Su Il Post si parla di “Redditi di cittadinanza” regionali, ovvero di quegli strumenti introdotti da varie Regioni dopo l’abolizione del Reddito di cittadinanza nazionale per sostenere le fasce più fragili della popolazione.
L’articolo riporta gli esempi del Reddito di dignità della Puglia, del Reddito di povertà della Sicilia, del Reddito di inclusione sociale della Sardegna, oltre a iniziative più “sfumate” messe in campo in Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna.
Il pezzo sottolinea come queste misure siano molto diverse tra loro per importi, requisiti e modalità di accesso – situazione che crea un certo caos – e come stiano acquisendo sempre più importanza nei dibattiti politici locali, soprattutto dove sono imminenti le elezioni regionali. Non manca un appunto sulle incoerenze politiche: con misure simili difese o criticate dalle stesse forze politiche a seconda del contesto elettorale.