Il governo della Croazia ha cominciato a mettere in pratica una misura definita da diversi quotidiani internazionali “interessante” e “inusuale“: la cancellazione dei debiti delle persone più povere del Paese. La decisione era stata votata lo scorso 15 gennaio ed è entrata in vigore lunedì 2 febbraio.
Si basa sostanzialmente su accordo con le grandi banche locali, i distributori di energia elettrica e gas, diversi comuni e enti locali, che rinunceranno ai rimborsi che erano loro dovuti assorbendo autonomamente le perdite. La loro adesione è stata volontaria, su “incoraggiamento” del governo che spera che a lungo termine l’operazione serva per rilanciare l’economia. In questo modo circa 60 mila cittadini in difficoltà (1.3% della popolazione croata) non dovranno pagare bollette e prestiti.
Il premier Zoran Milanović ha detto che: «Si tratta della prima volta che un governo prova a risolvere questo difficile problema e ne siamo orgogliosi». Le criticità legate alla misura tuttavia non mancano, e sono diversi gli osservatori che vedono nella decisione del governo croato solo un modo per ottenere vantaggi politici in vista delle prossime elezioni.
La Croazia ha cancellato i debiti dei più poveri
Il Post, 3 febbraio 2015
La Croazia cancella il debito dei cittadini più poveri
Marco Dotti, Vita, 2 febbraio 2015
La Croazia cancella il debito dei cittadini poveri
La Repubblica, 2 febbraio 2015