Rassegna Stampa
Giovani / Primo Welfare / lavoro

Neet d’Italia: 3 milioni, 5 tipologie

L'osservatorio di Intesa Sanpaolo ha individuato 5 tipologie in cui si possono suddividere i 3 milioni di Neet italiani. Ne parla Vita.
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In Italia ci sono 3 milioni di Neet. È l’acronimo di Not in Employment, Education or Training e si riferisce ai giovani che non studiano, non lavorano e non si formano. Sotto questo termine “ombrello” ci sono almeno tre categorie: disoccupati in cerca di lavoro, soggetti disponibili al lavoro ma che non lo stanno cercando attivamente o che lo stanno cercando ma non sarebbero subito disponibili ad accettarlo e infine coloro che non hanno un lavoro e non lo stanno cercando. Categorie che hanno palesemente hanno esigenze diverse.

A fare il punto sui problemi definitori legati ai Neet è stato l’Osservatorio Look4ward di Intesa Sanpaolo, che ha stilato un documento dove individua 5 tipologie di Neet in Italia: i giovani dell’abbandono scolastico, le giovani mamme, le ventenni con lavori saltuari, la “Generazione Covid” e i giovani le cui competenze non corrispondono a quanto cercato dal mercato del lavoro.

Quello dei Neet, spiega Sabina Pignataro su Vita, è ormai un fenomeno noto ed è specchio del divario sociale e della sempre più ricorrente mancanza di supporti che possano arginare la deriva giovanile verso la sfiducia e l’isolamento. Ma bisogna capirlo a fondo per intervenire efficacemente.

Neet d’Italia: giovani mamme, ventenni dei lavoretti, figli del lockdown, troppo preparati
Sabina Pignataro, Vita, 30 maggio 2023