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Tempi difficili per il sindacalismo europeo: gli iscritti calano, la capacità di incidere sulle decisioni dei governi è diminuita, il raggio della contrattazione collettiva si è ristretto. Di fronte a questi fattori appare evidente come il «corporativismo competitivo» vada superato, ma perché questo avvenga occorre una approfondita riflessione fra i sindacati del Nord e quelli del Sud Europa.
La Cisl ha sviluppato un documento per riflettere sulle misure legate a maternità e conciliazione famiglia-lavoro che saranno adottate attraverso il Jobs Act. Il sindacato negli ultimi anni ha infatti prestato particolare attenzione verso le tante istanze provenienti da lavoratori e lavoratrici con carichi di cura, che sono state raccolte dai delegati e dagli sportelli del Patronato Inas.
Poco più della metà delle mamme italiane lavora. Un problema che riguarda tante donne nel nostro Paese, soprattutto se con bassa istruzione, residenti al Sud e di origine straniera. A dirlo è l'Istat, che ha condotto un'indagine campionaria sulle nascite e le madri nell'arco di dieci anni. Ci siamo chiesti quali siano le possibili soluzioni ai problemi descritti nella ricerca.
E’ stato presentato a Varese il nuovo progetto di welfare inter-aziendale eLAVOROeFAMIGLIA, realizzato nell’ambito della Rete Territoriale di Conciliazione. Tra i promotori dell’iniziativa anche la Rete Giunca, prima rete d’impresa in Italia nata con l’obiettivo di condividere tra le aziende associate i servizi e le agevolazioni a favore dei dipendenti.
A partire dal 2013, Coop Adriatica ha varato il nuovo sistema di Welfare Aziendale a sostegno dei dipendenti. Abbiamo chiesto a Benedetto Vanes, Responsabile del Servizio Welfare, Progetti e Contenzioso, e a Nicoletta Bencivenni, Direttrice Risorse Umane di raccontarci genesi, sviluppo e prospettive delle misure sviluppate per gli oltre 9.000 dipendenti del gruppo.
Nel settembre 2013 il Sindaco di Collebeato, Fnp Cisl e Spi Cgil di Brescia hanno firmato un accordo per sviluppare interventi volti a sostenere adulti in condizione di disagio economico e sociale e a garantire aiuti per la popolazione anziana. Un esempio di contrattazione di secondo livello che abbraccia il territorio, su un terreno che va oltre il luogo di lavoro e il conflitto sulla distribuzione del reddito.
Di fronte alla crisi dei tradizionali sistemi pubblici di protezione sociale, negli ultimi anni le imprese perugine del settore edile hanno cercato di individuare nuove modalità per rispondere ai rischi e bisogni cui sono sottoposti i propri lavoratori. Vi raccontiamo le misure di welfare integrativo sviluppate dalla Cassa Edile di Perugia e i primi risultati registrati.
AREU Lombardia, CGIL CISL UIL Lombardia hanno sottoscritto un accordo quadro per l'estensione del servizio NUE 112. L'intesa porta a compimento il progetto di politica attiva intrapreso in Regione a partire dal 2012, che ha consentito l'impiego di lavoratori in cassa integrazione e mobilità nelle attività delle centrali dopo un percorso di riqualificazione.
L’Osservatorio Sociale Europeo ha di recente pubblicato i risultati della ricerca "Providing Welfare through Social Dialogue”, incentrata sul “welfare occupazionale volontario” (WoV), ovvero sulle prestazioni sociali fornite su base volontaria in seguito a un accordo bilaterale fra le parti sociali o un’iniziativa unilaterale intrapresa dai datori di lavoro.
Vi raccontiamo i contenuti dell’accordo di secondo livello dell’azienda tessile Corneliani di Mantova, che negli ultimi due anni si è dimostrato una best practice nell’ambito delle politiche di conciliazione vita-lavoro. Per aiutare le famiglie, sindacati e azienda hanno strutturato un sistema caratterizzato da benefit e flessibilità per coinvolgere i dipendenti e abbattere l'assenteismo.
In Veneto si sta sviluppando un progetto che mira a rispondere a nuove necessità sociali ponendo in rete una vasta gamma di attori interessati allo sviluppo di forme di welfare aziendale, territoriale o contrattuale. L'obiettivo è diventare il punto di riferimento per tutte le esperienze di welfare innovativo che sono nate o stanno nascendo nelle province di Padova e Rovigo.
