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Il 5 dicembre è stato presentato il rapporto biennale delle attività svolte dalla Fondazione Comunitaria del Ticino Olona, realtà nata nel 2006 nell’ambito del progetto Fondazioni di Comunità di Cariplo e operante nell’area Nord-Ovest di Milano. Molti i risultati ottenuti in questi anni di vita, uno su tutti il progetto di microcredito varato sul finire del 2011, ma la strada per raggiungere l’obiettivo-sfida fissato da Cariplo, che in caso di raggiungimento trasferirà nelle casse della Fondazione comunitaria oltre 10 milioni di euro, appare ancora lontano.

Il territorio di riferimento

La Fondazione Comunitaria del Ticino Olona, a differenza di quasi tutte le altre Fondazioni di comunità nate grazie all’impegno di Fondazione Cariplo, non è si è sviluppata intorno a ad un capoluogo di provincia ma attraverso la cooperazione di diversi soggetti presenti nell’hinterland milanese. Oltre a Fondazione Cariplo, Provincia di Milano e Camera di Commercio milanese – che rappresentano in un certo senso gli attori “classici” che normalmente si sono impegnati nella costituzione delle altre Fondazioni di comunità – tra i soci fondatori iniziali sono infatti presenti tre grandi comuni della zona Nord-Ovest di Milano – Legnano, Abbiategrasso e Magenta – Banca di Legnano e Fondazione Famiglia Legnanese, a cui in un secondo momento si sono aggiunti Azienda Sociale, un consorzio che si occupa di servizi a persona cui partecipano diversi comuni dell’area di Castano Primo, la Fondazione Lambriana e il comune di Parabiago. Questa scelta è stata determinata dalla volontà di rispondere all’esigenza di un territorio che, pur essendo molto vicino a Milano, risultava troppo vasto e popoloso affinché Fondazione Cariplo potesse operarvi direttamente. Con oltre 500 mila abitanti, distribuiti in 55 comuni, quest’area ha richiesto dunque un maggiore coinvolgimento tanto dei soggetti istituzionali locali che degli attori appartenenti sia al settore profit che a quello non profit.

Obiettivi e modalità operative 

La Fondazione Comunitaria del Ticino Olona, come altre realtà della filantropia comunitaria, ha come obiettivo primario la creazione di condizioni ideali per diffondere la cultura del dono, sensibilizzando cioè la comunità locale alla raccolta di donazioni attraverso gli strumenti offerti dalla Fondazione stessa. Da un lato chi dona – attraverso lasciti testamentari, la costituzione di fondi patrimoniali ad hoc o la realizzazione di progetti specifici – ha la possibilità di contribuire al benessere del territorio ottenendo sgravi fiscali e evitando eventuali complicazioni burocratiche. La Fondazione, infatti, si assume tutti gli oneri legati al processo di donazione liberando il donatore da eventuali problemi di natura tecnica.

Dall’altro lato le organizzazioni che necessitano di risorse per lo svolgimento di attività con finalità sociale possono rivolgersi alla Fondazione, che ha la facoltà di erogare contributi fino a un massimo del 50% di quanto richiesto. Lo strumento maggiormente utilizzato a questo fine è quello del bando “a raccolta”, che prevede che le organizzazioni richiedenti raccolgano autonomamente una quota di donazioni a beneficio della propria iniziativa. Questo sistema garantisce la responsabilizzazione di chi richiede risorse, “costringendo” le organizzazioni a entrare in contatto con la comunità, e nel contempo consente lo sviluppo di un sistema di reti che coinvolge chi dona, chi eroga, chi riceve e chi usufruisce delle attività finanziate.

Le organizzazioni hanno anche la possibilità di creare fondi patrimoniali gestiti dalla Fondazione. In questo modo esse possono contribuire attivamente all’aumento del patrimonio della Fondazione, e quindi al raggiungimento dell’obiettivo sfida fissato da Cariplo, e nel contempo usufruire degli interessi derivanti dal denaro affidato alla Fondazione.

Attività erogativa: dove, come, quanto

Le attività erogative della Fondazione Comunitaria del Ticino Olona sono suddivise in cinque settori di intervento: Assistenza sociale e socio sanitaria, Istruzione e formazione, Arte e cultura, Sport dilettantistico, Tutela e valorizzazione del patrimonio storico e artistico. La modalità maggiormente usata per erogare, come indicato più sopra, è quella del bando. Il rapporto biennale recentemente pubblicato indica come l’impegno della Fondazione, nel corso degli ultimi anni, sia notevolmente aumentato.

