povertà alimentare

Il Ministero dell’Ambiente ha scelto di coinvolgere numerose associazioni, enti e imprese nello sviluppo del Piano Nazionale di Prevenzione per lo Spreco Alimentare. Per questa ragione, nel corso di un convegno organizzato a Roma, diverse aziende della filiera agroalimentare e numerose organizzazioni attive nella lotta agli sprechi alimentari avranno modo di confrontarsi sui diversi aspetti legati a questa delicata tematica per stabilire gli elementi su cui sarà prioritario intervenire.
La crisi è sempre più forte anche nei Paesi europei più avanzati, che contro ogni aspettativa vanno scoprendosi “affamati” e costretti a rimettere in discussione l’efficacia del proprio modello di welfare, ma anche di lavoro. Tra coloro che soffrono la fame, infatti, sono sempre più numerosi i working poor. Ecco cosa succede in Francia, Germania e Regno Unito.
In occasione della giornata mondiale dei diritti umani Caritas Internationalis ha lanciato la Campagna “Una sola famiglia umana- cibo per tutti”, con l’obiettivo di eliminare la fame entro il 2025, sensibilizzando l’opinione pubblica sul tema dello spreco alimentare e del consumo sostenibile e proponendo ai governi di adottare un nuovo quadro normativo sul diritto al cibo.
Sono sempre più numerosi gli Italiani che si avvicinano ai Gruppi di acquisto solidale. Due sono le motivazioni alla base di questa tendenza: l’impoverimento delle famiglie - l’acquisto di gruppo può permettere un risparmio anche del 30% sui prodotti di alta qualità ma, soprattutto, la ricerca di un consumo sostenibile non solo economicamente ma anche dal punto di vista sociale e ambientale.
La povertà alimentare in Europa cresce e raggiunge livelli che non si vedevano dal dopoguerra. Ma cosa succede se a essere colpito è il Paese che “a tavola” ha fatto scuola nel mondo e dove la produzione alimentare è uno dei pilastri che sta tenendo in piedi l’economia nazionale?
I deputati Repubblicani hanno presentato lo scorso mese un progetto di legge per apportare tagli massicci al Supplemental Nutrition Assistance Program - programma volto al contrasto della povertà alimentare – che, con un costo di 80 miliardi di dollari l’anno, viene additato come finanziariamente insostenibile.