welfare

L’ultimo numero della rivista Quaderni di Economia Sociale affronta il delicato tema della crisi del welfare prendendo in esame il crescente ruolo del terzo settore nella fornitura di servizi a carattere sociale. Vi proponiamo una breve recensione della rivista, dove compaiono anche alcuni contributi curati dai ricercatori di Percorsi di secondo welfare.
Le Banche del Tempo per acquisire maggior visibilità agli occhi degli utenti più “digitali”, senza dover tuttavia rinunciare alla componente più incline ad una socialità “analogica”, possono ora ricorrere ad una piattaforma online in grado di sipportarle adeguatamente nel tenere insieme tradizione e innovazione.
Per favorire adeguate riforme in materia di sostegno alle disabilità, è stato presentato a marzo un Programma d'Azione Biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità, di cui si è discusso anche in occasione della IV Conferenza Nazionale sulle politiche della disabilità.
Il 9 luglio è stato presentato il programma nazionale ‘Servizi di cura all'infanzia e agli anziani non autosufficienti’ per l'attuazione di misure che favoriscano la coesione tra le regioni dell'UE, riducendo le disparità esistenti. Destinatari saranno gli enti locali delle quattro Regioni ricomprese nell'obiettivo Convergenza: Puglia, Calabria, Sicilia, Campania.
Stoccolma, maggio 2013. Londra, agosto 2011. Prima ancora, Parigi, autunno 2005. Tre periodi diversi, tre Paesi diversi, tre modelli sociali diversi, ma la medesima esplosione di un conflitto che nasce dalla crisi della coesione sociale. Un fenomeno da guardare con attenzione, anche per evitare che eventi simili accadano anche nel nostro Paese.
E’ nata lo scorso aprile Valori Sociali, sezione tematica del sito dell'Assessorato alle Politiche sociali della Regione Emilia Romagna dedicata alle esperienze di welfare più innovative del territorio. Un'iniziativa che vuole promuovere la rigenerazione del sistema sociale regionale attraverso il lavoro di comunità e il welfare partecipato.
In uno dei momenti più neri per l’economia e il mondo del lavoro italiani occorre trovare soluzioni che possano permetterci di uscire dal tunnel della crisi il più rapidamente possibile. Anzitutto risolvendo il problema del lavoro, investendo sui giovani e modellando un sistema occupazionale che li valorizzi realmente. Sicuri che sia questa la strada privilegiata per provare a uscire dalla crisi, abbiamo scelto di dedicare alcuni approfondimenti al tema della disoccupazione giovanile nel tentativo di individuare gli elementi essenziali da cui si può ripartire.
La Regione Liguria ha approvato il Testo Unico sulle norme del Terzo Settore, che razionalizza e innova l’intera normativa regionale in materia valorizzando la partecipazione dei soggetti del privato sociale attivi nell’ambito socio-sanitario, educativo, ambientale, culturale, sportivo e ricreativo.
Le recenti elezioni hanno portato alla ribalta l'opportunità di introdurre nel nostro sistema di welfare uno schema di reddito minimo garantito. Se da una parte è indubbio il merito di aver portato il tema fra i primi punti dell'agenda politica nazionale, i tratti spesso superficiali impiegati nel dibattito rischiano di produrre una certa confusione. Ma che cos’è il reddito minimo? Perché in Italia è completamente assente? Quale applicabilità ha nel nostro Paese?
Presentata a Parigi una ricerca su Tafeln - rete di food banks attiva in Germania - secondo la quale i banchi alimentari rispondo efficacemente alle situazioni di emergenza, ma non sarebbero in grado di aiutare i poveri a trovare una reale via di uscita dalla povertà, correndo, anzi, il rischio di istituzionalizzarla.
Si è svolta a Parigi dal 18 al 20 aprile la quinta European Public Policy Conference, “Breaking the Cycle: Rethinking Poverty in the Developed World”. Tra i temi trattati l’idea audace, ma molto interessante, con cui Philippe Van Parijs, fondatore del Basic European Income Network, ha aperto i lavori: “l’Euro dividendo”.
Che la povertà in Italia sia drasticamente in aumento è ormai chiaro per tutti. Ma chi sono i poveri oggi? Capirlo è fondamentale, al fine di potere implementare politiche di contrasto veramente efficaci. Se ne è discusso a Parma, al convegno "Nuovi poveri: la crisi e le capacità di risposta".
Banca Prossima e Legacoop hanno siglato un accordo che permetterà alle imprese sociali che vogliono investire in servizi di welfare di poter accedere con facilità a canali di credito dedicati. La partnership tra il gruppo bancario e la lega delle cooperative umbre permetterà di investire con forza su progetti e programmi che puntano all’innovazione sociale.
Venerdì 5 aprile 2013, presso la Sala assemblee del Banco di Napoli, si è svolto il convegno “Attori privati e terzo settore: le risposte alla crisi del welfare”. Al centro del dibattitto il ruolo del settore non profit per lo sviluppo del territorio, tanto in chiave sociale che economica, in questo momento di grande difficoltà per il nostro Paese. Nel corso dell'evento – organizzato da Centro Einaudi, Fondazione con il Sud e SRM, sono stati presentati i progetti di ricerca Quaderni di Economia Sociale e Percorsi di secondo welfare.