Rassegna Stampa
Primo Welfare

Ci sono disabilità che non si vedono

Il Post, 7 febbraio 2023
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Nell’immaginario comune la disabilità viene associata a sedie a rotelle, bagni dedicati, bastoni per camminare o altri dispositivi di supporto. Le disabilità però possono essere anche invisibili e, anzi, un rapporto del Governo britannico dice che rappresentano l’80% di tutte le disabilità nel mondo. Il concetto è piuttosto elastico. Le disabilità invisibili possono essere dovute a un insieme di problematiche che rendono più difficile affrontare la vita quotidiana, a patologie agli stadi iniziali che diventeranno visibili col tempo, particolari condizioni di salute mentale malattie congenite.

Nel 2016 l’associazione britannica Hidden Disabilities ha ideato un modo per rendere note queste disabilità che non si vedono “a occhio nudo”: un cordino di quelli per appendere i badge, verde con disegnati sopra dei girasoli. È usato in molti Paesi, tra cui l’Italia, per segnalare che si ha diritto ad un’assistenza particolare o a una precedenza, perché si sta usufruendo di corsie o parcheggi riservati, o semplicemente se in fila al supermercato ci vuole un po’ più di tempo per insacchettare la spesa.

Come spiega Il Post, ci sono diverse associazioni e progetti che, come Hidden Disabilities, con modi e linguaggi diversi fanno informazione sulle disabilità invisibili, come Invisible disabilities, associazione statunitense, o l’Invisible disability project, un movimento culturale che si propone di combattere lo stigma associato alla disabilità e più in generale di promuovere l’inclusività.

Ci sono disabilità che non si vedono
Il Post, 7 febbraio 2023