bisogni

Il lavoro sociale è cruciale e lo sarà sempre di più per implementare tante misure di welfare nuove o in discussione. Per questo, dopo anni di risorse inadeguate, lo Stato è tornato a investire nel settore. Si sono però generate conseguenze contradditorie.
A Milano c'è un nuovo luogo per prevenire e contrastare la violenza di genere. Si chiama Spazio Libellula ed è nato dalla volontà di lavorare sul piano culturale attraverso iniziative sinergiche rivolte a cittadini e cittadine, ma anche enti privati e del Terzo Settore.
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza destina 87 miliardi alle amministrazioni locali, che spesso vanno in difficoltà. Ma ci sono anche Comuni che riescono a cogliere le opportunità grazie al sostegno delle fondazioni di origine bancaria. L’esperienza del bando Next Generation We.
La crisi pandemica ha messo in evidenza lacune ormai note del nostro sistema di protezione sociale e fatto emergere forti squilibri territoriali. In questo contesto il Terzo Settore, nonostante diversi limiti, ha assunto un ruolo da protagonista.
A partire dall'evento di coprogettazione di WePlat, Marta Mainieri propone alcune riflessioni su opportunità e sfide che la costruzione di una community può lanciare alle piattaforme digitali di welfare.
Chi lavora e ha responsabilità di cura verso persone anziane o non autosufficienti spesso fatica a mantenere una piena occupazione. Le imprese potrebbero includere nei piani di welfare prestazioni legate all’invecchiamento.
Ad oggi non sappiamo se e quanto le piattaforme saranno in grado di affrontare dinamiche sociali di vario genere. Ma come dimostra la mappatura realizzata dal progetto WePlat siamo di fronte a una maturità evolutiva che, almeno, permette loro di “giocare la partita”
L'European Institute for Gender Equality ha analizzato come il lavoro di cura delle persone non autosufficienti sia cambiato nel periodo pandemico. Il quadro sembra presentare una condizione di parità tra uomini e donne, ma la situazione è in realtà molto più complessa.
I sistemi reputazionali delle piattaforme digitali oggi vengono intesi sempre più spesso come il cardine di un nuovo dispositivo di controllo sui servizi e su chi li offre. Ma come si declina questa dimensione nel campo del welfare, in cui il fulcro del lavoro sono le relazioni stesse?