Pillole
Terzo Settore / Impresa sociale

È disponibile online il numero 2/2021 di Impresa Sociale

La rivista realizzata da Iris Network questa volta si concentra su quattro temi centrali per l'impresa sociale: fiscalità, lavoro, coprogrammazione e comunità

È uscito il nuovo numero di Impresa Sociale, rivista parte del network di Secondo Welfare, che nella seconda pubblicazione del 2021 fa il punto, riassume le novità e immagina il futuro del Terzo Settore e dell’impresa sociale. Sono quattro in particolare gli ambiti di approfondimento toccati nel numero:

  1. la fiscalità per l’impresa sociale: il suo fondamento ed i pezzi che ancora mancano,
  2. impresa sociale e lavoro: alla ricerca degli elementi che favoriscono l’effettivo inserimento di persone svantaggiate,
  3. la coprogrammazione: elemento centrale dell’amministrazione condivisa,
  4. le imprese sociali e la loro comunità: sempre alla ricerca di spazi di innovazione.

Nello specifico, Luca Gori Gianfranco Marocchi, nell’editoriale, ragionano sui confini interni ed esterni del Terzo Settore: i primi destinati ad affievolirsi, i secondi ad essere rimarcati.

Introdotti da un articolo di Felice Scalvini sul “cantiere” aperto, Giulia Boletto e Gian Mario Colombo sviluppano il tema della fiscalità. Boletto, da un lato, si concentra sul significato della sentenza 131/2020 della Corte Costituzionale per il Terzo Settore, mentre Colombo ricostruisce la fiscalità specifica per l’impresa sociale.

Negli approfondimenti dedicati a lavoro e impresa sociale, gli autori dei vari articoli raccontano come l’impresa sociale favorisce l’insediamento di persone svantaggiate. Nel suo saggio, Piera Lepore ripercorre l’evoluzione dei tirocini e del tutoraggio, mentre Francesca Vaccari, Silvia Sacchetti e Andrea Signoretti approfondiscono il tema della gestione delle risorse umane, osservando l’esperienza delle imprese che si occupano di agricoltura sociale.

La coprogrammazione è un momento qualificante dell’amministrazione condivisa ed il Terzo Settore contribuisce a dare forma alle politiche che la regolano. Nella parte della rivista dedicata a questo tema Andrea Bongini, Pina Immacolata Di Rago, Salvatore Semeraro, Umberto Zandrini analizzano come la logica collaborative debba pervadere anche i documenti fondamentali della programmazione degli enti locali. Gianfranco Marocchi propone invece uno studio di caso di un’esperienza di coprogrammazione nella provincia di Torino: il progetto analizzato viene seguito dalle sue premesse sino agli esiti, ripercorrendo tanto gli aspetti amministrativi quanto quelli sociali e di processo.

In conclusione, l’approfondimento sulle imprese sociali e le loro comunità. Qui Michele Bianchi evidenzia come le cooperative di comunità siano non solo soggetti economici, ma anche un luogo di partecipazione politica (un tema che l’autore ha affrontato anche nel working paper 3/2021 di 2WEL). Luca Tricarico e Lorenzo De Vidovich riflettono poi sul nuovo assetto delle nostre città dopo la pandemia Covid-19 e sul ruolo che possono rivestire le imprese sociali nella definizione del futuro.

Concludono il numero due approfondimenti estemporanei. Nel primo, Giulia Galera e Simone Baglioni sostengono come “non abbiamo bisogno di eroi” – evidenziando le implicazioni negative di uno stile di comunicazione che gli erori li crea (e li demolisce) – ma di enfatizzare il ruolo delle comunità. Simone Poledrini, infine, recensisce “Cooperative da riscoprire”, un libro curato da Borzaga che smentisce i luoghi comuni sulle cooperative sociali.

Sul sito della Rivista sono disponibili tuttu gli approfondimenti del numero 2/2021 di Impresa Sociale.