La pandemia ha accelerato il processo di digitalizzazione di larga parte del Terzo Settore. Dopo la fase più dura del distanziamento sociale, in cui molte realtà non profit sono state costrette a riconvertire i loro servizi grazie, appunto, al digitale, la spinta all’innovazione non si è fermata. Anzi. In tante organizzazioni ha iniziato a crescere la consapevolezza di come serva un cambio di passo su questo tema, anche se gli approcci e le applicazioni variano molto a seconda dei fattori in gioco.
Il tema è al centro del longform “Torino: pronti all’impatto?“, sesto articolo del progetto A Brave New Europe, in cui Paolo Riva affronta il tema della digitalizzazione del Terzo Settore partendo dall’esperienza del capoluogo piemontese, che negli ultimi anni si è rivelato un grande laboratorio di innovazione (anche) per il mondo non profit (anche) sul digitale.
Il tema sarà approfondito giovedì 17 marzo alle 17.00 nel corso di un webinar Zoom a cui interverranno: Paolo Riva, giornalista e autore dell’articolo; Cristina Morinilli, Compliance e ICT manager di Stranaidea S.C.S. Impresa sociale; Arianna Ortelli, CEO & CoFounder di NovisGames, startup innovative a vocazione sociale; Lorenzo Bandera, ricercatore di Secondo Welfare e esperto di Terzo Settore.
Cos’è A Brave New Europe? È un progetto di Slow News e Percorsi di Secondo Welfare finanziato dall’Unione Europea per disegnare una “mappa” che aiuti a conoscere e comprendere meglio la Politica di coesione europea. A questo scopo A Brave New Europe – ABNE per gli amici – si avvale delle competenze di giornalisti, ricercatori ed esperti per raccontare attraverso dati, storie e persone 10 temi che consideriamo cruciali per il nostro futuro. Per dare gambe a un’Europa più coraggiosa.
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