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Il progetto "VelA - Verso l'Autonomia" è stato promosso da Fondazione CRC in partenariato con il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell'Educazione dell'Università degli Studi di Torino. Si è concluso ora con un convegno che ne ha valutato l'impatto traendo stimoli per implementare le politiche per la disabilità attraverso un modello basato sui diritti.
La Fondazione Progetto per la Vita è nata nel 2013 grazie all'impegno dell'associazionismo famigliare del territorio delle Terre d'Argine, in Emilia Romagna. Attualmente è impegnata in diversi progetti volti a migliorare la vita delle persone con disabilità, arricchendo l'offerta dei servizi, sempre nell'ottica di preparare il "dopo di noi" nel "durante noi". Paolo Pantrini ci racconta come funziona questo ente e quali elementi interessanti presenta.
Il 22 novembre è partito il il primo intervento del Bando “Infrastrutture Scolastiche 2016” promosso dalla Fondazione CRC, che ha previsto lo stanziamento di 1 milione e 234 mila euro a sostegno di 22 istituti scolastici. L'iniziativa, che dovrebbe concludersi entro l'estate 2017, dimostra nuovamente come le fondazione di origine bancaria svolgano un ruolo importantissimo sui territori, affiancando gli enti pubblici nel garantire servizi fondamentali per la vita delle comunità.
Il 2 e il 3 dicembre 2016 si terrà a Cuneo il Convegno Nazionale "A VelA Spiegata" a conclusione del progetto triennale "VelA - Verso l'Autonomia" realizzato da Fondazione CRC in partenariato con il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell'Educazione dell'Università degli Studi di Torino. In questo articolo, a partire da un lungo dialogo con alcuni professionisti della fondazioni, cercheremo di approfondire gli obiettivi, i presupposti pedagogici e le modalità operative del progetto.
Il 24 ottobre il Consiglio Generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo ha ufficializzato il proprio Programma Operativo per il 2017. Al suo interno sono definite le risorse disponibili, la loro ripartizione, gli obiettivi e i principali progetti previsti per il prossimo anno. Per approfondire i contenuti di questo importante documento strategico abbiamo intervistato il Direttore Generale della Fondazione, Andre Silvestri.
Attraverso un approccio scientifico interdisciplinare, il disability management unisce competenze relative all’ambito medico, educativo, manageriale e del lavoro considerando tutti gli aspetti delle interazioni aziendali per costruire soluzioni e attivare reti finalizzate all’inclusione delle persone con disabilità. Una figura sempre più diffusa anche nel nostro Paese, di cui si rifletterà ampiamente il prossimo 25 novembre al Politecnico di Milano nel primo convegno italiano sul tema.
Check Up, il 17° Rapporto Giorgio Rota - presentato l’8 ottobre scorso a Torino - offre una panoramica su diversi temi urbani, dalla pianificazione urbanistica alla mobilità, dal funzionamento della “macchina” comunale ai servizi urbani. Tra questi ultimi viene dedicata un’attenzione specifica a quelli di welfare, con diversi approfondimenti comparativi tra le metropoli italiane, attraverso diversi indicatori di dotazione e di “performance”. L'approfondimento di Luca Davico.
Proseguono gli approfondimenti di Percorsi di Secondo Welfare sulla Conferenza Nazionale sulle Politiche per la Disabilità “Uniti, Diritti, alla Meta”, svoltasi a Firenze il 16 e 17 settembre. In questo articolo Paolo Pantrini ci propone una sintesi del dibattito sul Secondo Programma Biennale di Azione per la Promozione dei Diritti e l’Integrazione delle Persone con Disabilità, con un focus sui temi dell'inclusione sociale e la vita indipendente.
La crisi del welfare ha portato le compagnie assicurative a creare nuove offerte dedicate alla protezione sociale. E, accanto allo sviluppo degli strumenti, è cresciuta anche la necessità di spiegarne la crescente importanza. Io&irischi, che quest'anno raggiunge la sesta edizione, è un progetto rivolto alle scuole italiane che si colloca in questo solco. È infatti una delle iniziative di formazione proposte dal Forum ANIA Consumatori allo scopo di aumentare tra i cittadini la conoscenza dei rischi sociali e le strade per prevenirli.
Attraverso lo sviluppo della cosiddetta amministrazione condivisa è possibile favorire un rapporto paritario tra l'ente locale e i cittadini, orientato ad agevolare l'implementazione di attività e misure nell'ottica della sussidiarietà orizzontale. Graziano Maino ci offre alcuni spunti di riflessione su sviluppo, strutturazione e prospettive dei Regolamenti di amministrazione condivisa, che negli ultimi anni sono stati adottati in diverse città italiane.
Cosa fanno veramente i Neet? Sono davvero solo dei forzati del divano oppure anche tra di loro passa una linea di ulteriore disuguaglianza? Una divisione che separa gli «esogeni», quelli che sono impegnati ogni giorno in un duro corpo a corpo con un mercato del lavoro che non vuole includerli, dagli «endogeni», gli scoraggiati che si sentono drammaticamente inadeguati e sono portati ad arretrare davanti a qualsiasi sfida?
