Conciliazione

Con il termine “conciliazione vita-lavoro” si fa riferimento a un vasto insieme di politiche attuate dallo Stato o promosse da enti privati per permettere alle persone di raggiungere un maggiore equilibrio tra tempi personali e professionali.

Si tratta di un ambito sempre più importante per il welfare, poiché lo sviluppo di politiche di conciliazione permette di accrescere il benessere delle persone, raggiungere la parità di genere e, più in generale, sostenere la crescita del Paese.

Efficaci interventi di conciliazione vita-lavoro, infatti, oltre a giocare un ruolo di primo piano nel sostenere la partecipazione femminile al mercato del lavoro, favorire l’uguaglianza uomini-donne e garantire lo sviluppo economico possono contribuire ad affrontare le grandi sfide attuali delle nostre comunità, quali ad esempio i mutamenti demografici e la povertà educativa.

Di seguito i nostri articoli sul tema.

Dopo aver affrontato nella prima edizione il tema della non autosufficienza e nella seconda quello della sicurezza, quest'anno il concorso "Welfare Together", promosso da Reale Mutua insieme a Wired e Vita, si dedicherà al tema dei caregiver. L'obiettivo è quello di rispondere in maniera puntuale ai principali bisogni delle persone che hanno oneri di cura, attraverso soluzioni innovative, sostenibili e ad alto contenuto tecnologico.
Gli assessorati alle Pari Opportunità e al Lavoro della Regione Piemonte hanno recentemente pubblicato il bando RI.ENT.R.O. (Rimanere Entrambi Responsabili e Occupati), una misura che promuove la partecipazione delle madri al mercato del lavoro incentivando i padri a usufruire del congedo parentale. Il bando, di durata triennale, si rivolge a padri dipendenti del settore privato e madri lavoratrici autonome, imprenditrici di micro-imprese e dipendenti del settore privato.
La direttiva sul bilanciamento tra vita familiare e lavorativa è uno dei primi provvedimenti con cui la Commissione UE vuole dare "concretezza" all'idea ancora astratta di Pilastro sociale europeo; una proposta che vuole dare un segnale in direzione del perseguimento di quell'obiettivo di "convergenza sociale al rialzo" che informa lo stesso Pilastro. Patrik Vesan e Francesco Corti fanno il punto sull'iter in corso.
Più welfare aziendale incentrato sul work-life balance, meno rimborsi in busta paga. Si potrebbe sintetizzare così una delle principali evidenze della "Indagine per i bisogni degli under35" condotta da JOINTLY e il Dipartimento di Psicologia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano su 3.200 lavoratori tra i 18 e i 35 anni occupati in 10 importanti realtà aziendali del nostro Paese. L'obiettivo della survey? comprendere la percezione dei millennials riguardo al welfare sul posto di lavoro.
Lo scorso luglio le rappresentanze sindacali e la cooperativa sociale Nuova Sair, realtà specializzata nella gestione di servizi di assistenza sanitaria e sociale, hanno sottoscritto un accordo integrativo aziendale che consentirà agli oltre 2.900 lavoratori coinvolti di usufruire di prestazioni di welfare. L'intesa sembra essere un preludio a possibili novità in tema di welfare e conciliazione vita-lavoro che le parti sociali inseriranno nel nuovo CCNL delle cooperative sociali. Ce ne parla Valentino Santoni.
La Legge di Bilancio 2018 aveva esteso per l'anno in corso il congedo di paternità obbligatorio remunerato da 2 a 4 giorni: ora la misura sta per esaurirsi. Quali sono quindi le prospettive in merito all'incremento dei congedi obbligatori previsti per i neo papà? Franca Maino e Ilaria Madama - ricercatrici presso l'Università degli Studi di Milano - ne riflettono in questo contributo pubblicato all'interno del Corriere della Sera del 17 settembre 2018.
Il congedo di paternità fa bene sia alle famiglie che all'economia: da un lato perché rappresenta una misura fondamentale sul piano delle pari opportunità e della conciliazione vita-lavoro e dall'altro perché, come sostengono numerosi studi economici, produce effetti positivi sul rendimento e sul modale dei dipendenti. E' per questo che è necessario rifinanziare il prolungamento dei congedi di paternità previsti dalla Legge di Bilancio del 2018. Lo sostiene Maurizio Ferrera.
Nata a Varese nel 2012, nel pieno della crisi economica, GIUNCA è stata la prima rete formalizzata fra imprese con l'obiettivo di mettere in comune misure di welfare a vantaggio dei dipendenti delle aziende aderenti. A sei anni dalla nascita della rete, proviamo a fare il punto sul percorso intrapreso da questa esperienza pionieristica insieme a Lucia Riboldi, responsabile del personale di VIBA S.p.A. e Presidente della rete GIUNCA.
Nel 2018 il congedo di paternità obbligatorio è stato aumentato da 2 a 4 giorni, favorendo la condivisione degli oneri di cura all'interno delle famiglie. Se non ci saranno interventi normativi, tuttavia, la misura andrà ad esaurirsi alla fine dell'anno. Una recente petizione online sottoscritta da alcuni docenti e professionisti che da anni si occupano a vario titolo di questa questione chiede a Governo e Parlamento di rendere la misura strutturale e di aumentarne la durata.
Lo scorso maggio è stato presentato uno studio promosso da Cisl Emilia Romagna e realizzato da ADAPT sul tema della contrattazione aziendale e territoriale. In particolare l'indagine - attraverso una serie di interviste ai dirigenti sindacali Cisl e l'analisi di un campione di contratti aziendali - si è proposta di individuare le principali direttrici di sviluppo del fenomeno all'interno della regione Emilia Romagna, dedicando un focus specifico al welfare aziendale. Ecco i contenuti dello studio.