Nel 2010 sono stati emessi due bandi per un valore complessivo di 455.125 euro, che hanno permesso la realizzazione di 40 dei 72 progetti di utilità sociale che hanno partecipato per ottenere le risorse messe a disposizione dalla Fondazione. Quasi la metà dei progetti finanziati si rivolgeva al settore sociale, mentre circa un quarto (23%) erano inerenti al settore dell’istruzione. Questi due settori hanno complessivamente ricevuto donazioni per 281.145€ pari al 63% di tutte quelle erogate (figura 1).

Figura 1. Erogazioni Fondazione Comunitaria del Ticino Olona, 2010

Fonte: Bilancio biennale Fondazione Comunitaria Ticino Olona 2010-2011 

 Nel 2011 si è assistito ad un aumento sia dei progetti finanziati che dei contributi erogati. I 3 bandi pubblicati hanno infatti permesso la distribuzione di 592.000 euro, che hanno consentito di finanziare 74 dei 131 progetti presentati. Anche in questo caso, come mostra la figura 2, circa due terzi delle risorse erogate sono state destinate a progetti socio-educativi.

Figura 2. Erogazioni Fondazione Comunitaria del Ticino Olona, 2011

Fonte: Bilancio biennale Fondazione Comunitaria Ticino Olona 2010-2011 

I dati relativi al 1º semestre 2012, ammettendo che il trend rilevato rimanga costante anche nella seconda parte dell’anno, paiono indicare altri aumenti relativi sia alle risorse distribuite che ai progetti finanziati. Nei primi sei mesi dell’anno sono stati erogati 487.000 euro attraverso 4 bandi distinti, che hanno permesso la realizzazione di 67 progetti a fronte delle 93 domande ricevute.

Dentro la crisi più attenzione a educazione e sociale

I dati relativi al biennio 2010-2011 e alla prima parte del 2012 dimostrano come i beneficiari delle erogazioni, e conseguentemente le erogazioni stesse, siano in costante aumento. Questi elementi fanno desumere che la Fondazione si sia progressivamente affermata all’interno della comunità che da un lato, con sempre maggior frequenza, fa ricorso ai bandi emessi, mentre dall’altro contribuisce attivamente allo sviluppo dei fondi a disposizione della Fondazione. Tuttavia, come dimostrano i dati relativi alle richieste di partecipazione, l’aumento dei bandi non è conciso con un aumento proporzionale delle risorse stanziate. Indubbitamente il sistema a raccolta, che impone alle organizzazioni richiedenti di reperire almeno il 50% delle risorse necessarie, ha permesso alla Fondazione di distribuire contributi ad uno spettro di soggetti molto ampio, ma la consistenza per singola erogazione è tuttavia diminuito.

In conseguenza di questi elementi, e di fronte al perdurare della crisi economica, il nuovo Consiglio di Amministrazione della Fondazione ha assunto una scelta coraggiosa decidendo che nel corso del 2013 i bandi emessi si concentreranno prioritariamente sul settore dell’educazione e su quello dell’assistenza sociale. Questi ambiti, che nel corso degli ultimi due anni hanno goduto all’incirca di due terzi delle risorse erogate, potranno dunque usufruire di una quantità di fondi ancora più cospicua. La situazione socio-economica rende necessario un impegno più sistematico verso quelli che sono considerati gli ambiti più a rischio, e la Fondazione Comunitaria del Ticino Olona sembra averne preso pienamente coscienza decidendo di operare questa scelta.

Il progetto di microcredito

L’impegno della Fondazione nei confronti di nuovi rischi e bisogni emergenti a causa della crisi si sta progressivamente sviluppando anche in un altro ambito di intervento. Dal dicembre 2011 è infatti attivo un progetto di microcredito volto a sostenere famiglie e individui a rischio di povertà, a cui viene garantito l’accesso al credito attraverso la concessione di micro prestiti del valore massimo di 3.000 euro, da restitiuire in un periodo non superiore a 36 mesi. Soggetti con necessità finanziare straordinarie riguardanti bisogni essenziali (pagamento di affitti, utenze domestiche, tasse e spese scolastiche, spese sanitarie, etc…) possono così accedere a risorse altrimenti non reperibili attraverso i normali canali di credito bancario.