Il Fondo povertà educativa entra in una nuova fase. Alla firma del Protocollo di Intesa fra le FOB, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, è seguito il primo incontro del Comitato d’Indirizzo Strategico. In occasione dell’avvio dei lavori del comitato, Vita.it ha riunito attorno a un tavolo le associazioni impegnate sul tema e il sottosegretario Nannicini. L’incontro è stato l’occasione per condividere alcuni spunti di riflessione da affidare ai lavori del comitato.
L'invecchiamento attivo può essere un'occasione per favorire scambi tra generazioni che, anche se spesso percepite fra loro molto distanti, hanno molto da dare l'una all'altra. Può essere infatti una dinamica che diminuisce la solitudine, permette alle persone di sentirisi utili e migliorare il benessere della persona. Lina Bonomo ne parla partendo dall'esperienza di AbilMENTE Insieme, progetto realizzato a Potenza grazie alla collaborazione tra numerosi attori pubblici e privati.
In termini di povertà e deprivazione economica, i minori stanno pagando il prezzo più alto della crisi. Un fenomeno che si lega soprattutto alle difficoltà economiche dei genitori, che sempre più spesso perdono il lavoro a causa dell'andamento dell'economia italiana. E' quanto emerso nel corso del seminario “Gli strumenti della contrattazione sociale per contrastare le nuove povertà: l’Isee e il portale AIDA Cisl” che ha provato a capire come il fenomeno della povertà stia cambiando nel quadro della crisi economica.
Vivo Meglio è il bando di Fondazione CRT, storico ente filantropico torinese, attraverso il quale vengono finanziati servizi rivolti a persone con disabilità. Vivo Meglio sostiene progetti innovativi e sostenibili caratterizzati dalla logica della domiciliarità e dell'integrazione sociale e si sviluppa nel più ampio insieme di progetti e interventi della Fondazione dedicati a costruire una città più inclusiva nell'ottica di un welfare comunitario.
Push to Open di Jointly è un programma destinato agli studenti del 4° e 5° anno delle scuole superiori, pensato per agevolare la conoscenza del mondo del lavoro prima che i ragazzi si iscrivano all'università. Un'iniziativa che grazie all'apporto delle nuove tecnologie canalizza stimoli, contatti e informazioni utili ai giovani per chiarirsi le idee e per fare in modo un po' più consapevole una scelta cruciale per il loro futuro.
A Torino si è svolto un ciclo di incontri dedicato alle tematiche educative e al mondo della scuola, intitolato “Dialoghi sull’educazione”. I seminari sono stati un’occasione d’incontro e confronto per sviluppare riflessioni secondo una prospettiva di lifelong e lifewide learning. Di particolare rilevanza per il mondo del secondo welfare è stato l’incontro “Educazione e lotta alle povertà. Mappe e progetti per rompere il circolo vizioso delle povertà educative”, dedicato alle iniziative di Save The Children.
Il 26 maggio presso l'Università degli Studi di Milano-Bicocca si è tenuta la Quarta Giornata Interculturale dedicata al tema dell'educazione interculturale. L'evento ha visto la partecipazione di intellettuali come Alessandro Baricco e Lucio Caracciolo, oltre che autorità internazionali come Nassir Abdulaziz Al-Nasser, Alto Rappresentante dell’agenzia delle Nazioni Unite UNAOC, e numerosi professionisti e studiosi del settore.
Come italiani fatichiamo ad accettare che nel Paese vivano 1,1 milioni di bambini in povertà assoluta. Che diventano 2 milioni se esaminiamo la povertà relativa: 1 bambino su 5. Persino nella rissosa lotta politica è rimasto quest’ultimo tabù: la paura di ammettere che in Italia ci sono situazioni che una volta definivamo da «Terzo mondo» e che non coinvolgono solo ragazzi stranieri. E questa amnesia convive con un paradosso: la quota crescente di bambini poveri si accompagna alla diminuzione delle nascite.
Il 17 maggio a Roma è stato ufficialmente presentato il Fondo per contrastare la povertà educativa. A questo punto entro un mese dovrebbe essere varato il Decreto del Ministero del Tesoro che, secondo quanto previsto dalla Legge di Stabilità, assicurerà alle Fondazioni un credito d’imposta pari al 75% delle somme impegnate. Le Fondazioni bancarie, infatti, sosterranno l’iniziativa con uno stanziamento di 120 milioni all’anno per il prossimo triennio.
UBI Banca ha emesso il prestito obbligazionario solidale “UBI Comunità per Save the Children” per un ammontare complessivo di 20 milioni di euro. UBI Banca devolverà a Save the Children un contributo pari allo 0,50% del valore nominale delle obbligazioni sottoscritte, che sarà destinato al sostegno dei 16 "Punti Luce" istituiti da Save the Children in territori privi o carenti di opportunità educative per minori e finalizzati a contrastare la povertà educativa.
Oltre 1 milione di bambini vive in povertà assoluta. Pur con significative differenze regionali, l’offerta educativa e i servizi per l’infanzia sono in generale insufficienti, e a farne le spese (in termini di acquisizione delle competenze) sono soprattutto le fasce più disagiate. Questo il quadro delineato da Save the Children nel rapporto "Liberare i bambini dalla povertà educativa: a che punto siamo?" presentato a Roma lo scorso 9 maggio, in occasione della conferenza di rilancio della campagna “Illuminiamo il Futuro”.