Rassegna Stampa
Primo Welfare

Blangiardo: le nascite caleranno ancora, il welfare deve cambiare

Secondo il Presidente dell'Istat i nuovi nati potrebbero scendere sotto quota 400 mila. Per affrontare la situazione occorre coinvolgere anche non profit e aziende, avendo come priorità giovani, lavoro e pensioni
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"Temo che nel 2021 potremmo scendere sotto le 400 mila nascite". A dirlo è il Presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo in un’intervista di Federico Fubini uscita sul Corriere della Sera.

A pesare su un’andamento già molto negativo ci saranno gli effetti del Covid19. "In Italia abbiamo una tendenza che dura dal 2009, con un calo di circa un quarto delle nascite da allora" spiega Blangiardo. Già a gennaio 2020, prima della pandemia, c’era stato un calo dell’1,5% rispetto a un anno prima: "vedremo dai dati di dicembre quanto la paura avrà inciso, a partire da marzo. Contano anche l’incertezza sul lavoro e le difficoltà della vita quotidiana, che inducono le persone a posticipare il momento di avere un figlio fin quando magari diventa tardi". 

Per affrontare la situazione secondo Blangiardo occorrerà intervenire sul welfare coinvolgendo diversi attori: "ci siamo sempre illusi che dovesse essere lo Stato a risolvere il problema con un bonus, un aiuto, una legge. Invece occorre coinvolgere su questa vera e propria emergenza anche altri attori: il non profit o le imprese". Ma serviranno interventi lungimiranti anche in tema di pensioni e lavoro – la quota di over 65 rispetto ai soggeti in attività si raddoppietà nei prossimi 30/40 anni – e giovani, che "sono le fasce meno protette".


Blangiardo (Istat): «Con il Covid nascite ai nuovi minimi. Scenderemo sotto 400 mila, il welfare deve cambiare»

Federico Fubini, Corriere della Sera, 3 settembre 2020