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A Bruxelles sono in corso le trattative per il prossimo bilancio UE pluriennale. Tra i temi di discussione c’è anche lo strumento che maggiormente promuove la coesione sociale: il FSE. Quali saranno i cambiamenti? E a cosa bisognerà prestare attenzione mentre i negoziati proseguono?
Una survey speciale dell’Eurobarometro evidenzia l'importanza dell'economia sociale nei Paesi UE, seppur con significative differenze tra gli Stati membri, e la richiesta di strategia che la valorizzino maggiormente. Diamo uno sguardo ai dati.
Nel capoluogo lombardo l’abitare è da tempo al centro del dibattito pubblico per le sue numerose implicazioni economiche, sociali, politiche e giudiziarie. In questo contesto le organizzazioni della società civile come si stanno muovendo? Quali difficoltà affrontano? E che soluzioni intravedono per rispondere a vecchi e nuovi bisogni? Facciamo il punto attraverso le voci di alcuni attori privilegiati.
Una sentenza sul salario minimo riaccende il progetto di un’Europa più giusta: diritti comuni, tutele condivise e nuovi strumenti per affrontare le crisi insieme.
Un inserto di Libération presenta la crescita di questo settore, che conta oltre 2,6 milioni di lavoratori impiegati, raccontando esperienze concrete e riflettendo sul ruolo di risparmiatori e investitori nel sostenerlo. Un’iniziativa realizzata insieme a FAIR, organizzazione francese che promuove la finanza a impatto sociale.
L’attuale proposta presentata dalla Commissione prevede una maggiore centralizzazione per la gestione dei fondi e, quindi, un ruolo marginale degli enti regionali. Con un modello simile a quello del PNRR. Quali sarebbero pro e contro in ambito sociale? Lo abbiamo chiesto ad alcuni esperti.
Una sentenza della Corte costituzionale obbliga l’amministrazione pubblica di Bruxelles a garantire modalità di accesso anche non digitali ai suoi servizi. Sportelli fisici, contatti telefonici o via posta sono infatti cruciali per includere le persone più fragili.
I programmi di ricerca e innovazione previsti dal PNRR mirano a promuovere una ricaduta della ricerca scientifica nell’economia reale. In questo quadro, iniziative formative dedicate ai ricercatori possono contribuire al trasferimento di tecnologia e competenze alla società, attuando un processo di diffusione e adozione dell'innovazione su larga scala. Ne abbiamo parlato con Loredana Monica Luzzi, Direttrice Generale della Società consortile Mnesys.
Senza un ripensamento del sistema, spiega Maurizio Ferrera sul Corriere, c’è il rischio che le politiche sociali europee vadano incontro a un crollo. La sfida più difficile oggi riguarda soprattutto quei Paesi meno coesi internamente e culturalmente. Come l'Italia.