Rassegna Stampa
Primo Welfare / sanità

Italiani fra i più longevi, ma conta la prevenzione. Al Sud si muore di più di tumore

Valeria Pini, La Repubblica, 18 aprile 2018

Italiani più longevi, ma soprattutto al Nord. Capire dove si vive non è un’informazione secondaria, perché nelle regioni meridionali si continua a stare peggio, mentre dove la prevenzione funziona si vive di più. Questi i dati dell’ultimo rapporto Osservasalute 2017.

L’aspettativa di vita nella provincia di Trento è di 81,6 anni per gli uomini e 86,3 anni, per le donne, un dato che crolla in Campania, dove la speranza di vita alla nascita è la più bassa del paese (78,9 anni per gli uomini e 83,3 anni per le donne). In Italia si muore meno per tumori e malattie croniche ma solo dove la prevenzione funziona, principalmente nelle regioni settentrionali. Al Sud, invece, la situazione è opposta: il tasso di mortalità per queste malattie è infatti maggiore di una percentuale che va dal 5 al 28% e la Campania è la regione con i dati peggiori.

Inoltre, secondo il rapporto siamo longevi ma invecchiamo male. Sono infatti tanti gli italiani non autosufficienti tra gli anziani: l’11% degli ultra-sessantacinquenni non è in grado di svolgere le attività quotidiane in modo autonomo. Un problema che mette a rischio i conti della sanità visto che oltre un italiano su 5 ha più di 65 anni e nel tempo il dato è destinato a aumentare. Tra 10 anni le persone anziane non autonome saranno 6,3 milioni di persone. Nel 2028, tra gli over-65 le persone non in grado di svolgere le attività quotidiane per la cura personale, dal lavarsi al mangiare, saranno circa 1,6 milioni (100 mila in più rispetto a oggi), mentre quelle con problemi di autonomia (preparare i pasti, gestire le medicine e le attività domestiche) arriveranno a 4,7 milioni (+700 mila).

Italiani fra i più longevi, ma conta la prevenzione. Al Sud si muore di più di tumore
Valeria Pini, La Repubblica, 18 aprile 2018