Privati

Negli ultimi due anni si è registrata una vera e propria diffusione dei piani di welfare nelle aziende. A fare da volano è stato l’ammodernamento del TUIR, il Testo Unico delle Imposte sul Reddito, e la leva fiscale introdotta con la Legge di Stabilità 2016 e confermata poi nel 2017. A questi temi è dedicato il volume “Welfare aziendale tra dimensione organizzativa e cura della persona”, 23° Quaderno di Sviluppo&Organizzazione, curato dalla direttrice di Percorsi di secondo welfare Franca Maino.
Da ottobre 2017, oltre 600 lavoratori e lavoratrici del Gruppo Valentino potranno usufruire di benefit e prestazioni di welfare aziendale che andranno ad integrare la normale retribuzione monetaria. Il caso di Valentino si va ad aggiungere ad altri del settore della moda - come Benetton, La Perla e Lardini - di cui vi abbiamo già parlato nel nostro sito.
Nel 2018, farà l suo ingresso nell'arena competitiva dei servizi di supporto al welfare aziendale anche Generali Italia che entra, così, in un mercato ormai presidiato da molte realtà che, a vario titolo, offrono servizi destinati alla gestione e all'ottimizzazione dei programmi di welfare d’impresa. Il progetto del gruppo assicurativo si chiamerà Generali Welion e, al momento, l'investimento previsto è di 50 milioni di euro entro il 2021.
Le imprese e le cooperative sociali sono interlocutori naturali nel "discorso" sul welfare aziendale: da un lato, sono capaci di interpretare i bisogni e fornire risposte adeguate e, dall'altro, garantiscono una presenza capillare sul territorio e un'offerta variegata. A rafforzare questa affermazione vi è la recente decisione del CGM (Gruppo Cooperativo Gino Matarelli) che ha scelto di strutturare un'offerta di servizi di welfare aziendale per le imprese di tutto il territorio del nostro Paese.
Non è più necessario pensare solo al profitto degli azionisti. Oggi i dati dicono che un numero sempre maggiore di shareholder insegue obiettivi sociali, e raggiungerli attraverso il proprio investimento, piuttosto che riorientando i loro dividendi, aiuterebbe sia loro sia il sistema. Come possono aiutarli i manager? Spostando l’attenzione dagli utili al welfare di coloro che li hanno eletti. Una riflessione a partire dall'articolo di Zingales e Hart "Serving shareholders doesn’t mean to put profit above all".
L'Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano monitora dal 2012 l’evoluzione del nuovo modello di gestione delle risorse umane basato su flessibilità ed autonomia dei dipendenti, che sono responsabilizzati a scegliere spazi, orari e strumenti di lavoro. Nel corso del seminario “Smart Working: sotto la punta dell’iceberg” è stato presentato il sesto rapporto di ricerca, di cui Eleonora Maglia ci racconta i principali contenuti.
Percorsi di secondo welfare ha deciso di dedicarsi al tema dei provider di welfare aziendale realizzando una ricerca - i cui dati saranno pubblicati all'interno del Terzo Rapporto sul secondo welfare in Italia - sulle realtà italiane più importanti in tale ambito. In questo articolo, attraverso l’intervista con Rossella Leidi, Vice Direttore Generale di UBI Banca, vi raccontiamo la proposta di UBI Welfare, nuovo servizio del gruppo bancario dedicato ai servizi di welfare aziendale.
Da qualche giorno è on-line EyeOnBuy, sito di presentazione di un progetto che mira a valorizzare la sostenibilità ambientale e sociale delle aziende virtuose attraverso il coinvolgimento dei cittadini nella loro veste di consumatori. Tale realtà punta a costruire un modello economico sostenibile e partecipato, in cui il dialogo tra le imprese e i consumatori diventi centrale per la costruzione di un processo di sviluppo comune e in grado di generare benefici per tutta la società.