All’iniziativa aderiscono attualmente dieci comuni presenti sul territorio operativo della Fondazione. Ad essi spetta il compito di indicare i beneficiari, normalmente individuati attraverso i servizi sociali comunali, predisporre uno specifico progetto di aiuto e impegnarsi a costituire un fondo presso la Fondazione a garanzia del mancato rientro dei prestiti. La Fondazione si occupa invece di monitare i progetti in essere, esprimere eventuali valutazioni sulle richieste e, soprattutto, facendosi garante presso l’istituto di credito del 50% dei prestiti concessi e caricandosi degli eventuali interessi o oneri fiscali. Poiché la normativa vigente le vieta l’esericizio del credito, la Fondazione può infatti intervenire solo prestando la garanzia dei prestiti concessi da un istituto bancario convenzionato. L’istituto in questione è Banca di Legnano che, a fronte di una valutazione tecnica delle richieste, mette a disposizione un finanziamento, attualmente a tasso zero, assumendosi il 50% del rischio non garantito dalla fidejussione della Fondazione. Attualmente dovrebbero essere a disposizione dei comuni partecipanti circa 145.000 euro.

L’obiettivo più importante: 5 milioni di patrimonio entro il 2016

La Fondazione Comunitaria del Ticino Olona, come dimostrano i dati sopra riportati, si è impegnata notevolmente affinchè le proprie attività favorissero lo sviluppo del territorio in cui si trova ad operare. Tuttavia, insieme alle attività erogative sopra descritte, la Fondazione nei prossimi anni dovrà cercare di aumentare notevolmente il proprio fondo di dotazione al fine di raggiungere l’obiettivo sfida proposto da Fondazione Cariplo. Se entro il 31 dicembre 2016 riuscirà a raccogliere i 5.160.000 prefissati, Cariplo devolverà alla fondazione altri 10.400.000 euro, triplicando dunque gli sforzi profusi (per capire meglio il meccanismo). Tuttavia il raggiugimento di tale soglia appare tutt’altro che semplice. Attualmente il patrimonio è pari a 1.930.000 €, e nei prossimi quattro anni sarà necessario raccogliere ben 3.230.000 €, circa il doppio di quanto è stato raccolto nei sei anni precedenti (figura 3).

Figura 3. Stato dell’obiettivo sfida
 
Fonte: Bilancio biennale Fondazione Comunitaria Ticino Olona 2010-2011 


Una sfida difficile ma estremamente interessante

A differenza di molte altre Fondazioni di comunità create grazie al contributo di Cariplo, la Fondazione Comunitaria del Ticino Olona si trova ad operare in un momento socialmente ed economicamente molto difficile: in cinque dei suoi sei anni di vita ha dovuto fare i conti con una crisi che, come è evidente, non accenna a placarsi. In una situazione sicuramente non facile in cui le richieste di erogazioni e contributi, soprattutto in ambito sociale, sono in forte aumento, la Fondazione sarà chiamata a uno sforzo notevole per poter raggiungere l’obiettivo sfida e usufruire di risorse importantissime per poter continuare la propria attività.

E’ una situazione interessante, perché proprio in un momento di crisi come quello attuale i presupposti su cui si basa la filantropia di comunità sono chiamati a una severa verifica di fattibilità. Nonostante le difficili condizioni le persone sono ancora disposte a donare e a mettersi in gioco per contribuire al bene comune? Le risposte innovative offerte da questi enti di erogazione sono valide anche in questo momento così difficile e complesso? Nei prossimi quattro anni l’esperienza di questa Fondazione potrà darci indicazioni in merito a queste domande decisive, che riguarda il territorio a Nord-Ovest di Milano ma, in fondo, riguarda il Paese intero.
 

 

Riferimenti

Il sito della Fondazione Comunitaria del Ticino Olona

Il rapporto biennale 2010-2011 della Fondazione Comunitaria del Ticino Olona

Il comunicato stampa per la presentazione del rapporto

Il progetto Fondazioni di comunità di Cariplo

Azienda Sociale – Azienda speciale consortile per i servizi alla persona 

 

I nostri approfondimenti sulle Fondazioni di comunità

Le Fondazioni di comunità in Italia, uno sguardo d’insieme

Piermario Vello, Segretario generale di Cariplo, ci racconta il progetto Fondazioni di comunità

Una Fondazione di comunità per Parma

Fondazione della Comunità novarese: una best practice della filantropia di comunità

La Fondazione della Comunità Veronese
 

 

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