povertà educativa

Nonostante bambini e ragazzi rimangano assenti dalla strategia del Governo per la fase 2, da qualche giorno nel dibattito pubblico si è iniziato a riflettere di come i più piccoli potranno affrontare la "convivenza" col virus. La discussione, tuttavia, sembra sbilanciata verso i problemi di conciliazione tra vita e lavoro, mentre restano in secondo piano temi centrali come il valore delle istituzioni educative e il diritto allo studio.
I minori non sono al centro dell’agenda politica italiana. Non lo sono in condizioni normali e non lo sono, purtroppo, neanche durante questa emergenza. Eppure stanno pagando a caro prezzo le conseguenze della crisi sanitaria in atto, essendo confinati in casa ormai da tempo. Se vogliamo evitare una drammatica crescita delle disuguaglianze, l'avvio della cosiddetta fase 2 deve mettere al centro bambini e ragazzi.
L'Alleanza per l’infanzia ha diffuso un nuovo comunicato che invita a mettere al centro delle politiche per il superamento dell'attuale emergenza sanitaria i bambini e i ragazzi. A fronte del rischio che la crisi in atto aumenti ulteriormente le disuguaglianze economiche ed educative è infatti necessario adottare una logica d'intervento che, oltre a guardare all'immediato, si ponga anche obiettivi di medio e lungo termine.
Per fronteggiare l'emergenza legata alla pandemia, Save the Children ha lanciato il programma "Non da soli". I progetti realizzati attraverso "Non da soli", che hanno raggiunto oltre 20.000 persone tra bambini, adolescenti e nuclei familiari in difficoltà, spaziano dal contrasto alla povertà educativa e al sostegno allo studio fino all'aiuto ai minori stranieri non accompagnati e alle vittime di violenza domestica.
Il fatto che l’Italia stia invecchiando è ormai chiaro a tutti. Meno chiare sono forse le conseguenze che questo trend demografico comporterà per il nostro Paese nel medio-lungo periodo, in particolare sul welfare. L’Alleanza per l’infanzia, un nuovo network di associazioni, rappresentanti della società civile e studiosi, ha individuato tre strade da seguire per cercare di cambiare la situazione. Ne parliamo nella nostra ultima inchiesta per Corriere Buone Notizie.
Il 17 marzo 2020 su Buone Notizie del Corriere della Sera è stata pubblicata un'inchiesta, curata dal nostro Laboratorio, dedicata ad approfondire il legame tra natalità e welfare nel nostro Paese. In questo articolo Paolo Riva aiuta a inquadrare il tema, spiegando come finalmente esista un consenso politico trasversale per adottare misure che sostengano la natalità, i bambini e le loro famiglie. Una finestra di opportunità che non dobbiamo sprecare.
Per far fronte alla temporanea chiusura delle strutture scolastiche, l'impresa sociale Con i Bambini, nell'ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, assicura ai 355 progetti attivi sul territorio nazionale (che coinvolgono 6.600 organizzazioni e oltre 480.000 minori) la possibilità di attivare sistemi di apprendimento a distanza. Ecco di cosa si tratta.
Il Coronavirus sta determinando effetti serissimi, che si faticano ancora a stimare, sul sistema sanitario ed economico nazionale. Ma accanto ad essi c'è una ulteriore minaccia che fino a questo momento è stata poco considerata: quella di aumentare a dismisura il livello di esclusione sociale di bambini e ragazzi che si trovano in situazioni di povertà. A lanciare l'allarme sono Investing in Children e l'Alleanza per l’Infanzia.
Lo scorso 26 febbraio, l'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile ha presentato il rapporto "La Legge di Bilancio 2020 e lo sviluppo sostenibile. Esame dei provvedimenti e situazione dell'Italia rispetto ai 17 obiettivi dell’Agenda 2030". Il documento esamina la Manovra comma per comma e ne valuta la coerenza rispetto alle azioni contenute nei 169 Target fissati per raggiungere, entro il 2030, i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile.
È stato pubblicato il sesto bando promosso da Con i Bambini nell'ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il bando si propone di sostenere interventi socio-educativi rivolti a minori tra 10 e 17 anni segnalati dall'Autorità giudiziaria minorile e già in carico agli Uffici di servizio sociale per i minorenni o ai servizi sociali territoriali. Ce ne parla Chiara Agostini.
La Fondazione CRC ha presentato il suo Bilancio di mandato 2016-2020. Il documento dà conto dell'attività di investimenti e gestione del patrimonio e si concentra, in particolare, sull'attività erogativa e progettuale della Fondazione negli ultimi quattro anni. La mattinata, moderata da Licia Colò, è stata anche l'occasione per discutere di temi centrali per lo sviluppo dei territori e per l’azione futura della Fondazione CRC. Vi raccontiamo com'è andata.
