esclusione sociale. In questo secondo articolo sul tema andiamo ad analizzare il contributo offerto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.
Percorsi di secondo welfare ha deciso di dedicarsi al tema dei provider di welfare aziendale realizzando una ricerca – i cui dati saranno pubblicati all’interno del Terzo Rapporto sul secondo welfare in Italia – e degli approfondimenti sulle realtà italiane più rilevanti. In questo approfondimento andiamo a conoscere l'esperienza di JOINTLY attraverso l’intervista con Francesca Rizzi, co-founder e Ceo della società.
Per tanti, non per tutti. È questo il messaggio del Rapporto «Dalla fotografia dell'evoluzione della sanità italiana alle soluzioni in campo» curato da RBM Salute – Censis e presentato il 7 giugno a Roma in occasione della settima edizione del Welfare day. Il Rapporto offre dati interessanti sul fronte della spesa sanitaria e sulla sua articolazione all'interno del nostro Paese. Di seguito vi proproniamo alcune riflessioni.
In occasione del decimo anniversario della fondazione del gruppo bancario Intesa Sanpaolo, una ricerca si è chiesta come sarà il futuro del lavoro in banca. Per rispondere a questa domanda, lo studio ha indagato le dinamiche di cambiamento che caratterizzano oggi il lavoro nelle organizzazioni del settore bancario, concentrandosi su quello che può essere considerato un caso esemplare di cambiamento organizzativo poiché interessa uno dei maggiori istituti di credito e uno dei più significativi a livello italiano ed europeo.
La Fondazione Nord Milano negli ultimi anni si è trovata di fronte a due esigenze importanti per la propria attività. Da un lato, trovare una metodologia adatta a rispondere di anno in anno ai bisogni della comunità e, dall'altro, come coinvolgere la comunità stessa in modo che possa essere parte attiva nel trovare e formulare soluzioni, non limitandosi ad essere beneficaria passiva degli interventi. In questo senso ha avviato la sperimentazione dei cosiddetti Vital Signs. Daniele Giudici ci spiega di che si tratta.
Sono 18 le idee progettuali vincitrici di Youth in Action for Sustainable Development Goals. Il concorso promosso da Fondazione Italiana Accenture, Fondazione Eni Enrico Mattei e Fondazione Giangiacomo Feltrinelli permetterà ai giovani under 30 di acquisire nuove competenze nell’ambito della sostenibilità e di svilupparle all’interno di grandi aziende e realtà appartenenti al mondo non profit.
Negli ultimi due anni l'Unione Europea ha registrato un flusso senza precedenti di richiedenti protezione internazionale. Il rapporto "Employment and Social Development in Europe 2016" della Commissione dedica un intero capitolo all’integrazione lavorativa dei rifugiati, evidenziando come questi rappresentino uno dei gruppi più vulnerabili in termini di integrazione nel mercato del lavoro e proponendo una serie di riflessioni utili a guidare le politiche e i programmi di integrazione degli Stati Membri.
Nei giorni scorsi si è conclusa la prima fase di “Youth in Action for Sustainable Development Goals”, il concorso promosso da Fondazione Italiana Accenture, Fondazione Eni Enrico Mattei e Fondazione Giangiacomo Feltrinelli per raccogliere e premiare le migliori idee progettuali di giovani universitari under 30 in grado di favorire il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) in Italia. Il 6 giugno a Milano saranno annunciati i vincitori.
In occasione del XII Congresso CISL Lombardia, Guido Costa ha intervistato Maurizio Ferrera sul possibile ruolo del welfare contrattuale all’interno della sempre più necessaria riforma dei sistemi di protezione sociale. Secondo il professore della Statale di Milano, una maggiore sinergia tra contrattazione decentrata ed economia sociale possono generare un circolo virtuoso per l'occupazione.
Percorsi di secondo welfare ha deciso di dedicarsi al tema dei provider di welfare aziendale realizzando una ricerca – i cui dati saranno pubblicati all’interno del Terzo Rapporto sul secondo welfare in Italia – e degli approfondimenti sulle realtà italiane più rilevanti. In questo approfondimento andremo a conoscere Happily Welfare attraverso l’intervista con Selene Marone, co-founder e responsabile dello sviluppo di Happily.
Il fenomeno dell’impact investing ha suscitato, fin dalle sue prime sperimentazioni, un grande interesse sia da parte degli investitori, sia da parte delle imprese sociali. Ma quali sono le sue reali opportunità? Per cercare di rispondere a questa domanda, il GIIN - Global Impact Investing Network da sette anni pubblica i risultati della sua survey annuale che coinvolge oltre 100 investitori.
La Giunta Regionale del Piemonte il 22 maggio ha approvato l’Atto di Indirizzo “WeCaRe – Welfare Cantiere Regionale. Strategia di innovazione sociale della Regione Piemonte”, cioè la declinazione regionale della Strategia Europa 2020. L'Atto si rivolge a tutti i soggetti del territorio, comprese le aziende, incoraggiando sperimentazioni nel campo del welfare di prossimità, del terzo settore, dell'economia sociale e del welfare aziendale.
La Giunta Regionale del Piemonte ha appena approvato WeCaRe, Atto di indirizzo sull’innovazione sociale che si propone di coinvolgere tutti gli attori del territorio per promuovere lo sviluppo locale e la coesione sociale. Ne abbiamo parlato con Augusto Ferrari – Assessore alle Politiche sociali, della famiglia e della casa della Regione Piemonte – facendoci spiegare il percorso seguito da WeCaRe a partire dal Patto per il Sociale del 2015.
Il nostro Paese sta invecchiando e si sta impoverendo: i recenti dati dell’Istat descrivono una società sempre più disgregata in cui la disuguaglianza aumenta, lasciando ai margini un numero crescente di persone. Ma secondo Giorgio Vittadini, trattandosi di problemi che non hanno a che fare con prossime elezioni, viene il sospetto che si stia mettendo la testa sotto la sabbia, semplicemente ignorando la questione.
Meno di un mese fa, una Raccomandazione della Commissione europea ha invitato gli Stati membri ad assicurare un reddito minimo adeguato a chiunque non disponga di risorse sufficienti. L’Italia è praticamente l’unico paese a non avere uno schema nazionale di questo genere. Visto che adesso “ce lo chiede anche l’Europa”, è urgente colmare la lacuna. Ma nel farlo bisogna ricordarsi che gli alti tassi di povertà sono primariamente dovuti alla mancanza di occupazione.