L’invecchiamento della popolazione pone sfide inedite per le società contemporanee. Da un lato, l’aumento nel numero di anziani è un chiaro indicatore di benessere (UN 2023): si vive più lungo e molto spesso (seppur non sempre) per diversi anni in buona salute, peraltro contribuendo, anche dopo la fase lavorativa, allo svolgimento di funzioni fondamentali per la riproduzione delle nostre società, sia a livello familiare, sia attraverso attività informali e di volontariato. Dall’altro, tuttavia, l’invecchiamento pone anche tutta una serie di questioni, incluso il rischio, per una quota sempre più crescente di anziani, di vivere in condizioni di esclusione e isolamento sociale (Walsh et al. 2021; Ranci et al. 2023).
Entro questa cornice, il contributo approfondisce il tema della povertà relazionale in età anziana nel nostro Paese portando evidenze empiriche utili per una prima analisi, in termini complessivi, del fenomeno. A questo proposito, nel paragrafo successivo introduciamo il tema della povertà relazionale nel quadro del dibattito. Nel terzo paragrafo presentiamo la base empirica di riferimento e il percorso di analisi. Nei paragrafi quarto e quinto vengono presentate le evidenze. Infine, il sesto paragrafo conclude con alcune considerazioni di sintesi.
Lo studio della povertà relazionale: alcune coordinate per orientarsi nel dibattito
In letteratura, il tema delle condizioni relazionali degli anziani viene tradizionalmente analizzato facendo riferimento a due concetti: quelli di isolamento sociale e di solitudine (loneliness).
Sebbene interconnessi, tali concetti fanno riferimento a dimensioni non pienamente sovrapponibili (Ranci et al. 2023). L’isolamento sociale rimanda, infatti, ad una dimensione più “oggettiva”, che riguarda l’assenza di contatti e rapporti sociali, misurata attraverso diversi aspetti, ad esempio la quantità di relazioni, la frequenza, il tipo di contatto e così via. La solitudine, invece, riguarda più una dimensione “soggettiva”, ossia il grado di insoddisfazione che l’anziano ricava dai rapporti con gli altri a fronte di quelle che sono le aspettative soggettive di riferimento (ibidem).