Sul sito www.disuguaglianzesociali.it la Fondazione Ermanno Gorrieri alimenta costantemente un "Glossario delle disuguaglianze sociali" con l'obiettivo di fornire uno strumento di conoscenza e di informazione di base, durevole e continuativo che aiuti a reperire informazioni e le conoscenze su questo tema. Recentemente la nostra ricercatrice Chiara Agostini ha arricchito il Glossario con la voce "povertà infantile", che si aggiunge ai contributi curati dalla nostra direttrice Franca Maino.
Il Reddito di Cittadinanza ha dotato il welfare italiano, ultimo tra i i Paesi europei, di un reddito minimo a chi è privo di risorse sufficienti per far fronte ai bisogni della vita quotidiana. Purtroppo però, spiega Maurizio Ferrera, la misura è nata con alcuni macroscopici vizi d'origine che minano l'efficacia del provvedimento. A quasi un anno dal lancio del provvedimento è tempo di fare un bilancio e individuare soluzioni per fronteggiare questi problemi.
Di solito quando si discute di non autosufficienza si pensa subito alle persone anziane, mentre più di rado ci si riferisce alla condizione dei minori con disabilità e alle loro necessità. Proprio allo scopo di riportare l'attenzione su tale questione segnaliamo una proposta volta a ripensare gli strumenti per l'inclusione dei minori con disabilità. L'articolo è firmato da Gianluca Budano e Roberto Speziale.
Il sistema educativo e formativo è una parte essenziale del nostro modello sociale. Proprio per questa ragione è essenziale conoscere e monitorare i livelli di istruzione dei nostri giovani ma, allo stesso, bisogna evitare di fare valutazioni basandosi solo su alcuni indicatori sintetici. È questo il pensiero espresso in questo contributo da Luca Solesin, Responsabile programmi Giovani e Scuola di Ashoka Italia, in attesi dei nuovi dati del programma internazionale dell'OCSE, che saranno pubblicati il prossimo 3 dicembre.
Il 30 novembre si svolgerà il sesto e ultimo seminario del progetto "La Città in Crescita" di Salerno sul tema "I Modelli di Attivazione della comunità educante: l'esperienza Toscana", coordinato da Claudia Calafati, Direttrice Area Educazione del Gruppo Cooperativo Co&So Toscana. L'abbiamo intervistata chiedendole di anticiparci i principali temi che tratterà nel suo intervento. Ecco cosa ci ha raccontato.
Quella demografica è oggi tra le questioni più cruciali per l'Italia ma il nostro Paese finora non sembra essere stato capace di sviluppare politiche pubbliche e interventi collettivi all'altezza di questa sfida. Per far luce su tale problematica nasce l'Alleanza per l'infanzia, un network di associazioni, esponenti della società civile e studiosi che condivide l'urgenza di sensibilizzare e fare pressione sull'opinione pubblica e sulla politica.
Lo scorso 29 ottobre, il Consiglio di Amministrazione dell'impresa sociale Con i Bambini ha deliberato l’approvazione di 83 progetti attraverso il bando "Un passo avanti - Idee innovative per il contrasto alla povertà educativa minorile". In totale saranno stanziati circa 71 milioni di euro attraverso il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Saranno più di 80.000 i minori coinvolti nelle progettualità.
Negli ultimi dieci anni i minori che vivono in povertà assoluta sono più che triplicati, passando dal 3.7% del 2008 al 12.5% del 2018. E così oggi sono 1,2 milioni i bambini che non hanno beni indispensabili per condurre una vita accettabile. A rilanciare l'allarme sul tema è Save the Children con l'Atlante dell'infanzia a rischio, che sottolinea soprattutto le forti disuguaglianze territoriali nella spesa destinata ai servizi per i più giovani e le loro famiglie.
In Italia i bambini che si trovano in condizione di povertà assoluta sono 1 milione 260 mila, il 12.1% dei minorenni italiani. Un dato allarmante considerato che nel 2005, meno di 15 anni fa, l'incidenza era del 4%. Proprio allo scopo di contrastare l'insorgere della povertà minorile, nel corso di questo anno è nato il network Investing in Children. La rete è promossa da Fondazione L'Albero della Vita, Human Foundation, Acli, Cnoas e Anep. Ecco di cosa si tratta.
Lo scorso giovedì 3 ottobre è stata presentata a Cuneo la Città dei Talenti. Si tratta di un progetto promosso dalla Fondazione CRC e cofinanziato dall'impresa sociale 'Con i bambini' attraverso il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il suo obiettivo è quello di offrire ai ragazzi tra i 7 e i 13 anni nuove opportunità e risorse per sviluppare maggiore consapevolezza di sé e affrontare il mondo che li circonda e le scelte future.
In questi giorni a Salerno sta muovendo i primi passi "La Città in Crescita", progetto sul Sistema Integrato zero-sei promosso da diversi stakeholder locali e nazionali. Abbiamo discusso del progetto con Elena Palma Silvestri, Presidente della Cooperativa Sociale La Città della Luna e Presidente del Consorzio La Rada, e Rossella Trapanese, Responsabile dell'Osservatorio politiche sociali del Dipartimento di Studi Politici e Sociali dell'Università degli studi di Salerno.