In Italia, nel 2025, oltre 6 milioni di persone vivono in condizione di povertà assoluta. Come siamo arrivati a questo punto? E, soprattutto, cosa possiamo fare per invertire la rotta? Parlare di povertà oggi significa interrogarsi non solo sulla mancanza di risorse economiche, ma anche su quelle educative, relazionali, energetiche, che si intrecciano e amplificano le disuguaglianze sociali. Possiamo ancora parlare di “povertà” al singolare, o dobbiamo iniziare a considerarla come un fenomeno complesso e multidimensionale?
A questi interrogativi è dedicato il nuovo numero di “Fondazioni”, la rivista di Acri – l’associazione che riunisce le Fondazioni di origine bancaria –, che esplora il tema della povertà attraverso interviste, testimonianze e reportage suddivisi nelle cinque sezioni che da sempre caratterizzano la rivista: Conoscere, Fare, Immaginare, Vedere, Raccontare.
L’apertura del numero è affidata all’editoriale del direttore di Acri, Giorgio Righetti, che riflette sull’impatto che disuguaglianza e povertà hanno nelle società contemporanee, sottolineando l’urgenza di una risposta collettiva e strutturale.
Nella sezione Conoscere troviamo l’intervista a Federica De Lauso, sociologa e ricercatrice del Servizio Studi e Ricerche di Caritas Italiana, che approfondisce come la povertà incida sulla capacità delle persone di immaginare il futuro e coltivare aspirazioni. L’editoriale di Andrea Brandolini, capo del Dipartimento di Economia e Statistica della Banca d’Italia, mette invece in luce la complessità della povertà, che non si esaurisce nella sola mancanza di reddito.
La sezione Fare ospita l’intervista a Sara Fiordaliso, che racconta le attività di Nonna Roma, associazione nata come banco alimentare di mutuo soccorso per contrastare povertà e disuguaglianze nella capitale. L’editoriale di Marcella Messina, assessora alle politiche sociali, sport, longevità e salute del Comune di Bergamo, riflette invece su come affrontare la povertà relazionale che colpisce in particolare le persone anziane.
Nella sezione Immaginare, Antonio Russo, portavoce dell’Alleanza contro la povertà, esplora il ruolo del Terzo Settore come soggetto politico capace di rivendicare diritti, denunciare disuguaglianze e costruire una cittadinanza più consapevole. A seguire, la testimonianza di Filippo Menga, Professore di Geografia all’Università di Bergamo e Visiting Research Fellow all’Università di Reading, che analizza il tema dell’acqua e della sua scarsità come chiave di lettura delle disuguaglianze del nostro tempo, sottolineando l’importanza di rimettere al centro la cura come principio politico, economico e culturale.
La sezione Vedere presenta, attraverso le immagini, alcuni progetti di cooperazione e integrazione promossi dalle Fondazioni, che mettono in luce l’impegno del mondo filantropico nel contrasto alle disuguaglianze.
Infine, la sezione Raccontare, dedicata a un progetto realizzato dalle Fondazioni sul tema del numero, approfondisce la storia di “Panthakù, educare dappertutto”, la comunità educante nata a Salerno per contrastare la povertà educativa attraverso partecipazione, cura delle relazioni e una didattica alternativa.