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Card Dedicata a Te: i problemi secondo il Comune di Bergamo

Sul Corriere della Sera l'Assessora Marcella Messina sottolinea i problemi della nuova misura mettendo in luce criticità già segnalate da altre amministrazioni locali.
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“Può essere anche una tantum, ma dev’essere data dal Comune che conosce i suoi cittadini ed erogata all’interno di un percorso di sostegno, non da sola, altrimenti non serve”. È questo il pensiero di Marcella Messina, Assessora alle Politiche sociali del Comune di Bergamo, sulla nuova Card “Dedicata a te” destinata a 1,3 milioni di famiglie almeno 3 componenti, che non ricevono altri sussidi pubblici, hanno un Isee inferiore a 15.000 euro e faticano ad acquistare beni alimentari a causa dell’aumento dei prezzi.

A Bergamo sono state assegnate d’ufficio 1.316 carte: l’Inps ha comunicato l’elenco al Comune, che entro il 24 luglio notificherà ai beneficiari che hanno diritto alle Card. Secondo l’Assessora, intervistata dall’edizione locale del Corriere della Sera, “il numero di carte è limitato e non arriva a tutti. In questo modo si creano disparità“.

Inoltre “quando i criteri erano stabiliti dal Comune, veniva tenuto in considerazione il fatto di avere un disabile o un anziano in casa e quell’aiuto veniva messo all’interno di un percorso con altre misure” perché “conosciamo bene i bisogni e le necessità dei cittadinicontinua Messina. “Essendo sperimentale, speriamo cambi”: una misura del genere “senza un minimo di mappatura delle necessità non è funzionale al sostegno al reddito“.

La card per la spesa, a Bergamo per 1.316 famiglie «È iniqua, esclusi gli anziani soli»
Silvia Seminati, Corriere della Sera, 18 luglio