Secondo l’ultimo Report annuale dell’Istat, negli ultimi 20 anni la disuguaglianza in Italia è aumentata più che in ogni altra nazione dell’area Ocse. Come uscirne? Esisteno strumenti in grado di ridurre le disuguaglianze e la povertà? Quale rapporto sussiste tra redistribuzione e crescita economica?
Secondo i dati pubblicati da Istat, lo scorso luglio sono saliti a 1 milione e 292 mila i bambini che vivono in condizione di povertà assoluta, pari a 1 minore su 8. Sono 161.000 in più (+14%) rispetto all’anno precedente. È aumentata anche l’incidenza del numero dei minori in povertà assoluta sul totale della popolazione che versa in stato di indigenza, passando dal 10,9% del 2015 al 12,5% del 2016. Le famiglie con figli minori in povertà assoluta sono quadruplicate, dal 2007 al 2016 passando dal 2,4% al 9,9%. Il peggioramento della situazione economica colpisce in maniera più estesa anche i minori che sono in povertà relativa: sono 2 milioni e 297 mila nel 2016 e rappresentano il 22,3% della popolazione in questa condizione (nel 2015 erano il 20,2%).
Se ne discuterà all’evento "La povertà minorile: disuguaglianze sociali e generazionali", terzo incontro del ciclo "Ridurre le disuguaglianze e contrastare la povertà favorisce la crescita". L’incontro – promosso dalla Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci – si terrà venerdì 27 ottobre 2017, a Torino, presso Polo del ’900 (Sala Didattica) Via del Carmine 14.
Introduce e modera l’evento Andrea Giorgis. Intervengono: Chiara Agostini, Ricercatrice del Laboratorio Percorsi di Secondo Welfare; Daniela Del Boca, Docente, direttrice di CHILD – Collegio Carlo Alberto; Fosca Nomis, Responsabile relazioni istituzionali di Save the Children; Marzia Sica, Vice Responsabile Area Politiche Sociali di Compagnia di San Paolo.