Il sindacato “esce” dai luoghi di lavoro per “allargarsi” al territorio. Non si limita più a discutere di orari, flessibilità, riorganizzazioni e questioni salariali, ma interagisce direttamente con le amministrazioni locali per garantire equità e servizi sociali all’intera cittadinanza. Ne è un esempio il recente verbale d’intesa sulla spesa sociale firmato a Lodi da sindacati e amministrazione comunale.
In attesa di sapere quali saranno le iniziative finanziate dalla Regione nell'ambito delle Reti Territoriali di conciliazione, si presentano le principali caratteristiche dei bandi e - in base all’analisi di alcune recenti esperienze nel settore delle politiche di conciliazione - si delineano alcune possibili iniziative da implementare.
Ancora una volta Regione Lombardia punta sulle Reti. E' stato infatti varato un nuovo bando che favorirà l’occupazione supportando sistemi di governance territoriale che accompagneranno attori economici e sociali nella creazione di partnership pubblico-privato volte ad affrontare e gestire le sfide causate dalla difficile situazione economica.
La riforma del mercato del lavoro ragionevolmente si ispirerà al modello tedesco. Per i non addetti ai lavori sorgono spontanee due domande: perché dobbiamo imitare proprio la Germania? E in che cosa, esattamente? Maurizio Ferrera analizza luci e ombre delle cosiddette riforme Hartz, che a partire dal 2003 hanno cambiato il volto del sistema del lavoro teutonico.
Welfare Italia Servizi e Cisl Lombardia hanno sottoscritto un protocollo d’intesa volto a promuovere un innovativo sistema di protezione sociale e sanitaria per rafforzare le tutele dei lavoratori, delle lavoratrici e dei pensionati iscritti al sindacato e per integrare, attraverso la contrattazione, le tutele fornite dai programmi di primo welfare e dai fondi sanitari e previdenziali integrativi.
In Lombardia è stata firmata un’intesa territoriale che integra quanto previsto dal DPCM 19 febbraio 2014 col riconoscimento dell’opportunità di promuovere “interventi che favoriscano politiche di conciliazione vita-lavoro e family friendly attraverso lo strumento della fiscalità agevolata”. Cerchiamo di capire con l’aiuto di Paola Gilardoni, Segretario Cisl Lombardia, la portata dell’accordo.
Grazie al bando di Regione Lombardia, è nato “Women in Coworking - professioniste in cerca di spazio”, un percorso per favorire l’autoimprenditorialità e la valorizzazione delle competenze professionali di lavoratrici autonome con necessità di conciliazione vita-lavoro attraverso l’offerta gratuita di postazioni di coworking.
Nel luglio 2011 le organizzazioni sindacali e il consorzio Consolida di Lecco firmavano l'accordo collettivo che dava avvio al progetto Benessere al lavoro e benessere in famiglia, con l'obiettivo di diffondere la "cultura della conciliazione" e fornire alle famiglie strumenti efficaci per praticarla. Vi raccontiamo come sta andando a circa tre anni dalla firma.
Il prossimo 4 giugno a Sesto San Giovanni si svolgerà la fiera della contrattazione di Cisl Lombardia, momento di dialogo, confronto e apprendimento sui temi della contrattazione e l'occasione per vedere premiati gli sforzi di quanti all’interno del sindacato lombardo promuovono l’innovazione nella contrattazione decentrata.
Nel tentativo di ripercorrere le tappe e le motivazioni che hanno portato alla firma del primo contratto collettivo regionale degli artigiani lombardi del settore legno lapidei, e con l'intento di comprenderne l’importanza nel panorama nazionale, abbiamo posto alcune domande a uno dei firmatari del testo, Marco Boveri, segretario regionale della federazione FILCA CISL.
Pur in una situazione di grande difficoltà, numerose aziende stanno introducendo iniziative di welfare con l’obiettivo di affiancare le istituzioni pubbliche nella fornitura di servizi a carattere sociale. Per studiarle abbiamo scelto di creare sul nostro sito uno spazio dedicato alla contrattazione, che racconti in maniera continuativa e sistematica le diverse forme di contrattazione aziendale.
Quali sono le novità contenute nel contratto collettivo regionale degli artigiani lombardi dell’area legno-lapidei? Vi raccontiamo gli sviluppi di un settore difficile da uniformare, costituito prevalentemente da piccole e micro-imprese, spesso a carattere familiare, che tuttavia vanta una lunga “tradizione bilaterale”.
Dal 15 aprile al 9 maggio 2014 sarà possibile presentare domanda di finanziamento per progetti finalizzati a sostenere la competitività del sistema ligure attraverso la creazione e lo sviluppo di reti di imprese. Tra le azioni privilegiate dal bando anche la creazione di sistemi di welfare aziendale su base territoriale.