Salute mentale

Negli ultimi anni, in particolare di fronte alle drammatiche conseguenze della pandemia di Covid-19, il tema della salute mentale si è fatto progressivamente spazio nel dibattito pubblico italiano.

I cittadini, specialmente quelli più giovani, hanno iniziato a porre maggiore attenzione al proprio benessere psicologico cercando soluzioni per tutelarlo dentro e oltre l’emergenza pandemica. Al contempo, istituzioni pubbliche e organizzazioni private, sia profit che non profit, hanno cominciato a sperimentare strade più o meno innovative per rispondere a questi bisogni crescenti.

In questa sezione proponiamo approfondimenti utili a definire come e quanto la tutela della salute mentale debba interessare il nostro welfare. Lo facciamo analizzando i dati a disposizione, andando a individuare le strategie e le azioni messe in campo a livello locale e nazionale, ma anche raccontando esperienze significative che possono essere d’esempio per affrontare i bisogni delle persone.

Un’attenzione particolare è dedicata al mondo della scuola, che può rappresentare il terreno fertile in cui rispondere al disagio che, come detto, colpisce con maggiore durezza soprattutto i più giovani.

È l’obiettivo di un progetto in corso nel Cuneese che vuole prevenire le situazioni di disagio in alcune categorie fragili creando maggiore consapevolezza tra le persone che, direttamente o indirettamente, si trovano ad affrontare tali situazioni. La prima tappa ha riguardato i giovani.
Il mancato accesso al cibo si esprime in varie forme: disagio fisico, psicologico e sociale. Un problema multidimensionale spesso dimenticato, che necessita di un approccio trasversale per essere inquadrato e affrontato efficacemente.
È il tema al centro del libro “Welfare per le nuove generazioni” curato dalla nostra Chiara Agostini e pubblicato dall’Asino d’oro edizioni. Il volume, a cui hanno ampiamente contribuito le ricercatrici di Secondo Welfare, è stato presentato al Salone del Libro di Torino 2024.
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