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I bilanci sono una fonte di informazioni preziosa, ma gli indicatori che se ne traggono per valutare e comprendere un’impresa sociale non possono essere gli stessi che utilizziamo per un’azienda for profit. È il tema del nuovo numero di Impresa Sociale, rivista parte del network di Secondo Welfare, che nella prima pubblicazione dell’anno apre una riflessione, sia teorica sia fondata su dati empirici, che mira a ripensare gli strumenti necessari a fare valutazione in tale contesto.

Il numero si apre con un articolo a firma di Iris Network e il Forum Disuguaglianze e Diversità, che presentano una riflessione congiunta su come il rilancio del Paese auspicato dal PNRR debba passare da un contrasto alle diseguaglianze che vede l’impresa sociale come protagonista. Luca Bagnoli offre un quadro complessivo per comprendere l’analisi dei bilanci delle imprese sociali e Alessandro Montrone e Simone Poledrini presentano sullo stesso tema delle riflessioni tratte da un’indagine empirica.

Carlo Borzaga e Giulia Tallarini anticipano invece una parte dei contenuti del IV Rapporto Iris Network sull’Impresa Sociale in uscita e raccontano la resilienza delle imprese sociali in occasione della pandemia. Lorenzo Innocenti offre una ricostruzione storica del primo mandato Delors alla guida della Commissione Europea, per comprendere la nostra idea di Europa e della sua dimensione sociale. 

Armando Vittoria e Leandro Mazzarella presentano uno studio di caso sull’Ex Asilo Filangieri di Napoli, chiedendosi in che misura possa essere considerato un bene comune. Valeria Cavotta e Monica Rosini affrontano il tema del ruolo dell’impresa sociale nel reinserimento lavorativo dei detenuti. Renato Civitillo sottolinea come la particolare natura dell’impresa sociale richieda di essere analizzata con strumenti specifici

Samuele Poy e Giuseppe Scaratti affrontano il tema delle metacompetenze necessarie ai giovani per entrare nel mercato del lavoro. Lorenzo Sacconi propone, a partire dal PNRR, una strada per affermare la democrazia economica nel nostro Paese, sia nelle imprese sociali che nel resto del sistema economico. Chiude il numero un articolo firmato da Giuseppe Guerini, che spiega come il welfare abbia messo in luce nel corso della pandemia tutte le sue fragilità, ma sembra che questa lezione non sia stata adeguatamente appresa. 


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