On June 21st of June the Employment, Social Policy, Health and Consumer Affairs (EPSCO) Council reached a general approach on the Work-Life Balance Directive, proposed more than one year ago by the European Commission. The proposal will be vote in July: it will be the time in which European citizens will see if it will be possible or not for the European Union to make a real step forward towards a more social Europe.
Il Gruppo Veritas è una società multiservizi a carattere interamente pubblico che opera nel territorio di Venezia. Nel 2016, ha introdotto un articolato piano di welfare aziendale per oltre 3.000 dipendenti e sperimentato un meccanismo premiante finalizzato a ridurre gli infortuni, basandolo proprio su l'erogazione di beni e servizi di welfare. Grazie a un'intervista con alcuni responsabili del Gruppo vi spieghiamo di cosa si tratta.
Il 18 giugno è stato presentato il policy paper di Percorsi di secondo welfare ''Welfare e mondo assicurativo. Prestazioni, sinergie e prospettive in un'ottica di secondo welfare'' realizzato in collaborazione con il Forum ANIA-Consumatori. La ricerca analizza il ruolo assunto dal mondo assicurativo nella duplice veste di operatore di Mercato e di erogatore di servizi di welfare per i dipendenti delle imprese assicuratrici.
Si è tenuto lo scorso 7 giugno, in occasione del Festival dello sviluppo sostenibile 2018 promosso da Asvis, l'evento di Cisl Lombardia dal titolo "Life in balance. Nuovo paradigma per le politiche di conciliazione". Il convegno è stato occasione di approfondimento e confronto tra istituzioni, associazioni e rappresentanze del mondo del lavoro sul tema dell'armonizzazione tra impegni di vita, cura e lavoro.
Secondo l'Istat nel 2017 la popolazione residente in Italia è diminuita di 105.472 unità rispetto all'anno precedente. Gli iscritti all'anagrafe sono stati infatti poco più di 458mila, il numero più basso nella storia del nostro Paese, mentre i morti sono stati quasi 650 mila. Una situazione determinata da problematiche strutturali di lungo periodo, ma anche da fattori contingenti sviluppati negli anni della crisi economica.
In occasione del recente "WO+MAN Summit - Towards a Gender Balanced Organisation", primo evento in Italia di confronto sulle best practice legate alla diversity e organizzato da Aviva, il Gruppo assicurativo - già attivo sul fronte del sostegno familiare dei propri dipendenti - ha reso note le ultime novità introdotte sul tema. In questo articolo, Elena Barazzetta ci racconta le politiche di welfare e di conciliazione vita-lavoro realizzate dalla società.
In Italia le buone pratiche di smart working sono ancora sconosciute a gran parte delle imprese: chi è operativo da remoto con orari flessibili rappresenta solo il 7 % degli occupati. In questo senso il nostro Paese è ultimo nella classifica UE dei lavoratori agili, eppure i vantaggi per qualità della vita, ambiente e risparmi aziendali sono evidenti. Di questo si parla nella prima inchiesta curata da Percorsi di secondo welfare per Buone Notizie, settimanale del Corriere della Sera.
Grazie alle novità normative introdotte negli ultimi anni le pubbliche amministrazioni si trovano oggi di fronte un'opportunità preziosa per mettere in atto una necessaria innovazione organizzativa e culturale sul fronte dello smart working. Ne riflette Elena Barazzetta nella prima inchiesta curata da Percorsi di secondo welfare per Buone Notizie, settimanale del Corriere della Sera.
È stata presentata a Milano, lo scorso 9 maggio, la quinta edizione del Rapporto del Gruppo Assimoco "Un Neo-Welfare per la Famiglia. Cooperare per il rafforzamento dell'infanzia e dei servizi per la famiglia". Il documento si configura come uno strumento utile per genitori, Istituzioni, operatori sociali, cittadini e imprese impegnati nella costruzione del futuro delle nuove generazioni. In questo articolo vi presentiamo i principali risultati del documento.
Il mercato legato al welfare aziendale sembra essere sempre più ricco di soggetti che vi operano. Come vi abbiamo mostrato attraverso i nostri articoli, negli ultimi mesi anche il mondo della cooperazione sembra essersi fatto avanti in questo campo. A tal riguardo, un caso interessante ci arriva dalla mutua sanitaria Cesare Pozzo che da circa un anno ha dato vita a Welf@reIN, un portale dedicato proprio al welfare aziendale.
Dal 21 al 25 maggio, si svolgerà in tutta Italia la Settimana del Lavoro Agile con l'obiettivo di mettere a tema e promuovere iniziative di smart working per i dipendenti di aziende pubbliche e private, misurando l'impatto e i risultati ottenuti all'interno delle varie organizzazioni. Come negli anni precedenti, anche il nostro Laboratorio ha scelto di aderire all'iniziativa.
L'evoluzione del welfare aziendale non è dovuta solo agli interventi di sostegno e d'incentivazione di fonte normativa. Negli ultimi mesi, infatti, si è aperta una fase nuova che sta conducendo le funzioni HR delle aziende e i provider delle piattaforme web che gestiscono i piani di welfare aziendale verso due ambiti disciplinari potenzialmente molto innovativi sul piano della condivisione e della co-progettazione degli interventi: la gamification e il design thinking. Ce ne parla Giovanni Scansani.
Nel solco della digital health la start up Easy Life ha ideato una piattaforma che, attraverso l'uso del proprio smartphone, permette di monitorare da remoto lo stato di salute dei propri cari. Una iniziativa che è stata realizzata con lo scopo di supportare i caregivers nel rispondere ai propri oneri di cura familiari. Elena Barazzetta ci racconta di cosa si tratta e quali sono le prospettive di questo strumento.