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sanità

Negli ultimi anni i progressivi tagli alla sanità hanno ridotto l'efficacia del SSN sul fronte ospedaliero, distrettuale e della prevenzione. Ciò è stato reso ancora più evidente dalla pandemia di Covid-19. In questo contributo, Gianluca Budano e David Recchia di ACLI cercano di approfondire questo fenomeno prendendo in analisi alcuni indicatori sintetici riguardanti il nostro sistema sanitario.
L'indagine realizzata dall’Istituto Superiore di Sanità, pur con alcuni limiti, aiuta a raccogliere dati omogenei sull’impatto e la gestione del Covid-19 nelle RSA. I dati confermano che le azioni manageriali e gestionali dei singoli possono compensare alcune mancanze nelle politiche di sistema, ma anche che l’assenza di coordinamento, programmazione e raccolta di evidenze solide continua a minare qualsiasi sforzo individuale.
Esperienze internazionali di successo, insieme a linee guida e piattaforme sviluppate dall'Unione Europea, possono essere strumenti fondamentali per affrontare le sfide sempre più complesse a cui è e sarà sottoposto il Sistema Sanitario Nazionale. Raffaella De Felice ci offre alcuni spunti di riflessione sul ruolo dell'impact investing (anche) in questa situazione di emergenza.
La Manovra per il 2019 ha previsto uno stazionamento di 114,4 miliardi di euro per il sistema sanitario: un miliardo in più rispetto all'anno precedente. Ma queste risorse saranno sufficienti a frenare il progressivo declino della sanità del nostro Paese? No, secondo Giancarlo Magni. Sullo sfondo c'è infatti il rischio concreto che l'Esecutivo voglia procedere con il rafforzamento dell'autonomia regionale in materia di sanità, imboccando la pericolosa strada del regionalismo differenziato.
Considerando il rapido invecchiamento della popolazione, i costi crescenti delle tecnologie mediche e i vincoli di bilancio sorge oggi spontanea una domanda: per quanto potremo ancora permetterci una sanità universalistica a finanziamento pubblico? Secondo Maurizio Ferrera le strade da seguire per assicurare l'universalità del nostro Servizio Sanitario Nazionale sono due: selezionare le prestazione da erogare a tutti in base a criteri di costo-efficacia e definire le forme di compartecipazione alla spesa in base al reddito.
In vista delle prossime elezioni politiche vi proponiamo il quarto e ultimo di una serie di approfondimenti tematici che prendono in esame le proposte delle principali forze in campo in alcuni degli ambiti di policy più rilevanti per la ricalibratura del nostro sistema di protezione sociale, fra primo e secondo welfare. In questo articolo Federico Razetti e Franca Maino analizzano le posizioni in materia di non autosufficienza.