Regioni

Il “Patto per il sociale della Regione Piemonte”, recentemente adottato dalla Giunta con una specifica delibera, mira a ridefinire gli strumenti di programmazione delle politiche sociali puntando sull’integrazione fra attori, organizzazioni e istituzioni. La costruzione del Patto è frutto del lavoro promosso dal'Assessorato alle Politiche Sociali e si è contraddistinto per una lunga attività di confronto con i territori. Abbiamo discusso dei contenuti e delle prospettive future del Patto con l’Assessore Augusto Ferrari.
Lo scorso 19 ottobre la Giunta regionale del Piemonte ha approvato “Il Patto per il sociale delle Regione Piemonte 2015/2017”. Il Patto risponde all’obiettivo di dotare l'ente regionale di uno strumento di programmazione delle politiche sociali ed è il risultato di un lungo lavoro di confronto con i territori promosso dall’Assessore Augusto Ferrari, avviato fin dal suo insediamento nella primavera del 2014.
Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato la prima parte della riforma del sistema socio-sanitario regionale. Il principio cardine su cui si basa il nuovo impianto è quello di far dialogare maggiormente ospedali ed ambulatori territoriali, grazie anche alla costituzione delle nuove Agenzie socio-sanitarie territoriali. Ma nello specifico cosa cambia?
Il 29 giugno scorso è stato approvato dalla Commissione III della Regione Lombardia il progetto di legge 228 “Evoluzione del Sistema Socio-Sanitario Lombardo”, attualmente in discussione presso il Consiglio Regionale. Per approfondire i contenuti e le prospettive della proposta abbiamo intervistato Paola Gilardoni, Segretario USR CISL Lombardia, che ci ha fornito le prime osservazioni e il punto di vista del sindacato.
L'Emilia Romagna ha approvato il Piano coordinato e pluriennale delle politiche abitative, strumento di programmazione volto al coordinamento e all’integrazione delle politiche abitative. Tra i principali contenuti la promozione del social housing, la rigenerazione del patrimonio abitativo pubblico e l’aggiornamento delle regole per l’accesso agli alloggi ERP.
E’ stato presentato “Creazione di un'applicazione per le pari opportunità” - TOC ! TOC ! Lombardia, iniziativa regionale che ha sviluppato un portale web e una app per aiutare le donne a trovare servizi e le strutture di cui hanno bisogno. Un progetto nato dalla partnership tra diversi attori del territorio, che mira a risolvere i problemi quotidiani delle donne lombarde.
L’Assessore alle Politiche Sociali della Regione Piemonte Augusto Ferrari ha lanciato il “Patto per le Politiche Sociali”. Attraverso l’ampia partecipazione dei soggetti interessati, il patto mira a definire gli obiettivi di politica sociale del prossimo biennio e a individuare le modalità per raggiungerli. Nell'intervista di Chiara Agostini l’Assessore ci racconta i dettagli di questa esperienza.
Al convegno “Donne e Lavoro. Quale innovazione sociale per uscire dalla crisi?”, Eupolis ha presentato primi risultati del “Rapporto biennale 2012/2013 sull’occupazione femminile e maschile in Lombardia nelle imprese con più di 100 dipendenti”, attualmente in fase di pubblicazione. Vi presentiamo i principali risultati.
L'Associazione IRENE ha presentato lo studio “Definizione di un modello lombardo a sostegno dell’occupazione femminile per la promozione delle pari opportunità. Indicazioni per una strategia di sistema”, che mira a realizzare interventi secondo una strategia unitaria di programmazione e attuazione delle politiche di promozione della parità tra uomini e donne.
La persistenza dei divari regionali che affliggono l'Italia dal periodo post-unitario è ormai evidenziata da diversi studi che forniscono un quadro esauriente dell’evoluzione dei tanti dualismi tra Centro-Nord e Sud, di natura economica, sociale e civile. Stefano Zamagni individua in una vitale economia civile la strada privilegiata per colmare il gap.
Ancora una volta Regione Lombardia punta sulle Reti. E' stato infatti varato un nuovo bando che favorirà l’occupazione supportando sistemi di governance territoriale che accompagneranno attori economici e sociali nella creazione di partnership pubblico-privato volte ad affrontare e gestire le sfide causate dalla difficile situazione economica.
Per il biennio 2014/15 Regione Lombardia stanzia contributi a sostegno dei progetti con finalità di solidarietà sociale presentati dalle Associazioni senza scopo di lucro e dalle Associazioni di promozione sociale iscritte al registro regionale e ai registri provinciali dell'associazionismo. Il termine per la presentazione delle domande è fissato per il 7 ottobre 2014.
E' stato pubblicato il rapporto sui servizi educativi per la prima infanzia dell’Emilia-Romagna il quale conferma che, con poco più di 1.000 nidi d’infanzia e 38.278 posti, la regione si mantiene in linea con gli obiettivi europei, nonostante si registri per la prima volta dopo molti anni un calo dei bambini iscritti (-2,7%).
Che la famiglia sia il pilastro del welfare italiano è noto, ma anche l’associazionismo familiare sta acquisendo una rilevanza crescente, nonostante la sua conoscenza sia limitata. Per colmare questa lacuna, l’Assessorato al Welfare della Regione Umbria ha promosso la ricerca “L’associazionismo familiare in Umbria: cura, dono ed economia del bene comune”.
Si terrà a Carpi (MO) dal 28 al 31 maggio 2014 l’edizione annuale del Caregiver Day dell’Emilia Romagna, una quattro giorni di attività seminariali, eventi culturali, laboratori ed approfondimenti finalizzati a dare visibilità e riconoscimento al ruolo dei familiari, conviventi o figure amiche che si prendono cura di un caro non autosufficiente. L’iniziativa segue tra l’altro l’approvazione della legge regionale che dà riconoscimento alla figura del caregiver istituendo azioni concrete di supporto, formazione e assistenza.
Dal 15 aprile al 9 maggio 2014 sarà possibile presentare domanda di finanziamento per progetti finalizzati a sostenere la competitività del sistema ligure attraverso la creazione e lo sviluppo di reti di imprese. Tra le azioni privilegiate dal bando anche la creazione di sistemi di welfare aziendale su base territoriale.
La Regione Lombardia ha emanato il decreto n. 2058, che contiene le modalità attuative della delibera n. 1081 del 12 dicembre 2013 sulla valorizzazione delle politiche territoriali di conciliazione attraverso il rinnovato impegno regionale verso le Reti Territoriali di Conciliazione. Quali sono le principali novità?
Considerati i risultati conseguiti in via sperimentale dalle reti territoriali nel triennio 2011-2013 e la loro importanza strategica per la diffusione della cultura della conciliazione famiglia-lavoro, la Regione Lombardia ha deciso di proseguire e investire su questa linea di intervento. Le strategie per il prossimo biennio sono contenute nella DGR X/1081 emanata il 12 dicembre 2013, che ribadisce la volontà della Regione di investire sul tema della conciliazione famiglia lavoro, tenendo conto sia delle politiche promosse in questo senso a livello europeo e nazionale che delle scelte finora adottate a livello regionale.