Terzo Settore

Cos’è il Terzo Settore?

Il Terzo Settore è un insieme eterogeneo di organizzazioni private che operano senza scopo di lucro per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale. Tali realtà sono caratterizzate dall’impegno per il bene comune e dalla partecipazione attiva della cittadinanza nella promozione di servizi e iniziative in favore delle comunità.

Perché è “terzo”?

Perché svolge funzioni terze differenti rispetto al settore pubblico (Stato e sue diramazioni) e al settore privato (Mercato), colmando sussidiariamente le lacune che questi lasciano nell’ambito dei bisogni, specialmente sociali, dei cittadini. Per questa natura, le organizzazioni che ne fanno parte sono fondamentali per il secondo welfare.

Chi fa parte del Terzo Settore?

Un soggetto di Terzo Settore deve possedere la natura giuridica privata, non avere scopo di lucro, perseguire di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale per l’interesse generale l’attuazione, in attuazione del principio di sussidiarietà. Include dunque una molteplicità di soggetti tra cui citiamo: associazioni di volontariato e di promozione sociale, cooperative sociali, imprese sociali, organizzazioni non governative, associazioni sportive dilettantistiche, società di mutuo soccorso, enti religiosi riconosciuti.

Quali nessi tra Terzo settore e welfare?

Il Terzo Settore integra e amplia il welfare pubblico promuovendo l’innovazione sociale e la partecipazione attiva dei cittadini. Attraverso partnership multi-attore, e in applicazione del principio di sussidiarietà, crea coesione sociale e capitale sociale, genera occupazione e mobilita risorse e servizi che si affiancano a quelli pubblici e del privato for profit. Inoltre, svolge un ruolo di advocacy per influenzare le politiche pubbliche e garantire un maggiore godimento dei diritti sociali.

Di seguito tanti articoli utili per approfondire questo ruolo.

È quanto abbiamo capito partecipando al Social Enterprise Open Camp, che si è svolto la scorsa settimana in Piemonte. Un appuntamento ormai affermato per gli attori dell'economia sociale che da tutto il mondo si ritrovano annualmente in Italia per ascoltare, confrontarsi e imparare.
E per questo hanno dovuto chiedere aiuto a oltre 2.000 realtà assistenziali. Rispetto al 2024 si registra un aumento dell'8,4% e a preoccupare è l'incidenza dei minori, che sono quasi 150.000. A dirlo è il 12° Rapporto sulla povertà sanitaria di Banco Farmaceutico.
Fast Forward Foundation ha lanciato un progetto pilota per spingere studenti e studentesse ad aderire a fondi pensioni già negli anni degli studi accademici, integrando le risorse versate per tutta la durata del percorso universitario. L’obiettivo è costruire una cultura del risparmio e dell’investimento che possa durare per tutta la vita.
Il 20 e 21 novembre Roma ospita la seconda edizione de “Il Fattore Economia Sociale”, evento promosso da INAPP, La Sapienza e Consorzio Idee in Rete. Due giornate di confronto tra realtà della ricerca, imprese, istituzioni e cittadini per esplorare i temi cruciali dell’economia sociale e tracciare nuove prospettive di sviluppo.
La prima versione del documento rilasciato dal Ministero dell'Economia e delle Finanze tracce un perimetro dell'economia sociale e offre indicazioni su strumenti, strutture e aree di intervento. Un passo importante che dà sistematicità e direzione al settore, grazie a un riconoscimento politico che può dare maggiore concretezza alle sperimentazioni locali.
La città trentina sta sperimentando un nuovo modo di costruire le politiche giovanili, basato su ascolto, partecipazione e collaborazione tra giovani e istituzioni. In questo articolo un po' di riflessioni che possono offrire spunti utili a chi vuole rendere le comunità più aperte e inclusive.
Uno spazio di ascolto e partecipazione, frutto di un lavoro di co-progettazione ideato dalla Rete Italiana di Cultura Popolare, tra i progetti del dossier di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025.
Può essere la chiave per la costruzione di nuove infrastrutture civiche e benessere comunitario. Ma occorre riflettere sulla tensione tra missione e compliance per delineare vere traiettorie strategiche necessarie all'innovazione culturale dei sistemi di welfare locale.
Ha provato a misurarlo un’indagine di Fondazione Paideia e Doxa, presentata a Torino a fine settembre nell’ambito del Festival di Paideia. Scoprendo - tra le altre cose - che l'impatto sulle donne è molto più significativo che sugli uomini.
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