Opinioni

In Italia lavorano 55 donne su 100 nella fascia d’età 20-54. Almeno altre 15 vorrebbero ma non riescono. E se ci sono figli o anziani da assistere, restano intrappolate a casa. A dirlo è Maurizio Ferrera, che indica alcune cose che il Governo Meloni potrebbe fare per cambiare le cose nel nostro Paese.
I sistemi reputazionali delle piattaforme digitali oggi vengono intesi sempre più spesso come il cardine di un nuovo dispositivo di controllo sui servizi e su chi li offre. Ma come si declina questa dimensione nel campo del welfare, in cui il fulcro del lavoro sono le relazioni stesse?
I dati dicono che a marzo i bandi del Piano hanno stanziato più risorse degli ultimi sei mesi messi assieme. La speranza è che si tratti dell'atteso cambio di passo, ma il ritardo è ormai evidente su tutti i fronti: riforme, investimenti e realizzazione dei progetti. E la cosa peggiore è che non è una sorpresa.
Il termine "abilitare" permette di fare diverse riflessioni sulle piattaforme di welfare italiane. Abilitare significa infatti costruire un ambiente gradevole in cui muoversi facilmente e rapidamente, significa facilitare il matching fra domanda e offerta e, ancora, significa attivare logiche di community building.
In Italia le imprese salvate dai lavoratori sono ormai un’esperienza consolidata, come anche in Francia e Spagna. Ora, l’Unione Europea vorrebbe sostenere lo strumento per diffonderlo ancora di più.
Andrea Ciarini, che insegna sociologia economica e del welfare alla Sapienza di Roma, riflette sulle proposte del Governo per superare l'attuale misura. E su quelle che potrebbero essere le alternative, a cominciare dalla creazione diretta di nuova occupazione.
L’efficienza energetica delle abitazioni ha conseguenze molto concrete sulle condizioni economiche e di salute delle persone. Per questo le misure di efficientamento energetico dovrebbero essere progettate e valutate considerando sia le ricadute ambientali che quelle sociali.
I dati raccolti nell'ambito del progetto WePlat indicano che, rispetto ad altri settori, le piattaforme di welfare operanti nel nostro Paese presentano caratteristiche ibride in termini di gerarchia, mercato e rete. Una complessità che porta con sé varie conseguenze.
Coprogrammazione e coprogettazione, che poggiano ormai su un quadro giuridico chiaro, potrebbero essere utilizzati anche per perseguire gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Ma per evitare "gare mascherate" servono strumenti radicalmente alternativi a quelli competitivi.
Corinna Crippa ci racconta della figura professionale nata nell'ambito del progetto InRete sul territorio di Forlì e comprensorio. È stata un'innovazione nella definizione delle strategie di contrasto alla povertà educativa che ha mostrato la sua efficacia, tanto da essere oggetto di un percorso di modellizzazione.
Secondo Maurizio Ferrera, mentre sui diritti civili la nuova Segretaria del Partito Democratico ha molte proposte concrete, in linea con i più avanzati orientamenti delle sinistre europee, sui diritti sociali sembra mantenere una certa ambiguità.
A seguito di alcune scelte del Governo Meloni, nelle ultime settimane c’è stato un certo fermento intorno ai fondi europei. Andiamo a capire a cosa è dovuto e come, probabilmente, saranno spese le risorse europee per la coesione nei prossimi anni.
La diminuzione delle emissioni prevista dal Green Deal europeo chiede alle istituzioni nazionali e regionali di trovare soluzioni adeguate per affrontare gli effetti occupazionali e sociali. Regione Lombardia ha recentemente adottato un piano dedicato, che andrà implementato attraverso una governance il più possibile partecipata e collaborativa.
Sul magazine "Prospettive" di Mefop, Valentino Santoni analizza lo sviluppo del welfare integrativo per professionisti e autonomi da parte delle casse di previdenza, ma anche di organizzazioni di rappresentanza e studi professionali.
Come migliorare il reddito di cittadinanza? Disegnando con cura gli incentivi e investendo nelle politiche e nei servizi pubblici al lavoro. E poi riflettendo sulle caratteristiche dei beneficiari: il livello di istruzione e di qualifiche è basso, mancano lavori congrui. Il PNRR potrebbe essere d'aiuto.