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Primo Welfare

Con il termine “primo welfare” ci riferiamo al sistema tradizionale di protezione sociale organizzato e gestito dallo Stato tra fine Ottocento e inizio Novecento per rispondere a rischi e bisogni sociali dei cittadini. Per questo esso è spesso indicato anche come “Welfare State” o “Stato Sociale”

Il primo welfare include una serie di politiche pubbliche e programmi “essenziali” – come pensioni, assistenza sanitaria, tutele contro la disoccupazione, istruzione, politiche per la famiglia, politiche abitative, etc. – che intendono garantire il benessere dei cittadini attraverso la redistribuzione delle risorse e la fornitura di servizi.

Il primo welfare rappresenta quindi la base del sistema di protezione sociale. Su di esso si innestano le evoluzioni e le integrazioni del secondo welfare, che coinvolge attori non-pubblici (Terzo Settore, aziende, corpi intermedi…) per rispondere ai rischi e bisogni in una logica sussidiaria e integrativa rispetto alle politiche pubbliche tradizionali.

Di seguito i nostri articoli in cui approfondiamo dinamiche e esperienze realizzate nel perimetro del primo welfare.

COFACE, insieme a più di 50 organizzazioni presenti in vari paesi membri, ha riunito numerose ONG europee, le parti sociali e le organizzazioni familiari nella campagna per designare il 2014 come Anno europeo della conciliazione tra la vita familiare e quella lavorativa, in modo da dirigere l'attenzione europea sul tema del work-life balance.
L’Italia, terzo Paese datore di lavoro domestico in Europa, ha ratificato la Convenzione ILO sul lavoro dignitoso per le lavoratrici e i lavoratori domestici, un settore che impiegherebbe 5,6 milioni di lavoratori, scarsamente tutelati e molto spesso vittime di sfruttamento.
E’ urgente l’approvazione della riforma dell’Indicatore della situazione economica del nucleo familiare (Isee), che consentirebbe allo Stato di risparmiare almeno 10 miliardi di euro l’anno combattendo sprechi ed evasione e potendo così finanziare un nuovo welfare più equo ed efficace. Di Maurizio Ferrera.
Per chi vuole saperne di più - non solo degli ammortizzatori sociali, ma dell’intero sistema di welfare oggi in vigore nel nostro Paese – Michele Salvati presenta il libro della collana storica della Banca d’Italia: "Alle radici del Welfare all’italiana. Origini e futuro di un modello sociale squilibrato", di M. Ferrera, V. Fargion e M. Jessoula. Un libro di storia, che percorre le principali tappe degli istituti che compongono il nostro welfare dalla loro origine sino ai nostri giorni, ma storia ragionata, che non si limita a descrivere in modo accurato come le cose sono andate, ma cerca di spiegare perché sono andate nel modo in cui andarono e perché oggi siamo di fronte a uno snodo decisionale cruciale.
“Noi offriamo! Noi domandiamo! Noi abbiamo realizzato!”. Inizia così il manifesto della Großmütter Revolution, la Rivoluzione delle nonne, nata per armonizzare le relazioni tra le diverse generazioni e rivendicare il riconoscimento sociale e economico del ruolo di nonna.