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Per l'Agenzia delle Entrate le formule assicurative per l'infezione da Covid-19 possono rientrare nei piani di welfare aziendale

Attraverso la Circolare n. 8/E, l'Agenzia conferma la completa deducibilità delle polizze assicurative destinate ai lavoratori dipendenti e legate al Coronavirus

Secondo la recente Circolare n. 8/E dell’Agenzia delle Entrate, sarà possibile per le imprese prevedere formule assicurative destinate ai dipendenti per l’infezione da Covid-19 all’interno di piani di welfare aziendale. L’Agenzia ha infatti chiarito che questo tipo di assicurazioni possono rientrare all’interno degli strumenti previsti dal comma 2, lettera f quater, dell’articolo 51 del TUIR, cioè quei "contributi e premi versati dal datore di lavoro a favore della generalità dei dipendenti o di categorie di dipendenti per prestazioni, anche in forma assicurativa, aventi per oggetto il rischio di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana". Come si legge nella Circolare, questa scelta si lega al fatto che l’Organizzazione Mondiale di Sanità ha dichiarato l’epidemia da COVID-19 una emergenza di sanità pubblica di carattere internazionale.

Di seguito, l’Agenzia delle Entrate definisce alcuni aspetti tecnici in merito alla possibilità di effettuare donazioni da parte delle imprese verso la Protezione Civile o altre organizzazioni di volontariato. In questa direzione, un chiarimento è dedicato in maniera specifica al tema della solidarietà alimentare e quindi alle possibili donazioni di prodotti alimentari fatti a favore dello Stato, delle regioni, degli enti locali territoriali, di enti o istituzioni pubbliche, di fondazioni e associazioni legalmente riconosciute durante l’emergenza Covid-19. L’Agenzia conferma che tali azioni rientrano tra le erogazioni liberali e, di conseguenza, beneficiano degli incentivi fiscali introdotti con il DL n. 18/2020.

Per consultare la Circolare n. 8/E dell’Agenzia delle Entrate